Chapter teen.

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Chapter teen.

Continued Kathryn's POV:

Composi il numero di Allison appena raggiunsi la Torre Eiffel. Squillò tre volte prima potessi udire la sua voce.

-"Kat? È successo qualcosa?"-

-"No, Ally."-Sorrisi, anche se non avrebbe potuto vedermi.-"Sono davanti alla Torre Eiffel, tu dove sei?"-Chiesi poi, fissando una coppia di fidanzati.

Mi guardai attorno, realizzando che coppie di fidanzati c'erano ovunque mi girassi.

-"Sono in ascensore, qualche minuti e sono fuori la Torre. Cinque minuti fa è andato via Alex, l'hai incontrato?"-

-"No. Era con te?"-Poggiai una mano sul fianco, mentre il sole quasi mi accecava.

Attaccò, ed io pensai che forse era caduta la linea, ma mi ricredetti quando Ally comparve dinanzi a me, capendo che aveva staccato per parlarmi di persona.

-"Si, comunque. Eravamo insieme, ma non è successo nulla di interessante, abbiamo parlato un po' di tutto."-Fece spallucce, iniziando a camminare.
-"Ti piace, vero?"-Chiesi retoricamente.

Era così palese.

-"Credo proprio che stia iniziando un po' a piacermi."-Disse sinceramente.

[...]

-"Bene, ragazzi. Come già vi ho detto, passeremo quattro giorni in questa foresta, dove faremo diverse attività e molti giochi, ma ci servono le squadre, che verranno formate in base a come siete disposti nelle camere dell'hotel."-Annunciò la Sky, attraverso il suo amato altoparlante.

Sbuffai, pensando di dover condividere, anche quei quattro giorni, insieme ad Austin.

-"Ed io dovrei fare squadra con Kimberly?"-Disse disperata la mia migliore amica, posta al mio fianco.

Mi guardo facendo segno con la mano di darsi una pugnalata al cuore che, molto sinceramente, sarebbe stato meglio, molto meglio, invece di stare in camere e fare squadra con quella vipera.

Al contempo, il mio sguardo si soffermò su quella gatta morta di Tiffany, intenta a fare le fusa ad Austin.
Mi si contorse lo stomaco, mentre in ogni singola parte del mio corpo, cresceva una rabbia incontrollabile.

Incominciai a prendere l'occorrente per costruire la tenda, andando a passo spedito verso il moro, scagliandogli con forza gli attrezzi contro lo stomaco.

Gemette dal dolore, per poi guardarmi con espressione confusa.
Ormai gli attrezzi erano caduti sul suolo.

-"'Ma che diavolo ti prende?"-Alzò le braccia a mezz'aria, corrugando la fronte.

Non risposi, fulminandolo con lo sguardo, per poi dargli le spalle dirigendomi velocemente in una parte sconosciuta della foresta, con le mani serrate a pugno.

Mi sentii chiamare diverse volte da Austin, per poi udire da una voce femminile un "lasciala perdere, è solo una bambina".

Il mio passo diminuì, soffermandomi su quelle parole, fin troppo familiari, soprattutto pronunciate da quella ragazza.

Ed i ricordi, come sempre, si fecero spazio in me, portandomi alla mente quando Luke era ancora ..beh, insomma, quando era ancora vivo, quando faceva ancora parte della mia vita.
Portandomi alla mente quel giorno, per me fin troppo orribile.
Portandomi alla mente quando, tra me e Luke, ci fu un litigio ancor prima della nostra relazione, a causa di Tiffany.

Sentii una presa stretta sulla mia spalla, facendomi voltare con velocità e violenza.

-"Perché stai piangendo?"-Passò da un espressione incazzata ad una più dolce.

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