Chapter fourteen
Kathryn's POV:
I capelli bagnati gli ricadevano sulla fronte, mentre guardava dalla finestra della casetta.
-"Kat, da qui riesco a vedere il furgone della Sky."-Mormorò incredulo.
Inarcai un sopracciglio; non era possibile, non ci credevo.
Mi alzai per avvicinarmi ad Austin, guardai oltre gli alberi, ed era vero.Riuscivo a vedere il furgone bianco e azzurro della Sky, e tutte le tende degli studenti.
Non eravamo proprio vicini, ma se proseguivamo dritto senza fermarci, senza perdere tempo, saremmo arrivati lì nell'arco di venti o trenta minuti, circa.
-"Appena finisce di piovere, dobbiamo metterci in cammino. Non voglio restare qui."-Sbuffai, mentre mi sedevo in un angolino, portando le gambe al petto, stringendomi in me stessa per il freddo.
Austin si voltò verso di me, mi guardò con uno sguardo di compassione, per poi avvicinarsi a me, avvolgendo il mio corpo con la sua felpa, cingendomi le spalle con le sue possenti braccia.
-"Cerca di riposare, ti sveglierò io quando smetterà di piovere."-Soffiò tra i miei capelli.
Iniziò ad accarezzarmi il braccio con le sue affusolate dita, muovendole in modo delicato, provocandomi dei brividi per tutto il corpo.
E, grazie a quel gesto così rilassante, così piacevole, chiusi gli occhi, per poi addormentarmi tra le braccia e le carezze di Austin.
Dove mi trovavo? Non capivo.
Quel luogo aveva un aria familiare, come se ci fossi già stata.Mi guardavo attorno per cercare di capire dov'ero, fin quando non intravidi un ciuffo biondo tra i cespugli.
A passo lento e preoccupato, mi diressi verso essi.
Una fitta al cuore.
Come immaginavo, era lui.
I suoi capelli sarei stata in grado di riconoscerli ovunque.
Rise.
Ricordo solo che era una di quelle risate coinvolgenti, di quelle che fanno sorridere anche te, di quelle che non vorresti smettere mai di ascoltarle.
Ormai avevo un ricordo molto vago della sua risata, ma quella di quel momento, la ricordo benissimo.
Avanzai ancora di più, per vedere meglio quella scena che, man mano, iniziavo a ricordarla perfettamente.
Sul mio viso crebbe un sorriso enorme, nel vedere me e Luke seduti su una panchina, mangiando il gelato.
Il suo era al pistacchio, ne andava matto. Mentre il mio era al cioccolato e, in quel momento, il mio naso era ricoperto dal mio gelato mentre lui se la rideva.
-"Smettila di ridere e prendermi in giro."-Alzai la voce, fingendomi offesa.
-"Ma come fai a sporcarti il naso col gelato?!"-Continuava a ridere, mentre io misi il broncio.Al collo avevo la collana che mi aveva regalato lui.
Era la metà di un cuore, l'altra metà, ovviamente, l'aveva lui.Guardando quella scena mi vennero le lacrime agli occhi, sentivo che mi stavano rigando il viso anche al di fuori del sogno, ma proprio non volevo svegliarmi; volevo continuare a rivivere quella scena.
D'un tratto smise di ridere, iniziò a guardare il cielo.
-"A cosa pensi?"-Gli chiese la me del passato.
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Replay||a.m.
Fanfic«Promesse e scommesse. Non mantenute le prime, perse le seconde.» "Lui è stato il colore in un momento in cui vedevo bianco e nero." Cover by me.