Post sbornia

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Mi sveglio con un mal di testa allucinante, mi guardo attorno e noto di non essere nella mia stanza da letto, le pareti sono rosa e sono su un letto a castello, circondata da peluche di ogni genere "ti sei svegliata finalmente! Mi stavo preoccupando" afferma Sofia spuntando dalla porta; sono a casa sua.

"Perché?" domando e in risposta Sofia sospira pazientemente porgendomi un bicchiere d'acqua "sono le due di pomeriggio, ieri dopo essere state avvisate da un buttafuori che giacevi sola sul marciapiedi come morta siamo venute a soccorrerti; ci hai fatto prendere uno spavento, ti ho portato a casa mia con l'aiuto delle altre" annuisco mentre bevo "e loro dove sono adesso?" chiedo "dopo averci accompagnate si sono ritirate, tranquilla ho avvisato tua madre dicendole che non mi sentivo bene e non hai voluto lasciarmi sola la notte" le sorrido e l'abbraccio "grazie mille Sofi, senza di te sarei persa".

Dopo aver avvisato le altre di essere resuscitata ho pranzato insieme a Sofia e l'ho ringraziata per avermi ospitato, adesso mi trovo nel suo bagno a guardare le mie condizioni pietose"tieni indossa questo, non puoi andare in giro conciata come ieri sera; hai il trucco colato e sembri zio Fester, preferirei ti facessi una doccia" Sofia sul bordo della porta mi sorride porgendomi gli asciugamani e un paio di leggins con una T-shirt rossa semplice "grazie mille Sofi". 

Dopo essermi docciata, senza capelli, e aver indossato gli abiti di Sofia la ringrazio e inizio a camminare verso casa, fortunatamente abitiamo nello stesso quartiere e la mia casa dista meno di cinquanta metri dalla sua. Ripenso alla serata di ieri, ero convinta di aver avuto una specie di conversazione sui rinoceronti con Lorenzo ma a quanto pare ero sola sul marciapiede; è impossibile che mi abbia lasciato sola nel mezzo della notte fuori da una discoteca, dopo aver perso la sfida con il ragazzo biondo ho un vuoto, credo di aver esagerato con la tequila...

"MAMMA SONO A CASA" oggi è domenica e perciò mamma non lavora; arrivata in cucina trovo un biglietto -Amore l'altro giorno ho incontrato un vecchio amico di scuola e oggi vado a pranzare insieme a lui, per qualunque ragione chiamami! Baci la tua mammina- guardo l'ora e mi accorgo che sono le quattro di pomeriggio, credo di avere una concezione di -pranzo- differente dalla sua; sdraiandomi sul divano e mettendo in carica il cellulare noto una notifica da Instagram Lorenzo Bianchi: ti ricordo che hai perso sia la scommessa che la sfida, pronta a pagare il pegno? ; )

Il messaggio è stato inviato all'una di pomeriggio, è probabile che anche lui abbia avuto un post sbornia memorabile, invio la risposta:

Diamante Lussini: anche se non mi piace perdere sono una ragazza di parola, dimmi l'orario del prossimo allenamento e mi presenterò..

Dopo neanche due minuti ricevo la risposta:

Lorenzo Bianchi: Domenica 15 Settembre alle 17

Controllo il calendario e mi rendo conto che OGGI È DOMENICA 15 SETTEMBRE, guardo l'ora, sono le quattro e un quarto, la palestra dista mezz'ora in motorino, okay, posso farcela, devo riuscirci.

Corro in camera e tiro fuori un paio di shorts di jeans strappati e una fascia nera semplice con delle all star nere di pelle, solo nel momento in cui mi guardo allo specchio mi rendo conto che i miei capelli sono inguardabili; non possono essere definiti capelli: sono arruffati e pieni di nodi e polvere! Sono le quattro e venti, mi fiondo in bagno e infilo la testa sotto il lavandino, mi faccio una shampoo velocissimo e dopo aver tamponato i capelli con l'asciugamano realizzo che non ho tempo per asciugarli; mi copro le occhiaie con il correttore e aggiungo un filo di mascara; stacco il cellulare dalla carica, prendo le chiavi, la patente, il casco e mi fiondo sul motorino; sono le quattro e quaranta arriverò sicuramente in ritardo... a meno che non superi i limiti di velocità, per una volta si può fare, inizio a oltrepassare tutte le macchine che ho affianco e per sbaglio non vedo un semaforo rosso, un paio di macchine si bloccano a pochi centimetri da me suonandomi ma sono ancora viva; non so perché io abbia questa fretta, non mi sono mai preoccupata di arrivare in ritardo a un incontro e non credo di voler sapere la risposta del perché ci tenga tanto.


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Ciao mie lettrici e miei lettori!!

Scusate se ho pubblicato solamente oggi ma sono stata molto indaffarata con le verifiche e le interrogazioni.

Spero vi piacciano le sorprese perché il prossimo capitolo sarà pieno di colpi di scena!!

Un bacio, la vostra Ale

D&L Un pasticcio di ragazzaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora