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Passano i giorni ed io amo stare dentro quella casa sempre più. Sono nate già le prime coppie Riccardo e Rosa, Aka e Martina. Ci sono stati i primi litigi, soprattutto nei confronti di Arianna con cui personalmente non ho mai parlato tanto. Ma soprattutto le lezioni sono aumentate a dismisura ed io mi ritrovo ad essere sempre stanca la sera tanto da usare pochissimo le mie ore a disposizione per il telefono o comunque passare i miei giorni liberi a dormire.

Con Sangiovanni la situazione è un po' complicata. Non nascondo ci sia stato un avvicinamento tra noi, un bacio o forse due sono anche scappati in corridoio o in giardino o in camera sua. Finalmente ho dato il mio primo bacio. Ho sempre pensato a qualcosa di romantico, da libro delle fiabe ed invece niente di tutto ciò è successo. Non ho più sentito Sebastian da quella sera, e lo vedo poco a lezione essendo lui assegnato ad un'altra mia insegnante. Ma ogni volta che lo vedo provo le stesse farfalle che purtroppo con Sangio non riesco a sentire. Sarebbe tutto più facile se mi facessi piacere lui. Siamo coetanei, abbiamo tantissime cose in comune, sarebbe perfetto come primo ragazzo.

Questa settimana affronto il tema amore a lezione. Simone è diventato il mio confidente, passo la maggior parte delle giornate con lui ed è un po' il mio fratellone. Quella mattina quando entro in saletta lo trovò già pronto a riscaldarsi.

- Buongiorno principessa! -, mi dice con il sorriso e quell'allegria me la trasmette in pieno.

- Buongiorno come stai? -, gli chiedo - tutto bene tu piccina? –, mi dice.

- potrebbe andare meglio! -, gli dico togliendomi la felpa e rimanendo solo in body e un paio di shorts.

- Che succede? -, mi chiede. Mi siedo a centro studio e lui si siede accanto a me.

- Beh. Un po' me ne vergogno! -, inizio portandomi le ginocchia al petto. – L'altro giorno ho dato il mio primo bacio. -, gli dico arrossendo – E poi ho visto la coreografia che devo ballare ed io non son capace ad essere sexy come Veronica mi vorrebbe. - sussurro quasi.

Simone mi sorride, - tu sei eccezionale Giu! Sei davvero bella e dovresti smettere di pensare al giudizio della gente. Sei capace, sexy, bella, intelligente. Chi non lo riconosce non merita di stare nella tua vita! - Mi commuovo e lui mi abbraccia. – Comunque chi è il fortunato? –

Io gli racconto un po' di Sangiovanni, spiegandogli anche le mie emozioni ma evitando di parlare di Sebastian, non voglio creare problemi.

-Peccato, pensavo ti piacesse un altro tipo di persona! -, mi dice facendomi l'occhiolino.

Io scrollo le spalle confusa, mi tiro su ed iniziamo la prova. Non è perfetta, a volte mi blocco e dobbiamo ricominciare ma posso farla. Posso superarla.

Finite le lezioni, chiedo alla produzione se posso usufruire di una delle sale per provare ancora la coreografia. Mi danno la sala 5 vicino la palestra. Mentre mi avvio passo dalla palestra e noto Sebastian allenarsi. Improvvisamente sento caldo, abbasso lo sguardo e mi avvicino alla sala assegnatami per provare.

Mi preparo con la sedia e faccio partire la base. Cerco di non pensare a niente, solo alle parole della canzone. Ma sono come bloccata. Poi nella mia testa si fanno spazio come tanti piccoli fotogrammi, le immagini di qualche minuto prima di Sebastian intento ad allenarsi ed allora è come se il mio corpo si trasformasse. Divento più adulta, più donna mentre mi muovo a tempo di musica. E sono finalmente soddisfatta della mia prova.

La musica finisce giusto in tempo per sentire delle mani applaudire. Ancora a testa in giù guardo attraverso lo specchio e vi trovo
Sebastian, in tenuta da palestra, sudato e intento a battere le mani.

Mi alzo velocemente dalla sedia, tirandomi via i capelli dal viso.

-Non volevo spaventarti-, mi dice entrando in sala

GirasoliDove le storie prendono vita. Scoprilo ora