17.

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Il giorno dopo la puntata sono ancora frastornata da quanto accaduto quel pomeriggio. Questa settimana sono l'unica in casa ad avere il giorno libero dopo la registrazione, così non posso parlare con le ragazze dei miei pensieri. Mi sveglio molto presto, non sono neanche le 7 del mattino forse, faccio colazione con latte e cereali e poi decido di tornarmene un po' a letto. Prendo il telefono e scrivo a Sebastian "buongiorno :)", così che possa leggerlo appena sveglio. Invertiamo i ruoli per una volta e non mi dispiace di ciò. La sua risposta però non tarda ad arrivare ed io guardo il telefono confusa. "Buongiorno", mi scrive e subito dopo mi arriva una foto di Sebastian a letto, assonnato. E' bellissimo appena sveglio, con i capelli arruffati e il viso segnato ancora dal cuscino. Gli mando una mia foto nella stessa posizione e gli scrivo "complementari :)".

La giornata di ieri mi ha insegnato ad essere molto più sicura di me, intraprendente, bella, e di rischiare di più. Sebastian vuole stare con me per me, non per pietà o altro. Non vedo l'ora che il programma finisca e la gente sappia di noi e di quello che provo per lui.

Il telefono inizia a squillare poco tempo dopo il mio ultimo messaggio.

-Buongiorno piccola -, mi dice Sebastian.

-Buongiorno, cosa ci fai già sveglio? -, gli chiedo

-Una nottataccia -, si lamenta, - ho avuto un ospite parecchio rumoroso a casa –

-Chi? -, gli chiedo facendo finta di essere gelosa.

Lui ride, - sono uscito con i ragazzi ieri, dopo aver accompagnato Hannah in aeroporto -, mi dice, - Simone, il tuo caro amico Simone, sta occupando il mio divano in questo momento –

Scoppio in una risata cristallina perché immagino già lo stato in cui si trova Simone. Poi mi chiede se io avessi dormito bene

-Come un angioletto! -, gli rispondo

-Ecco allora perché non vieni qui e mi racconti un po' come hai fatto a dormire così bene? –

-Non saprei onestamente, sono molto impegnata oggi -, gli dico ridendo

- Dai non farmi questo! -, sbuffa sbadigliando

Lo saluto ridendo e poi poggio il telefono sul letto mentre sbatto i piedi come una bambina. Non sono neanche le 8 del mattino quando mi alzo dal letto, faccio una doccia veloce ed indosso un paio di jeans ed un maglioncino. Lego i capelli in una coda alta ed esco dalla casetta dove un taxi mi aspetta.

Mi faccio fermare davanti ad un bar a pochi passi da casa di Sebastian e compro la colazione per i due ragazzi. Poi chiamo il mio ragazzo e mi faccio aprire.

Quando esco dall'ascensore, lo trovo davanti la porta con solo un paio di pantaloncini da basket addosso ed i calzini. Ha i capelli arruffati e continua a sbadigliare.

-Vengo in pace -, gli dico alzando il sacchetto del bar. Lui mi sorride e mi lascia un leggero bacio sulla fronte.

-Simone? -, continuo poi.

Lui si chiude la porta alle spalle, prende la mia colazione e mi fa un cenno con la testa verso il divano. Vedo Simone steso in una posizione stranissima, dormire a bocca aperta e russare sonoramente.

Io rido divertita mentre lui mi prende per mano e mi trascina nella sua stanza chiudendosi la porta alle spalle. La sua camera da letto è grande quasi quanto la nostra in casetta, ha un armadio grande, un letto matrimoniale e la sua immancabile chitarra in un angolo. Ci sono foto qua e là e soprattutto ha il bagno in camera.

-Io sono innamorata di casa tua -, gli dico

-Ah adesso si dice così? -, scherza abbracciandomi da dietro.

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