Da quando sono entrata in quella scuola i miei giorni off li ho passati sempre a dormire, a pulire casa, a mangiare, o passare tutto il mio tempo con Sangio o le ragazze. Questa settimana invece cerco un modo per intrufolarmi nella scuola a spiare Sebastian.
Abbiamo parlato poco è vero, ma inaspettatamente non mi sento più a disagio nel pensarlo o nello scrivergli. Pensavo fosse irraggiungibile invece è un ragazzo normalissimo
E mi piace un sacco.Mi sveglio tardi, forse le 11 o poco meno. Sono rigenerata e serena dopo una bella dormita e soprattutto soddisfatta della puntata registrata il giorno prima. In casa ci siamo solo io e le ragazze, Samuele e Riccardo saranno liberi domani, così come i cantanti.
Mi faccio una bella doccia rilassante, piastro i capelli e finalmente dopo settimane indosso un bel paio di jeans ed un top che non siano sportivi.
Vado in cucina a preparare qualcosa per fare un brunch ormai data l'ora. Le ragazze sono sedute sul divano a chiacchierare, le saluto mentre mi avvio verso il frigo.
-Scusa ma cosa fai vestita così? -, mi chiede Martina raggiungendomi e sedendosi su uno sgabello, seguita poi da Rosa.
-Vado da Sebastian -, le dico ridendo mentre sorseggio il mio succo di frutta e mangio una bowl di frutta e cereali.
-In che senso vai da Sebastian? -, chiede Rosa.
-Okay ascoltate, oggi lavora in sala tutto il giorno. Pensavo che magari potrei andare in studio con una scusa, tipo trovare Riccardo, e fargli un saluto no? -, rispondo giocando con il cucchiaio.
- Idea sbagliatissima -, mi dice Rosa senza pensarci due volte ed un po' mi scoraggio. Non è mia intenzione fare la pesante, infondo parliamo in privato quindi che male c'è se passo a fargli un saluto?
Martina mi guarda e mi sorride scuotendo la testa, -Insomma, credo che quello che Rosa voleva dire è che sono le tue prime esperienze. Sicura di volerle fare con un ragazzo molto più maturo? –
-Alla fine ho dato il mio primo bacio a Sangio. Non ... -, mi fermo un attimo per sospirare, - non ci vedo niente di male no? -, concludo.
Mi distraggo lavando i miei piatti, ma continuo a sentire lo sguardo delle due ragazze su di me. Non pensavo di destare così tanto scalpore e non pensavo neanche le mie amiche fossero così contrariate alla mia decisione. So di essere piccola e meno matura di quasi tutta la casetta, ma non penso di essere stupida.
-Senti Lola, sappi che noi appoggiamo le tue scelte. Solo non correre troppo. Sei qui per studiare infondo non per farti una storiella-, mi dice Rosa abbracciandomi da dietro.
- Lo so, prometto di non farmi male -, le dico sorridendole.
- Dai allora vieni che ti diamo una sistemata -, ride Martina prendendomi per mano.
Andiamo in bagno e giocano un po' con me, mettendomi un filo di matita ed un rossetto rosso. Presi il telefono e, senza neanche mettere una giacca mi fiondai verso gli studi. Tecnicamente non potrei essere agli studi senza permesso, ma spero non se ne accorga nessuno. Saluto con un cenno della mano la segretaria all'entrata, e vado verso le sale prova.
-Giulia? -, eccallà penso mentre mi volto verso una voce familiare.
Simone mi guarda con uno strano sorriso in volto e le mani ai fianchi.
-Cosa ci fai qui? -, mi chiede
-Io -, inizio titubante, - beh non sapevo cosa fare in casetta. Ho pensato di fare un giro qui e seguire un po' le prove di Ric –
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Girasoli
Fanfiction-E ti guarderò come se fossi Un dipinto di Salvador Dalì Un altro lunedì, vorrei fossi qui Come i due amanti di René Magritte- Giulia, 18 anni, la danza nel sangue. Riesce finalmente a coronare il suo sogno più grande quando entra nella scuola di Am...