Quel lunedì dopo Pasqua, mi trova in macchina verso la stazione Termini alle sei del mattino. Pensavo che almeno in vacanza sarei riuscita a dormire di più, ma mi sbagliavo tremendamente. Entrambi i miei genitori hanno deciso di accompagnarmi e si percepisce tantissimo in mio padre il suo non essere d'accordo con la mia scelta.
-Tu sei proprio sicura? -, mi dice mentre mia madre ridacchia e alza un po' il volume della radio di proposito.
-Si papà, andrò due giorni a Vigevano non accadrà niente, starò benissimo e mercoledì mi riavrai di nuovo tra le tue braccia -, ridacchio
-Va bene, ma ricordati che sei la mia bambina! –
Gli lascio un bacio sulla guancia, ed uno a mia madre, prima di scendere e correre verso il binario. Sono in ritardo, come sempre, spero solo di non perdere il treno. Salgo su con il fiatone, letteralmente un secondo prima che le porte si chiudano. Fortunatamente il treno è vuoto, così prendo posto con calma prima di infilare le mie cuffiette e chiudere gli occhi. Il viaggio non dura poi molto, e sono nella città del mio ragazzo anche prima di pranzo. Mi sistemo leggermente trucco e capelli poco prima di scendere e, una volta in stazione, trovo il mio ragazzo con un sorriso gigantesco ad attendermi.
-Mi scusi signorina si è persa? -, mi dice ridendo
Poso il mio bagaglio a terra e gli salto letteralmente tra le braccia.
-Ciao amore mio -, gli dico lasciandogli tanti piccoli baci sulle labbra.
-Ciao piccola, fatto buon viaggio? -, io annuisco sulla sua spalla mentre lo stringo forte. Potrei passare anche per una bambina, ma poco mi importa.
Scendo dalle sue braccia e gli prendo una mano, mentre lui prende il mio trolley e ci dirigiamo fuori dalla stazione. Saliamo in macchina ed accendo la radio, sta passando il nuovo singolo di Leonardo "Il Natale e l'estate" ed io la canto a squarciagola perché sono innamorata di quella canzone. Seba ride mentre muove la testa a tempo, so che tra tutti gli inediti dei miei compagni il suo preferito è Auricolari di Enula. Ho scoperto che si conoscevano anche prima del programma, perché lui grande amico del suo ragazzo. Io lo guardo per tutto il viaggio dalla stazione a casa sua, lui mi spiega un po' dei suoi posti preferiti in città ma io sono distratta dal suo profumo, dalla sua presenza. Quando dissi a Chiara della mia visita a Vigevano lei mi disse che sicuramente sarebbe successo qualcosa, io imbarazzatissima le dissi di no, perché mi vergognavo troppo, ma adesso non riesco a togliermi quel pensiero dalla testa.
-Quindi ci verrai? -, la voce di Seba mi riscuote dai pensieri, - oppure puoi stare con mio fratello e Sofi –
-Eh? -, gli chiedo
-Scusa non mi stavi ascoltando? -, mi dice fintamente offeso
-Eddai! -, rido
-Dicevo che domani vado a fare una partitella a basket con i ragazzi vuoi venire? –
-Dai si! -, dico contenta.
Casa di Sebastian è fantastica. E' una villetta in un quartiere residenziale, con doppio giardino e su più piani. Ad attenderci alla porta c'è la sua gatta ed io la prendo in braccio accarezzandola mentre miagola felice.
-Que pasa Giulietta! -, urla Luca mentre ci raggiunge dalla cucina. Io poso la gatta a terra e corro ad abbracciarlo.
-Luquita come stai? -, rido mentre anche lui mi fa volteggiare per la stanza.
Sebastian si schiarisce la gola chiudendosi la porta alle spalle. – Questa cosa che tu e mio fratello siete amici non so ancora quanto mi piaccia! -, dice mentre lascia il mio bagaglio all'entrata e mi prende per mano facendomi fare un giro della casa. La stanza di Seba si trova al piano di sotto, è come se un altro piccolo appartamento con tanto di spazio per ballare.
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Girasoli
Fanfiction-E ti guarderò come se fossi Un dipinto di Salvador Dalì Un altro lunedì, vorrei fossi qui Come i due amanti di René Magritte- Giulia, 18 anni, la danza nel sangue. Riesce finalmente a coronare il suo sogno più grande quando entra nella scuola di Am...