Le feste di Natale sono le mie feste preferite in assoluto. Dalle cene di vigilia a casa di nonna con tutta la mia famiglia, al 25 in cui apro i regali appena sveglia come se fossi ancora bambina, al 26 passato con Chiara a giocare alla play con suo fratello e mangiare a volontà. Quest'anno, che mi ha già riempito di regali, sento le feste di Natale come un modo per mettermi in pausa da tutto e tutti e vivermi soltanto gli affetti.
Esattamente il mattino dopo la registrazione della puntata, la produzione ci manda dei taxi per far sì che ognuno di noi riesca a raggiungere casa. Io sono fortunata perchè vivo In città ma so che alcuni dei miei compagni ci passeranno ore dentro quelle macchine.
Il ricordo dei baci scambiati con Sebastian è ancora vivo, e vorrei urlarlo quanto sono felice, quanto sia presa da quel ragazzo e quanto lui ricambi. Ma voglio tenerlo per me. Perché ci sono ancora molte cose in sospeso e perché lui in quella scuola ci lavora, non voglio danneggiarlo in alcun modo.Appena rientrata Rosa e Martina mi hanno tempestata di domande, ma io ferma sulle mie idee, ho semplicemente detto loro di aver parlato solo della mia esibizione. E di aver lasciato Sebastian agli studi. Sangio invece si limita a guardarmi male. Lo lascio fare, lo sentirò durante le vacanze quando si sarà calmato. Il mattino dopo, quando il taxi viene, la casa è già vuota essendo io la più vicina rispetto tutti gli altri. In neanche mezz'ora sono davanti al cancello di casa mia all'Eur e c'è tutta la mia famiglia ad aspettarmi, Cookie il mio cagnolino incluso.
-Princesa! -, mi corre incontro mia madre abbracciandomi forte e non nascondo di essermi messa a piangere. Mi era mancata. Mi erano mancati tutti loro ed avevo proprio bisogno di un po' di normalità.
-Mamma! -, le dico stringendola anche io, -mi sei mancata tanto! -
Saluto anche mio padre e mia nonna mentre rientriamo in casa. Mi tempestano di domande, a cui io rispondo volentieri per quello che posso dire!
-A me piace tanto la coreografia con Sebastian! -, dice mia nonna ad un certo punto parlando dei miei lavori nella scuola. Io arrossisco e mia madre se ne accorge subito.
-Te lo porto a casa Sebastian eh! -, dico a mia nonna ridendo.
Mio padre si intromette dicendo che è grande per me e che devo pensare solo al ballo, mentre mia madre gli da una gomitata facendomi ridere. Il pranzo passa velocemente e, quando mio padre esce per riaccompagnare mia nonna a casa, mia mamma coglie la palla al balzo per venire in camera mia e tempestarmi di domande.-Così tu e Sebastian state insieme? -, dice diretta.
-Mamma!-, rispondo io, -No certo che no! Siamo amici –
-Non prendermi in giro, dimentichi che tu sei mia figlia! -, mi sorride accarezzandomi la testa.
-Io, ho dato il mio primo bacio a Sangio -, ammetto mestamente, - poi ho baciato anche Sebastian. Mi sono comportata male credo con Sangio. Ma io gliel'ho detto che non ci sarebbe potuto essere niente perché mi piace Seba. – Inizio a raccontare a mia madre tutto quello che mi è accaduto in quei mesi dentro la scuola. Tutte le sensazioni, i miei baci.
- Ti brillano gli occhi quando parli di Sebastian -, mi dice infine mia madre, - ma forse è vero che lo hai un po' illuso Sangiovanni. Io non ti ho cresciuta così -
- Hai ragione! -, affermo, - ma ero così stanca di essere trattata come una bambina. E poi non pensavo di poter piacere a Sebastian, lo sai no? -- E invece mia piccola Lola, c'è qualcuno che pensa tu sia bellissima e bravissima e speciale-, mia madre mi abbraccia accarezzandomi i capelli. Dopo quella conversazione la giornata passa tranquilla, io mi risistemo in camera mia, rimetto il cuscino del mio cane al suo posto vicino a me e passo tutto il tempo con la mia famiglia.
I giorni passano velocissimi. Tra una passeggiata al parco con Cookie, allenamenti con Chiara alla mia vecchia Accademia, e giornate passate a giocare con mamma e papà. Ho sentito i ragazzi molto spesso, siamo una bella famiglia e sono molto contenta di aver trovato dei veri amici. Ho sentito anche Sangio, parecchie volte e fortunatamente tutto sembra essere tornato alla normalità.
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Girasoli
Fanfiction-E ti guarderò come se fossi Un dipinto di Salvador Dalì Un altro lunedì, vorrei fossi qui Come i due amanti di René Magritte- Giulia, 18 anni, la danza nel sangue. Riesce finalmente a coronare il suo sogno più grande quando entra nella scuola di Am...