Mi coprii il volto con la mano per bloccare i raggi del sole. Era troppo fottutamente presto per questa odiosità e la mia testa stava martellando. Per favore, sole, vattene fuori dal cazzo adesso.
Quando mi girai e affondai la faccia nei cuscini morbidi, inspirai profondamente. Quell'odore non era il mio. Non è l'odore del mio letto. Sembra l'odore di..
Damien.
Oh merda.
Mi sedetti di fretta, e immediatamente feci una smorfia quando la mia testa pulsò più forte e delle macchie nere oscurarono la mia vista. Fottuti doposbornia. Fanculo.
Guardai un pò in giro, ero sollevato: sto indossando i miei vestiti e Damien non è nel letto.
Strofinai i miei pugni chiusi contro gli occhi, cercando di liberarli dal sonno e l'alcol della notte precedente sta ancora correndo attraverso le mie vene.
Quando mi sentii leggermente meglio, buttai giù le lenzuola e saltai fuori dal letto. L'orologio digitale nel comodino accanto al letto di Damien segnava l'una e quarantacinque. Mi maledii da solo per aver dormito fino quell'orario.
Lentamente, uscii dalla sua stanza e camminai attraverso il piccolo corridoio che portava nel salone. Lui non era da nessuna parte, ma il profumo di uova e toast bruciati mi dava degli indizi di dove potesse trovarsi.
Mi feci spazio in cucina attraverso la porta, con le braccia incrociate sul mio petto. Damien stava fischiettando con la radio che riproduceva tranquillamente della musica. Le sue mani stavano usando una spatola sopra le uova.
Feci uscire una risatina quando tentò di capovolgere l'uovo sulla padella con un rumore frizzante.
"Buongiorno Lou!" sorrise. Non feci a meno di pensare che sembrava un marito casalingo.
"Buongiorno Dame" risposi camminando verso di lui. Mi sedetti su uno sgabello, con i miei piedi che dondolavano avanti e indietro.
"Si" disse, e per un secondo pensai che fosse serio. "Ho messo una pillola nella tua bevanda. Sei stupendo a letto quando sei svenuto, disteso come una stella marina".
"Oh, fottiti" risi mentre mi fece il dito medio.
"Quindi, cos'hai in programma per oggi nell'agenda?" colpii ai suoi lati giocosamente, ridacchiando il modo in cui bacchettò la mia mano con la spatola.
"Sono libero fino alle otto, poi devo andare al lavoro." sorrise, raccogliendo alcune uova strapazzate su due piatti.
"Dovresti venire di nuovo, ieri sera è stato divertente."
"Oh, no, è stato abbastanza per me" roteai i miei occhi prendendo il piatto che mi stava offrendo. Lo riposi in grembo e presi dei piccoli morsi. Non è il miglior cuoco, ma è carino che ci provi. È sempre meglio di me, quello sicuramente. Io non so nemmeno preparare i maccheroni al formaggio.
"Ma quel Playboy sarebbe lì" mosse le sopracciglia mentre la forchetta raggiungeva la sua bocca.
I miei occhi si allargarono leggermente ed una sensazione travolgente e vertiginosa prese il sopravvento sul mio corpo al solo pensiero di vedere il playboy dai capelli ricci di nuovo.
"D'accordo" dissi e lui sorrise.
"Hai già considerato la mia offerta di lavoro, Lou?", chiese mangiando una forchettata di uova soffici.
"Ti ho già detto che non esiste nemmeno una possibilità che io venga a lavorare per te" sbuffai, mordendo il mio toast bruciato con un movimento sassy.
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Playboy » L.S. (by wrenadler) [ITALIAN TRANSLATION]
Hayran KurguEro affascinato, ma lui era fin troppo bravo nella sua professione: Harry Styles, Playboy. © heartagust, All Rights Reserved. (Larry/Ziam) Scritta da: wrenadler Tradotta da: tottastylinson