Capitolo 21 - "And then it happened She touched me"

76 3 18
                                    

"And then it happened
She touched me"

21.

Nina si alzò per poi sedersi a terra accanto ai piedi dell'uomo.
Teneva la schiena appoggiata al divano, facendola combaciare con il tessuto, premendola appena per una perfetta adesione. Abbandonò all'indietro la testa che virò poi sul suo viso e gli fece cenno di seguirlo, picchiettando i palmi accanto al suo corpo.
Michael corrucciò appena le sopracciglia per poi accontentare la ragazza.
  
Le braccia si sfiorarono impercettibilmente quando prese posto.
Nina studiò la sua mano che si posò sul cappello, calandolo maggiormente sul viso con attenzione e precisione, nascondendo il suo volto dai suoi occhi verdi curiosi e insaziabili. 
Nel buio della stanza si sforzava di vederlo, due piccoli riccioli ribelli sfuggivano dalla presa, scendendo morbidi sulla fronte sino a sfiorargli il naso all'insù. La sera e la fioca luce della luna rischiaravano il suo profilo, donandogli un aura ancor più magica.
Il suo odore, così familiare, le bloccò il respiro, e tentò di proteggersi portando le ginocchia al petto, dondolandosi appena.

"Ti va di fare un gioco?" gli chiese a bassa voce, umettandosi il labbro inferiore.
Rise appena. Un suono fanciullesco e sereno.
"Sono maestro nei giochi, Nina. Sicura?"
Ella roteò appena gli occhi e sentì il petto di Michael scuotersi accanto alla sua figura, tradendo il proprio tentativo di trattenere il riso alla sua reazione. Portò le mani unite al viso e annuì, poggiando gli indici contro la sua bocca carnosa.
Tentò di non soffermare la propria attenzione sullo spostamento innocente del labbro inferiore dell'uomo, deglutendo.
"Non ci sarà nessun vincitore e perdente, signor Jackson" l'uomo si corrucciò e si voltò in sua direzione, incatenandola con le sue iridi scure e profonde. "Semplicemente saremo due bimbi sperduti, inesperti, che tentano di trovare pensieri felici per poter volare via. A turno troveremo i nostri pensieri felici e li diremo ad alta voce all'altro e vediamo cosa succede"
La mano grande di lui si poggiò sulla guancia della donna che tremò appena sotto il suo contatto.
"A meno che tu non sia troppo vecchio per volare e giocare con me" lo canzonò, sfidandolo con i suoi grandi occhi verde smeraldo. Michael sorrise, pizzicandole la zona paffuta e tornò a guardare di fronte a sé, pensieroso.
"Non sarò mai troppo vecchio e non lo sono affatto"
"Allora Bimbo Sperduto, qual è il tuo primo pensiero felice?"

Passarono alcuni attimi.
Michael sfiorava con lo sguardo il profilo del tavolino basso mentre rimuginava su quale sarebbe stata la sua prima risposta.
"La musica" si strinse nelle spalle, timoroso di aver detto qualcosa di ovvio e scontato.
Cercò appena il suo viso, saettando velocemente i propri occhi scuri, la vide annuire e chiedergli silenziosamente di parlargliene. Espirò e sorrise.
"Quando creo la mia musica sono felice. Sono davvero grato e gioioso di poter avere un canale e un mezzo così potente nelle mie mani. È un sentimento. " si sistemò comodamente, torturando le mani in grembo e portando la schiena a contatto con il divano. "Tu tratti l'aria come una tela e la pittura è lo strumento che passa attraverso le tue mani, fuori dalla tastiera. Così, mentre suono, è come se dipingessi un sentimento nell'aria. Ho sempre sostenuto che non scrivo io le mie canzoni, poiché io sono solo una fonte, un tunnel, un tubo attraverso il quale passano le idee. Sono sicuro che canzoni come Billie Jean e Beat it fossero da qualche parte nello spazio, e lo stesso vale per tutte le altre canzoni; sono solo passate attraverso di me. E.." fece una pausa, cercando il suo consenso per continuare "Ogni canzone è come un bambino che nutro e al quale do il mio amore. Ma anche se non hai mai scritto una canzone, la tua vita è una canzone. Come potrebbe non esserlo? Onda dopo onda, la Naturati coccola: il ritmo di ogni alba e ogni tramonto è parte di te, la pioggia che cade tocca la tua anima, e rivedi te stesso nelle nuvole che giocano a nascondino col sole"
Nina schiuse le labbra, assorta e in assoluta contemplazione della sua anima.
L'uomo sfiorò il naso con l'indice, adesso imbarazzato dalla sua foga ed entusiasmo.
"Tocca a te"

🆆🅷🅰🆃 🅰🅱🅾🆄🆃 🆄🆂?  - ᴀ ᴍɪᴄʜᴀᴇʟ ᴊᴀᴄᴋꜱᴏɴ ꜰᴀɴꜰɪᴄᴛɪᴏɴDove le storie prendono vita. Scoprilo ora