"Because there's something
about you baby"7.
La sveglia la strappò brutalmente ai suoi sogni.
Goffamente la spense e si alzò a sedere, stropicciandosi gli occhi.
Si diresse verso il bagno e guardando il proprio riflesso allo specchio lavò con cura i denti, affrettandosi a riempire poi il suo solito bicchiere di latte freddo. Si accinse ad indossare un paio di jeans aderenti, alti in vita e una camicia a tinta unita di un giallo canarino. Si truccò appena per evidenziare i suoi grandi occhi verdi conferendogli una maggiore profondità, i capelli li lasciò ricci e ribelli com'erano e uscì di casa. Nick sarebbe arrivato a momenti e lei non aveva nemmeno una scusa pronta.
L'auto dell'amico comparve in lontananza, non aveva tempo per pensarci, avrebbe dovuto improvvisare. Sorrise, stringendosi lo zaino in spalla e si avvicinò alla portiera.
"Ciao Romeo"
"Ciao Nina, che succede questa mattina? Di solito il tuo buongiorno è uno sbadiglio e un mugugno"
Con una mano in aria tentò di sminuire quanto detto da Nick facendolo ridere e gli rubò un'occhiata fugace. Era vestito molto bene per l'esame e dovette concedergli che più lo guardava più lo scopriva bello.
"So che è mattina e di solito niente chiacchiere la mattina ma.."
"Romeo, la regola vale sempre ed è la stessa, qualunque cosa sia parliamone dopo. Sto ripassando" si indicò la tempia e Nick si morse il labbro, scuotendo la testa e accelerando. Nina gli sorrise e si perse nei propri pensieri guardando fuori dal finestrino.
Non appena parcheggiarono di fronte all'università, la ragazza scese con un balzo e affiancò l'amico verso l'entrata.
La prese per un polso fermando la sua rapida avanzata.
"Ei, calma un attimo, siamo in anticipo. Fammi smorzare la tensione dell'esame con una sigaretta"
"Se ti sembra necessario" intrecciò le braccia al petto e piegò il viso a destra, inchiodando i propri occhi coi suoi.
"Allora?" la accese e buttò in aria il primo tiro che creò una leggera nuvola verso il cielo, seguita nei suoi movimenti dallo sguardo della ragazza. "Com'è andata ieri con il collega di tuo padre?"
"Mi ha offerto un lavoro, te l'ho detto si trattava di qualcosa di importante. Siete stati pessimi ieri e mi avete fatto fare una brutta figura"
"E il collega di tuo padre è solito telefonarti all'una di notte?"
Finse disinteresse.
"Probabilmente non si trovava a Santa Barbara, col fuso orario non si sarà nemmeno reso conto dell'orario."
"E di che lavoro si tratta?"
"Un restauro su un vecchio ritratto della moglie a cui tiene particolarmente. Si è rovinato e ha bisogno di un ritocco"
Sì senti mortificata della bugia ma piacevolmente sorpresa dalla rapidità della sua idea.
"Ricordati di fargli delle foto, potrebbero arricchire il tuo curriculum e aumentare i punti extrascolastici per l'esame finale"
"Non sono così sciocca da lavorare per l'onore Nick, ma grazie"
Nick sorrise e le fece una carezza col dorso della mano.
"Mi spiace se ci siamo comportati da impiccioni e irrispettosi ieri"
"Dovrai sicuramente far di più che una carezza per avere il mio perdono ma l'ammettere i propri errori ti concedo essere un buon punto di partenza"
L'amico rise e le prese la mano sorprendendo Nina.
"Permettimi di rimediare con Donuts al doppio cioccolato dopo l'esame, sono sicuro che festeggeremo il tuo ottimo risultato"
Si morse le labbra.
"Oggi non posso proprio Romeo ma mantieni l'offerta valida, ne approfitterò presto"
Nick buttò il mozzicone, strinse la mano della ragazza strattonandola verso l'ingresso.
"Forza, un 30 ci aspetta" Nina sorrise e si stupì non essere infastidita dalla presa calda e rassicurante dell'amico.
Non appena entrarono in aula, attesero il proprio turno impazienti e in silenzio.
"Signorina Park, prego"
Nick mollò la stretta con le sue dita e le strinse l'occhiolino mentre lei, dandole le spalle, entrò in aula preparandosi a dare il meglio di sé."Sei una pessima amica,davvero"
"Ho preso di nuovo 30, posso permettermi ogni cosa"
Nina e Nick si trovavano in macchina, lei aveva convinto l'amico a portarla il più in fretta possibile a casa perché doveva iniziare a lavorare sul restauro da quel pomeriggio stesso e lui aveva accettato di darle un passaggio.
Inviò un SMS a Michael, avvisandolo del suo arrivo.
<Sono quasi a casa signor Jackson, ricorda il nostro appuntamento?>
<Non ho pensato ad altro. Ti sto aspettando.> la risposta non tardò ad arrivare arrossendo le gote della ragazza.
Nick non mancò di notare il calore sulle sue guance.
"E' sempre il collega a trasformare le tue guance in due semafori?"
Un pugno lo colpì alla spalla, seguito da un lamento.
"Occhi sulla strada e più affari tuoi"
Svoltarono nella via di casa e si fermò davanti il suo cancello. Lo sguardo dei due si posò sul SUV nero parcheggiato poco più in la, Nina si strinse nelle spalle e Nick aprì appena la bocca dallo stupore.
"Cavolo, non sapevo avessi vicini di casa così megalomani"
"Nemmeno io"
Si salutarono velocemente e Nina entrò in casa recuperando tutto ciò che le era necessario per la giornata che l'attendeva.
Poi, veloce come era arrivata, si diresse verso il SUV e si fermò non appena notò un grosso uomo di colore scendere, farle un cenno del capo ed aprirle la portiera.
"La ringrazio" seppe dire mentre con lo sguardo cercava i suoi occhi.
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🆆🅷🅰🆃 🅰🅱🅾🆄🆃 🆄🆂? - ᴀ ᴍɪᴄʜᴀᴇʟ ᴊᴀᴄᴋꜱᴏɴ ꜰᴀɴꜰɪᴄᴛɪᴏɴ
Fanfiction"Io ti sono così indifferente e lo trovo meraviglioso" "Ogni qualvolta avrai bisogno di me sarò qui Michael. Me lo sono promessa"