3.

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"Svegliati, su dai" disse Blaise con una faccia più assonnata della mia.

"Cosa ci fai qui?" dissi sbadigliando.

"Beh, volevo svegliarti per la partita" sbadigliò ed aggiunse " che sta per cominciare"

Sgranai gli occhi "Come sta per cominciare ?!!!"

"Eh sì, dai vestiti e andiamo, fai in fretta "

Mi alzai dal letto e mi diressi in bagno a vestirmi e a lavarmi la faccia, presi ciò che mi serviva e andammo verso il campo correndo come degli scemi.

Per fortuna si arrivò in tempo per l'inizio.

Vidi Cedric che mi guardava sorridendo, presi l'occasione e li dissi senza provocare nessun suono:" Perderai " lui capi benissimo il mio labiale e rise.

Incominciò la partita, io ero un Cercatore e Cedric un Cacciatore. Entrai al 18esimo minuto della partita, e incominciai a cercare. Finalmente trovai il boccino e incominciai a inseguirlo. Cazzo!

I Tassorosso erano in vantaggio di 3 punti. Dovevo assolutamente prendere il Boccino, anche se quell'appuntamento era tutto ciò che volevo. Non posso assolutamente perdere una partita e soprattutto non posso omettere la mia dignità da miglior giocatrice di Quidditch dei Serpeverde!

Ero così vicina a prenderlo ma ero così concentrata sul boccino che non vidi il Bolide che stava venendo verso di me e mi prese in pieno nello stomaco.

Caddi giù dalla scopa, ma prima di toccare terrà qualcuno mi prese. Era Draco.

Sinceramente in questo momento non mi interessava, stavo malissimo, mi faceva malissimo la pancia e stavo per vomitare. Per fortuna Draco mi portò a terra in tempo e vomitai. La partita proseguì ma Cedric e Draco decisero di venire con me in infermeria per vedere come stavo.

Non riuscivo a respirare bene e nemmeno a parlare. Stavo uno schifo.

"Lo sai che il bolide lo devi schivare e non prendere il pieno?" cercò di sdrammatizzare Cedric.

Feci una piccola risatina molto tirata dal mancamento di fiato.

"Grazie Draco per averla presa" disse Cedric allungando la sua mano sulla mia.

"Non mi ringraziare, l'ho fatto solo perché Piton avrebbe levato dei punti ai Serpeverde".

Io disgustata dalla sua rivelazione li dissi con una voce strozzata "Vattene".

Così fece e rimasi sola con Cedric.

"Va anche tu, devi vincere una partita, così magari mi offrirai un appuntamento".

Divenni tutta rossa per l'imbarazzo.

"Scusa non mi rendo conto di quello che dico"

"Credo che tu non abbia capito, ti avrei chiesto di uscire comunque, magari quando stai meglio" disse dolcemente.

La Pomiferi mi dette un liquido da ingerire, e nemmeno dieci secondi dopo mi sentii leggera come una piuma e i miei occhi si chiusero lentamente.

Mi svegliai prima di cena, ma non avevo assolutamente intenzione di alzarmi dal letto e tanto meno di magiare. Si aprii la porta e vidi Pansy con dei biscotti secchi e un po' di acqua.

"Non ho intenzione di mangiare" dissi schifata.

"Dai su un biscottino, devi mangiare qualcosa, sei stata digiuna tutto il giorno" disse con aria preoccupata.

"Ok, va bene. Ma solo uno!"

Si mise a sedere sul mio letto, stese un grande tovagliolo e ci appoggiò i biscotti. Ne aveva presi veramente tanti.

"Beh è ora di magiare! " disse con aria solare.

"Aspetta, ma mi avevi detto che avevi un appuntamento con Blaise ma non mi hai detto quando" dissi con la bocca piena e incuriosita.

"Beh doveva essere stasera, ma dato che hai avuto quell'incidente ho deciso di restare qui con te" disse tranquillamente.

Mi sentivo in colpa. Finalmente era riuscita a farsi notare da Blaise e ad avere un appuntamento con lui.

"Vado un secondo a cercare Blaise, vorrà sapere come sto ..."

"Va bene, ma torna subito!"

Andai da Blaise, che era rimasto in camera dato che era triste per la buca di Pansy. Bussai alla sua stanza ed entrai, per fortuna Draco non c'era, mi misi a sedere sul suo letto e li spiegai perché lei li avesse dato buca. Ovviamente capì.

"Beh sei sempre in mezzo" disse ridendo.

Io mi sentivo sempre di più in colpa, anche se stava scherzando. Mi venne un'idea, non romantica ma ci stava:

"Ma se tipo venissi in camera nostra?"

"A fare?" disse con una faccia pervertita.

"Vi lascio un po' soli, te e Pansy intendo".

Annuì e senza pensarci un secondo si diresse verso la mia stanza. Ma prima lo presi per il polso e li dissi "Per favore non scopate sul mio letto".

Ridendo se ne andò.

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