10.

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Iniziammo a fare il riscaldamento con le proprie case, e quando finimmo ci unimmo e ci dividemmo in squadre per simulare una piccola gara.

Per fortuna ero nella squadra insieme a Cedric. Anche sta volta ognuno di noi aveva ruoli diversi, e sta volta a me toccava essere una cacciatrice, mentre Cedric era un battitore e Draco il portiere. Draco aveva sempre l'occhio un po' gonfio dal pugno che li avevo dato, e non mi sentivo per niente in colpa!

Iniziò la partita e feci subito centro dove faceva da portiere Draco.

"Andrà bene la prossima volta" li urlai e Cedric si mise a ridere. Un po' mi dispiaceva trattarlo così, anche perché so cosa si prova, ma lui faceva la stessa cosa con me.

Finì la partita e vinse la mia squadra con 2 punti di vantaggio e io saltai in collo a Cedric per la felicità della piccola e insignificante vittoria.

"Beh dovresti dimagrire un po', altrimenti Cedric non ce la farà più a prenderti in collo" disse ridendo un Serpeverde.

Mi girai per vedere chi fosse stato a pronunciare queste parole che mi fecero molto male, e non appena scesi da Cedric fulminai colui che aveva osato dire una cosa del genere.

Mi avvicinai a lui e li sferrai uno schiaffo, dopo me ne andai via piangendo.

CEDRIC

Saltò in collo a me non appena realizzò che avevamo vinto. Era così dolce e bella quando sorrideva.

"Beh dovresti dimagrire un po', altrimenti Cedric non ce la farà più a prenderti in collo" disse un Serpeverde. Se non fosse stata in collo a me l'avrei picchiato finché non urlava pietà.

Pensavo che a y/n non gliene fregasse più di tanto ciò che pensavano le persone, anche perché non c'è nulla da pensare, è perfettamente perfetta, ma invece scese da in collo a me sferrò uno schiaffo a quell'idiota e se ne andò via piangendo.

Prima di andare da lei dovevo sistemare le cose con quel bastardo, il tempo di andare da lui che Draco li aveva tirato un pugno.

Andai verso il ragazzo per terra e gliene tirai un altro io, e poi un altro e un altro finché i miei amici non mi allontanarono da lui.

"Se non li chiederai scusa giuro che ti beccherò quando non ci sono i miei amici, " ringhiai.

Non rispose.

Non capivo solo una cosa, perché Draco li aveva tirato un pugno? Sinceramente non mi importava, volevo solo andare da y/n.

Y/N

Arrivai in camera mia, mi buttai sul letto e mi misi a piangere. Ero finalmente riuscita a piacermi un pochino di più e ad apprezzarmi, e arriva uno stronzo di turno a commentare il mio fisico. Sinceramente mi faceva molto male questa cosa. Mi alzai e mi misi davanti allo specchio, mi guardai per trenta secondi prima di rincominciare a piangere. Perché? Perché non potevo nascere più carina, con un fisico asciutto e la pancia piatta?

Perché non potevo nascere come Pansy, lei si che ha un fisico e un volto perfetto. Andai via da davanti allo specchio, aprii l'armadio, presi una felpa over-size nera e dei jeans larghi.

Era quasi l'ora di cena, quindi decisi di scendere in sala comune e mettermi su un divanetto davanti al camino a fissare il fuoco. "Ha avuto la sua lezione quello stronzo" sussurrò Draco mettendosi nel divanetto vicino al mio.

Aveva una fascia sulla mano destra, il che mi ha fatto capire che era successo qualcosa. Sinceramente non mi importava volevo solo rilassarmi guardando il fuoco che manifestava una luce brillante in quella sala così fredda e priva di persone, tranne me e Draco.

"Cosa ti ho fatto?" chiesi a Draco senza distogliere il mio sguardo dal fuoco.

"In che senso?" affermò freddamente.

"Lo sai" risposi con un tono secco.

Lo sentii deglutire. "Beh, sei sempre stata migliore di me in qualsiasi cosa" confessò deglutendo nuovamente, sembrava che stesse per scoppiare a piangere, ma Draco Malfoy non aveva emozioni giusto?

"Scusami se sono così stronza con te, non voglio mostrare ciò che sono veramente..." si girò verso di me dicendo "Cosa sei veramente? Una ragazza piena di potenzialità e che sicuramente non si deve mettere una felpa over-size e dei jeans enormi per nascondere il suo essere bellissima".

Rimasi pietrificata da quello che disse, non che ci fosse qualcosa di male, ma perché non aveva mai detto queste cose a nessuna, almeno credo.

Mi girai verso di lui e lo abbracciai. Non so se rimase più sbalordito lui da questo atto o io che lo compievo. Inizialmente rimase a braccia aperte ma dopo le mise sulla mia schiena e ci abbracciammo veramente. Sentivo il suo cuore battere più velocemente, ma la cosa più piacevole è che per un momento mi strinse più che poteva a sé, contro il suo petto. Restammo così per un paio di minuti, dopo un po' sentimmo qualcuno scendere le scale e ci staccammo bruscamente.

Era ora di cena, quindi da sola mi avviai fuori dalla sala.

Mi fece davvero molto piacere abbracciarlo, dopo tutto anche lui era umano, e aveva dei sentimenti. Non aveva molti amici, e quelli che aveva li trattava un po' male, a eccezione di Blaise. A parer mio li serviva un'amica, ed io ero pronta ad esserlo. Arrivai nella sala dove si mangiava e mi sedetti davanti al tipo che mi aveva insultato.

"Ti sono piaciuti i cazzotti che hai ricevuto? Ne riceverai altri se non mi chiedi scusa in ginocchio, altrimenti, le tue palle ti arriveranno in gola" li dissi mentre lo guardavo dritto negli occhi.

Deglutì "Non puoi farlo" accennò un sorrisetto di vittoria. "Ah no?... E sentiamo un po', che cosa me lo impedirebbe di non farlo? " "Facciamo così ne parliamo solo io e te dopo fuori all'aperto, ok?" lo minacciai, e con mia sorpresa accettò il mio invito e accennò un altro sorrisetto in segno di vittoria.

Lui non sa che ciò che dicevo lo avrei fatto veramente, venivo troppo sottovalutata.

Non cenai e prima dell'incontro andai in camera e mi misi il vestito più attillato che trovai nell'armadio di Pansy, mi sciolsi i miei lunghi e castani capelli, presi la mia bacchetta e andai al piccolo appuntamento che avevo proposto a quello stronzetto.

....

who will choose?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora