5.

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Mi svegliai per la prima volta prima di Pansy, e la svegliai.

"Buongiorno Tesoro" mi disse con un sorrisetto assonnato.

"Buongiorno" risi.

Ci alzammo dal letto e ci preparammo per la colazione.

Finita la colazione andammo in camera e mi disse "Metti questa".

Mi diede una minigonna nera stra attillata.

"Davvero pensi che mi entri?"

"Dai provala"

Me la misi, e rimasi sorpresa. Mi stava!

"Che bomba sexy che sei, adesso bisogna abbinarci una maglia, mhmm" cercò qualche maglia da abbinare con la gonna.

"Eccola" urlò felice.

Mi diede una camicia bianca quasi trasparente con un'apertura a V.

"Dato che a differenza mia hai un po' di tette, questa ti starà benissimo" "Mettila dentro la gonna" aggiunse.

Feci come mi disse.

Per la prima volta mi sentivo carina.

Mi prese i capelli e fece una bella coda alta, e lasciò giusto due ciuffetti davanti al viso.

"Sei bellissima!"

Arrossii, nessuno me lo aveva detto, tranne Cedric...

Mi mancava e Pansy non ci aveva ancora parlato quindi non sapevo ancora che fare con lui.

Presi la bacchetta e mi avviai giù in sala comune ad aspettare Pansy.

Nel frattempo vidi Blaise, e andai verso di lui.

"Come è andata ieri sera??" chiesi con aria divertita.

"Benissimo, abbiamo parlato un sacco"

"Solo parlato?"

"Non sono affari tuoi questi"

"Ah no? Sei il mio migliore amico, e le è la mia migliore amica ..." "Quindi ho tutto il diritto di saperlo" aggiunsi.

"Beh fattelo dire da lei" disse ridendo.

Finalmente Pansy era scesa e salutò con aria timida Blaise, e lui fece altrettanto.

Erano davvero carini insieme.

Prima di andare a lezione dovevo fare una cosa, ringraziare Draco.

Andai a cercarlo per i corridoi e lo trovai. Ovviamente era circondato da ragazze che li facevano complimenti, e che ridevano ad ogni sua battuta.

"Posso parlarti un secondo?"

"Ti sta proprio bene quella gonna y/n" e dopo aggiunse "Ok, se proprio devi" e fece cenno di parlare.

"In privato intendo" puntualizzai.

"Va bene, a dopo ragazze"

"Sapevo che non mi avresti resistito" disse convinto.

"Eh sì proprio quello, volevo solo ringraziarti per ieri sera, adesso puoi tornare dalle tue amichette " dissi.

"Beh non c'è di che allora" disse e ne andò via ridendo.

Stavo andando verso l'aula di Difesa contro le arti oscure e mi ero appena ricordata che si faceva lezione con i Tassorosso.

Il professor Lupin era mio padre quindi dovevo per forza frequentare questa ora di lezione, altrimenti si sarebbe incazzato.

A mio padre venne la geniale idea di fare degli scontri, e ovviamente contro chi ero? Contro Cedric.

Ero molto incazzata con lui e sia lui che i suoi amici lo avevano percepito.

Iniziò lo scontro.

"Expelliarmus!" gridai.

La sua bacchetta volò via dalle sue mani e aggiunsi "Stupeficium!".

Un lampo rosso colpì Diggory e lo scaglio per terra facendoli perdere i sensi.

Mio padre vide che ero incazzata inoltre vide che stavo avanzando verso di lui per tirarli un altro incantesimo e che non avevo intenzione di fermarmi. "Expelliarmus!" gridò mio padre guardandomi male.

Sbuffai, mi stavo divertendo.

"Ok per oggi la mia lezione finisce qui!".

"E te signorina vieni con me " aggiunse arrabbiato. Era sempre stato gentile e buono con me e vederlo incazzato mi faceva un certo effetto.

Quando se ne erano andati tutti incominciò a parlare "Avresti potuto farli del male, lo sai?"

Beh anche lui mi ha fatto del male avrei voluto dirli.

"Ma papà, era uno scontro " dissi seccata.

"Sai che sei forte negli scontri, devi stare attenta" aggiunse.

"Scusa" dissi seccata.

"Non lo devi chiedere a me scusa, adesso chiamo il signor Diggory, così potrai dirglielo di persona."

Ci mancava solo questo!

Entrò sorridendo al professore, aveva un livido sul braccio, e non ne ero per niente dispiaciuta.

"So che tra voi due è successo qualcosa quindi adesso parlate ".

Ci prese le bacchette, uscì e fece un incantesimo di 45 minuti di chiusura alla porta.

"Che ti è preso?! Avresti potuto farmi davvero del male!" urlò.

Stavo per piangere, non perché mi dispiaceva, ma perché non riuscivo a guardarlo negli occhi dopo quello che aveva fatto con quella ragazza.

"Anche tu mi hai fatto del male" incominciai a piangere.

Il suo sguardo di addolcì, non volevo la sua compassione.

"Io non ti farei mai del male" "E lo sai benissimo" disse con aria confusa.

"L'altra sera te la stavi mangiando con gli occhi quella ragazza" non riuscivo a guardarlo negli occhi.

Rimase zitto, e incominciò a ridacchiare.

"Basta non parlarmi mai più, non voglio più avere a che fare con te" urlai.

"Quella ragazza era mia sorella"

....

who will choose?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora