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*Il compagno di stanza di Ced ho deciso che sarà Tom Holland, e ad Hogwarts si chiama Jace Holland, viene da una famiglia molto rispettata ed è purosangue. *

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Dei rumori mi fecero svegliare, innervosendomi già di prima mattina. La testa mi girava e lo stomaco mi faceva male.

Mi alzai dal letto e vidi il compagno di stanza di Ced in mezzo alla stanza.

"Ei, passata la sbronza?" ridacchiò porgendomi una tazza di caffè.

Sbronza? ecco perché mi girava e mi faceva male così tanto la testa.

"Sinceramente non ricordo nulla di ieri sera" confessai sorseggiando la tazza di caffè che mi offrì.

"Comunque piacere, Jace Holland, compagno e migliore amico di Cedric" mi disse mentre mi porgeva la mano. "Piacere, y/n Lupin" dissi.

Era davvero carino e sembrava anche molto disponibile.

"Sai mica perché ho dormito in questa stanza?" li chiesi timidamente.

Iniziò a ridacchiare, ciò mi faceva palesemente capire che avevo fatto qualcosa. Li detti una pacca sulla spalla "Dai cosa ho fatto" chiesi mentre ridacchiavo.

"Beh eri ubriaca, molto ubriaca aggiungerei, e ti stavi per spogliare in mezzo alla stanza ..." stavo diventando rossa come un pomodoro ed ero molto imbarazzata, lo capì e aggiunse "Ovviamente Cedric mi ha chiesto di uscire e io l'ho fatto, quando poi sono rientrato ti ho visto con una sua maglia e poi siete andati a letto".

Ero comunque imbarazzata, non avevo il controllo delle mie azioni. Mi misi a ridere per il forte imbarazzo che c'era.

Per fortuna arrivò Cedric

"Ei io e te bisogna parlare" si rivolse a me molto seriamente, "Adesso" aggiunse.

Al che Jace si alzò da vicino a me e uscì dalla stanza salutando me e Ced.

"Sai che cosa hai fatto vero?" mi chiese guardandomi dritta negli occhi. Non so se si riferiva alla sbronza che avevo preso o al fatto che mi stavo per spogliare davanti a lui e a Jace. Da quanto il suo sguardo era serio abbassai la testa per evitarlo. "Non ricordo nulla di ieri sera" mentii.

"Ah beh ti rinfresco la memoria allora" disse sin troppo seriamente "Ti stavi per spogliare davanti al mio amico " li portò giù una lacrima sulla guancia.

Non sapevo che fare, ero paralizzata.

"MI-mi dispiace" fu l'unica cosa che riuscii a dire. Mi alzai e andai verso di lui e con il mio polpastrello li sciugai la lacrima in colpa.

CEDRIC

Ero davvero troppo incazzato e geloso, il mio migliore amico stava per vederla in intimo.

"Ah beh ti rinfresco la memoria allora " dissi con un tono più alto. Non riuscivo a guardarla mentre abbassava lo sguardo. Forze stavo esagerando ma dovevo comunque finire di dirle quello che pensavo "Ti stavi per spogliare davanti al mio amico!" i miei occhi si inumidirono e scese una lacrima.

Stupita si alzò e venne verso di me e con il suo pollice mi asciugò la lacrima, "Mi-mi dispiace" sussurrò.

"Devo scusarmi io non tu, eri incosciente non sapevi che stavi facendo... Era, era solo un attacco di gelosia, scusami" confessai.

Y/N

"Devo scusarmi io non tu, eri incosciente non sapevi che stavi facendo... Era, era solo un attacco di gelosia, scusami" furono le sue ultime parole prima di poggiare le sue labbra sulle mie.

"Dato che ormai abbiamo perso due ore di lezione, ti va se rimaniamo qui solo io e te?" mi chiese dolcemente, ed io annuì con la testa.

Avevo solo voglia di stare rilassata sul letto con lui vicino a me. Prima però avevo bisogno di una doccia veloce, quindi mi permisi di rubarli un'altra maglia pulita e un paio di pantaloni.

Uscita dalla doccia mi misi la sua maglia e i suoi pantaloni, dovetti farci quattro rimbocchi per far sì che mi stessero. Uscita dal bagno, con ancora i capelli umidi mi stesi con lui sul letto e iniziammo a parlare, ridere scherzare e anche a inscenare una piccola guerra con i cuscini.

Erano le 16.30 del pomeriggio e sia io che lui alle 17.30 avremmo avuto gli allenamenti di Quidditch, quindi fece la borsa degli allenamenti e mi accompagnò davanti la porta della mia sala comune. "vieni con me" li chiesi.

Cinque secondi dopo ci materializzammo dentro la mia stanza. Non lo feci passare da dentro al rifugio perché ci sarebbe stato sicuramente Malfoy e non volevo che iniziasse a dire che i Tassorosso non potevano entrare qui.

Arrivati in camera mi cambiai i vestiti e non avevo intenzione di ridarglieli, c'era ancora impresso il suo profumo nella maglia, quindi l'avrei tenuta finché non fosse svanito.

"Questa me la tengo io" e li sventolai la maglia in faccia.

"Io però non ho nulla di tuo" disse ridendo

"Beh hai il mio cuore" risposi subito. Ero stupita quanto lui dopo questa affermazione, ma li feci comparire un sorrisetto dolce sul volto, e questa cosa mi faceva piacere.

Ero pronta, quindi fece un altro incantesimo e ci materializzammo direttamente nel campo da Quidditch. Oggi avevamo gli allenamenti insieme per fortuna, quindi li avrei fatto vedere quanto più forte ero di lui.

...

who will choose?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora