"P-pansy?" fu l'unica cosa che riuscii a dire vedendola ancora viva.
"Y/n posso spiegarti, davvero" disse allungando le sue mani sulle mie.
Ero paralizzata, la mia migliore amica era ancora viva? Non era possibile, era morta proprio davanti ai miei occhi.
"Ho finto la mia morte-"
"Hai pensato al male che mi avresti creato? O sei troppo egoista per pensarlo!" urlai singhiozzando.
"Bene bene , è finito il tempo della rimpatriata tra amiche, adesso spiegale il piano" si intromise mio padre.
"Dobbiamo infiltrarci ad Hogwarts e uccidere Silente, e tutti gli altri professori" disse Pansy molto schiettamente.Per quale motivo bisognava uccidere persone innocenti?
"Per quale motivo?".
"Silente ha la brutta abitudine di mettetemi i bastoni tra le ruote insieme agli altri professori.".
"Solo per puro divertimento, dovevo immaginarlo." sbruffai.
"Adesso Parkinson ti accompagnerà in camera, riposati che domani attueremo il nostro piano!" urlicchiò Voldemort.
Non potevo oppormi, avevo fatto un patto, Draco per la mia stessa vita.
Pansy mi portò nella mia camera, rimanendo sulla soglia della porta.
"So cosa ti passa nella mente, vorresti uccidere Voldemort..." era la mia migliore amica, era ovvio che sapeva cosa pensassi.
"Lui ti ha creata, se tu lo ucciderai moriresti anche tu." confessò.
"Adesso riposati" affermò prima di andarsene.
Mi sdraiai sul letto e dopo poco crollai."Sveglia Sveglia!" urlò una voce molto acuta, aprii gli occhi e vidi che era Bellatrix.
"Che bel buongiorno" sbruffai alzandomi.
"Questa è una bacchetta per te, tieni" mi porse una bacchetta molto mal ridotta ma funzionante.
"Ho magia nelle mie mani, non mi serve".
"Non si sa mai".
Mi alzai e mi andai a cambiare nel piccolo bagno della mia stanza.
"Dai y/n sai cosa fare" sussurrai guardandomi allo specchio.
Appena finita la mia piccola e insignificante preparazione mi diressi giù, nella stanza in cui avevo scoperto che la mia migliore amica era ancora viva.
"Eccola qui" disse Voldy.
"Andiamo!" sussurrò prima di materializzarsi ad Hogwarts.Non era passato molto dall'ultima volta che ero venuta qui, ma l'unica emozione che provavo era la nostalgia.
"Dai sbrighiamoci!" urlicchiò Bellatrix.
Al che iniziò a comandare a tutti i mangiamorte di entrare nella scuola a distruggere qualsiasi cosa, qualsiasi persona.
In pochi minuti, dal ponte in cui ci trovavamo, potevano vedere delle parti di Hogwarts decadere e le persone al suo interno urlare e scappare fuori.
"È il momento" affermò Voldemort con un sorriso inquietante.
Al che avanzammo fino alla fine del ponte, arrivando così al limite tra il ponte e il cortile della scuola di maghi.Uscirono tutti gli studenti vivi, e davanti ad essi si trovava Silente con vicino Lupin, Lumacorno , la McGranitt e Sirius.
Con lo sguardo cercai da tutte le parti un capo biondo, e finalmente lo trovai in mezzo alla folla che avanzava.
"Y/n sei ancora in tempo per passare dalla parte giusta!" affermò Silente.
"Lei non capisce, devo stare per forza qui!" urlai.
Non avevo altra scelta, io e mio padre avevamo fatto un patto, la mia permanenza per la vita di Draco.
Tutti i mangiamorte dietro Voldemort partirono e si schiantarono sugli studenti che stavano alle calcagna di Silente.
Ma quest'ultimo li protesse tutti uccidendo i cattivi.
Rimanemmo solo io, Voldemort e Pansy.Era tutta la notte che pensavo ad un piano per fregare mio padre, ma l'unico era quasi impossibile con alte probabilità di non successo, ma dovevo provare, così avrei messo in salvo le vite di tutti.
Avevo capito come manovrare la magia dentro al mio corpo.
Tutta l'energia si spostò sulle mie mani e lanciai un incantesimo di cui non sapevo l'esistenza su Voldemort.
Sapevo di non averlo ucciso, ma lo stavo indebolendo.
Al che gliene lanciai un altro, e un altro, e un altro cercando di indebolirlo il più possibile.
"Ottima prestazione" affermò alzandosi da terra quasi illeso.
Mi puntò la bacchetta, stava per uccidermi ma qualcosa lo fermò.
La mia teoria era giusta, se lui mi uccideva lui moriva insieme a me, se io lo uccidevo io morivo insieme a lui, pensavo che Pansy mi avesse raccontato una bugia...
"Che fai? Ci stai ripensando?" urlai.
"Cazzo!" urlò.
Odiava perdere ed essere il più debole."Uccidimi se hai le palle" urlai.
Il mio sguardo si rivolse verso Silente, lui aveva capito.
Con il labiale feci segno al mio ex preside di uccidermi, ma lui non fece nulla, anzi staccò lo sguardo da me.
"Draco!" urlai.
Lui si volto subito verso di me.
"Uccidimi! È l'unica soluzione!" urlai.
"N-non posso!".
"Si che puoi amore mio" stavo cominciando a piangere."Basta!" urlò il signore oscuro.
Dopo due secondi Silente lanciò un incantesimo il quale dei Dissennatori vennero verso di noi.
Io, non so come, riuscii a scappare e ad andare verso Draco, finalmente potevo toccarlo di nuovo.
"Amore" sussurrai con le lacrime agli occhi.
"Non posso" affermò sapendo di già la mia richiesta.
"Amore ascoltami, devi, per salvare tutte queste persone" sussurrai piangendo.
"Per favore" aggiunsi.
"Non lo farò mai, è come se io ti chiedessi di uccidermi" stava piangendo anche lui.
Dovevo trovare un modo per farmi uccidere, finché sarei rimasta io in vita, lo sarebbe stato anche Voldemort, e avrebbe commesso altri omicidi.
Mi toccava fare l'unica cosa che non avrei mai voluto fare.
"Draco ti amo" affermai.
"Anche io ti amo, ed è per questo che non ti ucciderò" sussurrò prima che io lo imperiassi.
"Uccidimi" affermai.
La sua bacchetta puntò il mio corpo e dopo pochi secondi un fascio verde mi colpii.
"Y/n!" urlò riprendendosi dall'incantesimo.
Io cascai per terra e lui mi prese tra le sue braccia.
"Guarda Voldemort laggiù, sta morendo!" affermai con la poca aria che mi retava nei polmoni.
"No, per favore non morire" sussurrò piangendo spostandomi un ciuffo dal volto quasi ormai spero ."Ti prego non lasciarmi" sussurrò.
Con le ultime forze rimaste alzai la mano e l'appoggiai sul suo volto triste.
"Sappi una cosa, che io ti ho amato tantissimo e continuerò a farlo" una lacrima mi rigò il viso.
"Ti avrei voluto sposare" fu l'ultima frase che udii.DRACO
Quel giorno, l'11 maggio persi l'amore della mia vita, colei che mi rese l'uomo più felice di questo mondo così schifoso e ingiusto.
Mi mancava, ogni giorno sempre di più, e questo non lo posso negare.
Spero che da lassù senta la mia voce quando leggo i suoi libri preferiti, quanto le canto le sue canzoni preferite, quando le parlo della mia schifosa e noiosa giornata.
Non rimpiango nulla, solo una cosa, non averla sposata.

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who will choose?
FanfictionNon si degnò nemmeno di guardarmi. Stavo sprecando solo tempo, d'altronde una persona che non ha mai ricevuto amore come può amare un'altra persona che non sia se stessa ? Stava facendo freddo, ed io avevo soltanto un vestito di cotone abbastanza l...