Capitolo 3

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"Brando stai tranquillo, non mi va di doverci salutare in questo modo" cerco di calmarlo mentre mi appoggio allo stipite del portone della palazzina.

"Mi spieghi come diamine faccio a star tranquillo Gaia? Quella tipa dai capelli rossi ha già iniziato a parlare di festini vari e un tipo è letteralmente uscito mezzo nudo da una stanza, ah e non dimentichiamoci di quell'idiota sul divano che ho visto come ti ha guardata" il mio ragazzo da sfogo alla sua gelosia che, almeno secondo me, è del tutto immotivata.

O meglio, potrei anche capire che sia difficile lasciarmi qui e perdere tutto in controllo che lui ha sempre avuto sulla mia vita, ma sta facendo delle insinuazioni che sono del tutto priva di fondamenta.
Una volta mi faceva piacere ricevere da lui queste attenzioni, adesso non fa altro che farmi sentire come se fossi in gabbia.

Mi ripeto che la distanza fungerà da ultimo banco di prova per la nostra relazione: ne usciremo rafforzati oppure ne usciremo separati per sempre e non ci saranno vie di mezzo questa volta.

"Ma se non mi ha neanche degnata di uno sguardo? Non credo che tu debba preoccuparti di questo" incrocio le braccia al petto e gli mostro l'evidenza dei fatti.

"Questo lo dici tu" ribatte lui imbronciato, noto la sua mascella che si contrae appena.

"Brando dico sul serio, non mi ha guardata e tu ti stai soltanto fasciando la testa" ribadisco il mio punto di vista.

"Tu invece hai guardato il tipo senza maglia, ti bastano degli addominali per farti girare la testa Gaia?" domanda lui stizzito, come se non avesse un fisico al pari di quel ragazzo.

È ovvio che anche l'occhio voglia la sua parte, ma Brando più di chiunque altro dovrebbe sapere che sono una ragazza che ha bisogno di restare affascinata anche dai modi di fare di una persona e dal suo carattere.
Non sono una che perde la testa per il primo bel ragazzo che le passa di fronte, il mondo è pieno di tipi fisicamente attraenti e io non cerco solo questo in una persona.

Non sono una bugiarda e di conseguenza non posso negare che i miei due coinquilini siano oggettivamente due bei ragazzi, ma di certo non basta questo per farmi correre dietro a qualcuno.

"Brando smettila, non salutiamoci in questo modo per favore" sospiro decidendo di seppellire l'ascia di guerra.
Questo non è affatto un segno di debolezza da parte mia perché , a mio parere, chi riesce a capire quando è il momento di interrompere una discussione, non fa altro che dar prova della sua astuzia.

"Sto facendo tardi agli allenamenti, non posso trattenermi ancora" lui alza gli occhi al cielo dopo aver letto l'orario sull'orologio dorato che porta sempre al suo polso.

"Va bene" lascio cadere le braccia lungo i miei fianchi, inizio ad arrotolare nervosamente una ciocca dei miei capelli biondi attorno alle dita.

È arrivato il momento di salutarci e, non ne so il perché, ma il mio sesto senso mi sta suggerendo che da adesso in poi qualcosa cambierà definitivamente nella mia vita.

"Ciao Gaia" Brando se ne va lasciandomi così, non si degna neanche di darmi un abbraccio o un semplice bacio a fior di labbra.

Dovrei essere delusa, ma non lo sono.

Ecco che si insinua in me il solito dubbio: Brando deve avermi tradita tempo fa, non ci potrebbe essere altra spiegazione a questa sua freddezza.
Perché però continua ad essere così geloso? Questo non ha davvero senso, scuoto la testa e cerco di distogliermi dai miei stessi pensieri.

Mi avvio lungo le scale del palazzo, salgo i gradini a due a due per affrettarmi ad arrivare al terzo piano e sistemarmi per bene nella mia nuova casa.

Prima di luiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora