"Per festeggiare il tuo arrivo direi di ordinare il sushi, anche perché qui facciamo tutti piuttosto schifo in cucina" propone Anna che se ne sta seduta sul mio letto mentre io finisco di riporre le ultime cose nei cassetti del comodino.
"Va bene" annuisco in accordo.
"Giovanni" grida la ragazza in modo tale che lui possa riuscire a sentirla dal salone.
"Che vuoi carota?" le chiede lui con tono scherzoso mentre si affaccia alla soglia della mia stanza.
"Non chiamarmi così cretino" lo ammonisce lei mettendo il broncio e incrociando le braccia al petto, muove leggermente il capo facendo ondeggiare i suoi capelli lisci e rossi.
"Non te la prendere" lui le da un pizzicotto sulla guancia in modo affettuoso, poi passa una mano fra i suoi ricci castani.
"Idiota" borbotta lei.
"Che cosa volevi?" chiede lui mentre ghigna divertito dalla reazione di Anna.
"Ordina il sushi per cena però prima chiedi a Lorenzo se anche a lui va bene" gli risponde la ragazza mentre si porta una ciocca di capelli dietro all'orecchio.
"Lorenzo" il ragazzo dai riccioli castani alza la voce per chiamare il suo amico.
"Che vuoi?" domanda il biondo dalla sua stanza, o almeno credo che sia lì.
"Va bene il sushi per cena?" Giovanni chiede l'approvazione del suo amico.
"Sì" risponde secco Lorenzo, credo che sia preso a far qualcos'altro perché non sembra star prestando molta attenzione a Giovanni.
"Vado a chiamare il ristorante giapponese che è qui vicino, non dovrebbe metterci molto ad arrivare" annuisce il ragazzo dai capelli ricci mentre torna in salotto per prenotare la cena.
"Quando dovresti iniziare con le lezioni? Puoi cominciare subito da domani?" la ragazza dai capelli rossi torna a rivolgersi a me mentre si stende più comodamente sul mio letto, le lenzuola bianche si stropicciano appena per via della pressione esercitata dal corpo di lei.
"In teoria domani, sì" cerco di fare mente locale e ricordo il testo della mail che ho ricevuto dall'università qualche giorno fa.
"Sicuramente sarai nel nostro stesso corso, anche Giovanni e Lorenzo frequentano le mie stesse lezioni" mi informa la ragazza.
"Oh, bene" faccio spallucce, sono contenta di conoscere già qualcuno all'interno della mia nuova classe.
Sono una ragazza piuttosto estroversa e solare di solito, ma allo stesso tempo incontro sempre qualche difficoltà nel legare con persone appena conosciute: sin da piccola ho sempre avuto dei problemi di fiducia per via delle cose che mi hanno fatta soffrire in passato.
Proseguo a chiacchierare con Anna del più e del meno, questa ragazza ha un carattere che sembra essere piuttosto compatibile con il mio. Confermo la prima impressione che ho avuto su di lei: ha tutta l'aria di essere una ragazza con la quale ci si può divertire nelle più disparate occasioni, ma allo stesso tempo sembra avere la testa sulle spalle.
"Che liceo hai frequentato?" le chiedo ad un certo punto della conversazione.
"Il classico, infatti avrò sicuramente svariati problemi a superare sia l'esame di matematica che quello di statistica" sospira lei.
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Prima di lui
RomanceGaia, una ragazza italiana di diciotto anni, si trasferisce a Roma per frequentare l'università dei suoi sogni e per sganciarsi finalmente da tutti quei pregiudizi che l'hanno condizionata fin dagli inizi della sua adolescenza. Il suo ragazzo da or...