"Ho deciso di prendere una pausa dalla mia relazione con Brando, credo che anche da parte sua non ci sia più amore. Gliel'ho chiesto e non ha saputo darmi una risposta" tento di spiegargli in breve cosa è successo poco fa.
"Tu invece lo ami?" domanda lui mentre inizia a frugare nella tasca anteriore della sua felpa grigia in cotone, credo che si sia cambiato dopo essere tornato qui a casa.
"Non più e in effetti mi rendo conto che, proponendogli di prenderci una pausa, non ho fatto altro che rimandare l'inevitabile" sospiro ammettendo quella che ormai è evidente sia la realtà dei fatti.
"Prenditi qualche giorno per capire meglio come stanno le cose, poi lo chiami e lo molli se è quello che pensi sia giusto per te. Io non ne capisco nulla di come funzionano i sentimenti, ma mi sembra chiaro che non si possa continuare a portare avanti una relazione del genere" replica lui, estrae un pacchetto di sigarette dalla sua tasca. Ne sfila una dall'involucro blu in cartone e se la porta alla bocca, l'accende poi con l'aiuto di un accendino in plastica nera opaca.
"Farò così, non ho altra scelta però voglio prima esserne completamente sicura" sospiro buttandomi di schiena sul materasso del mio letto, non ho neanche voglia di rimproverare Lorenzo per la sigaretta che si è appena acceso nella mia stanza.
"Da un lato mi sento triste perché sento che sto buttando via tre anni della mia vita, ma allo stesso tempo so che starei meglio e forse anche più tranquilla senza di lui. Continuerò sempre a volergli bene perché sarebbe impossibile in contrario, ma in effetti mi rendo conto che non è mai stato la persona giusta per me" lascio che i miei pensieri vengano alla luce del sole, con lui mi viene facile sfogarmi.
"Credo che sentirsi un po' giu di morale sia normale, no?" domanda lui passandosi una mano fra i suoi capelli biondi, riesce sempre a scompigliare alla perfezione il suo ciuffo conferendogli un'aria quasi trasandata e attraente allo stesso tempo.
"Penso di sì" annuisco mentre lo osservo portare il mozzicone alla bocca per l'ennesima volta, una sottile nube di fumo grigiastro e denso lascia poi le sue labbra per poi disperdersi nell'aria.
"Adesso però voglio farti una domanda, perché sono curioso di capire una cosa" Lorenzo spegne il mozzicone sul davanzale della mia finestra, forse adesso dovrei seriamente rimproverarlo.
"Ti stai prendendo troppe libertà eh" ridacchio indicando con un cenno la cenere che ha lasciato sul ripiano in marmo.
"Pazienza" sogghigna a sua volta.
"Comunque, posso sapere come hai fatto a restare tutto quel tempo con la stessa persona pur essendo consapevole che non fosse quella giusta per te? Cioè, perché perdere tutto quel tempo dietro a qualcuno?" aggiunge poi cogliendomi di sorpresa con il suo quesito.
"Mi sono innamorata di lui quando mi ha aiutata ad uscire fuori da uno dei periodi più brutti della mia vita, mi sono innamorata di una versione di lui che ora non c'è più" non ho mai detto ad alta voce delle cose simili, mi rendo conto di starmi aprendo forse anche più del dovuto. Spero soltanto che non mi rivolga altre domande in merito a quest'argomento, ancora non me la sento di rivangare certe cose che sono successe in passato.
"Non riesco a capire come si faccia a provare amore per qualcuno, mi sembra una cosa stupida" replica lui in modo inespressivo, mi acciglio di fronte alle sue parole.
"Non hai mai amato nessuno? Oltre te stesso ovviamente" ridacchio alludendo al suo ego smisurato.
"Non so cosa sia l'amore. Posso dirti che voglio bene a mia madre, a mio padre e al mio cane, ma credo che il bene sia diverso dall'amore. Io non amo neanche me stesso, cioè non credo di farlo. Sono consapevole delle mie qualità, ma si tratta soltanto di autostima che ho costruito con il tempo" replica restando serio, resto quasi stupita dalla sua risposta.
"Non hai mai provato nulla per nessuna delle ragazze con cui sei stato?" adesso sono io ad essere curiosa di capirlo e di andare più a fondo nel suo mondo che ha dentro.
"No, mai" dice secco.
"Per esempio che cosa c'è fra te e la ragazza con cui stavi alla festa? Non mi ricordo neanche il suo nome" fingo di averlo dimenticato per non sembrare troppo interessata alla questione.
"Niente, ci vado a letto ogni tanto per puro piacere personale e lei ne è ben consapevole. Non ho mai preso in giro nessuno o ferito intenzionalmente qualcuno, sono molto chiaro con le ragazze" risponde come se fosse la cosa più naturale del mondo, mi viene spontaneo arricciare il naso dopo aver sentito queste sue parole.
"Tu sei gelosa" mi punzecchia, in effetti questa volta gliel'ho servita su un vassoio d'argento.
"No, non lo sono affatto" mi metto subito sulla difensiva.
"Sì, lo sei e anche parecchio" contesta lui mentre un sorriso furbo fa capolino sulle sue labbra. Soltanto adesso noto la piccola fossetta che si forma all'angolo della sua bocca ogni qual volta che sorride.
"Ho detto di no, potresti chiedere al tuo ego di ridimensionarsi?" sbuffo rigirandomi su un fianco e voltandomi nella sua direzione. Lui si lascia cadere a sua volta sul materasso, ci sono solo pochi centimetri di distanza a separare fra loro i nostri corpi.
Lui allunga una mano nella mia direzione e, nel fare questo movimento, il suo viso si avvicina troppo e pericolosamente al mio. Mi ritrovo a trattenere il respiro per qualche instante e mi rendo conto che, se mi sporgessi anche solo di poco, le mie labbra arriverebbero a sfiorare le sue. Il suo sguardo scende sulla mia bocca mentre il suo braccio supera la mia spalla e afferra qualcosa dietro di me.
"Non ti stavo per baciare Gaia, anche se so che stai morendo dalla voglia che io lo faccia. Non so come, ma una mia sigaretta è finita lì dietro" ridacchia ritirando la sua mano, noto che fra le dita tiene una cicca per davvero.
"Ma che dici Lorenzo, ti ha forse dato di volta il cervello?" sbuffo dandogli una leggera gomitata e aumentando le distanze fra noi.
"Gaia è pronta la cena, Giovanni ha appena finito di preparare la pasta quindi datti una mossa altrimenti si fredderà" Anna spalanca d'improvviso la porta della mia stanza, resta come pietrificata e sposta velocemente il suo sguardo da me a Lorenzo.
"Non pensavo di star interrompendo qualcosa oddio, scusatemi ragazzi. Potreste mettere un cartello fuori quando avete intenzione di.." la mia amica cerca di scusarsi un po' a modo suo per essere irrotta senza preavviso nella mia camera.
"Non stavamo facendo nulla Anna, Lorenzo è venuto qui soltanto per sapere come sto" mi affretto a chiarire la situazione, poi scatto in piedi per spostarmi in cucina.
"C'era così tanto bisogno di specificarlo?" il biondo si prende gioco di me abbassando la voce in modo tale che solo io possa sentirlo.
"Smettila" borbotto cercando di liquidare il discorso con un cenno della mano.
"Certo che voi due siete proprio cane e gatto" commenta Anna con evidente divertimento nel suo tono di voce.
Sono tornata presto con un nuovo capitolo, se vi va lasciate una stellina di supporto e la vostra opinione sul capitolo che mi farebbe un sacco piacere! Che ne pensate di Lorenzo?✨
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Prima di lui
RomanceGaia, una ragazza italiana di diciotto anni, si trasferisce a Roma per frequentare l'università dei suoi sogni e per sganciarsi finalmente da tutti quei pregiudizi che l'hanno condizionata fin dagli inizi della sua adolescenza. Il suo ragazzo da or...