Lorenzo parcheggia la sua auto decappottabile di fronte a una villetta non molto lontana dal nostro appartamento, penso che ci troviamo al massimo ad un paio di isolati di distanza da esso. L'abitazione, che già dall'esterno mostra di essere dislocata su più piani, è provvista di un ampio giardino ornato da una staccionata bianca in ferro battuto che si avvolge su se stesso dando vita a una serie di eleganti avviluppi.
"Datti una mossa bionda, non possiamo sempre aspettarti mentre ti perdi nel tuo mondo" Lorenzo mi fa segno di sbrigarmi con un tono di voce molto poco gentile, mi limito ad alzare gli occhi al cielo in risposta.
Esco dall'auto e richiudo la portiera con un po' troppa forza, il biondo mi lancia un'occhiata non appena avverte il rumore secco dello sportello che si infrange contro la carrozzeria immacolata del suo veicolo.
"Facci strada amico" Giovanni da una pacca sulla spalla del suo amico, si sistema poi il colletto della camicia rivolgendo una fugace occhiata in direzione di Anna.
Lorenzo annuisce e ci conduce attraverso un piccolo sentiero che attraversa l'immenso giardino che contorna la casa. Arriviamo di fronte a un portone in legno piuttosto elegante che è stato lasciato aperto per fare entrare i vari invitati senza dover scomodare la proprietaria. Già dall'esterno riesco a sentire la musica che è stata sparata a tutto volume e ne deduco che, se qualcuno si prendesse la briga di suonare il campanello, nessuno sarebbe in grado di avvertirne il suono.
Non appena varchiamo la soglia dell'ingresso, il mio sguardo passa in rassegna tutto ciò che mi ritrovo di fronte. Il salotto è talmente grande che mi sembra di trovarmi all'interno di un'ampia sala di un castello, è stata allestita una postazione per trasmettere la musica e perfino un enorme bancone degli alcolici. Delle luci a led colorate illuminano la stanza conferendo un'atmosfera che non ha nulla da invidiare a una vera e propria discoteca. Ci sarà almeno un centinaio di persone che se ne stanno accalcate l'una sull'altra intente a dimenarsi a ritmo di musica. Qualcuno si trova su dei divani posti agli angoli dell'ambiente, altre persone sono ammassate sulle scale intente a baciarsi credendo erroneamente di essere ben lontane da occhi indiscreti.
"Venite con me" Lorenzo ci fa segno di seguirlo in direzione del bancone, si fa strada fra la folla sgomitando leggermente. Si avvicina a una ragazza dai capelli biondi che è appoggiata con entrambi i gomiti sul banco, è girata di spalle perciò non riesco a vedere il suo volto.
"Carlotta" lui la prende per i fianchi e la fa girare su se stessa, posso associare finalmente un volto a questo nome che ho sentito ripetere fin troppe volte negli ultimi due giorni.
"Hey" lei lo bacia sulla guancia stampando il suo rossetto rosso sulla pelle del biondo. Quest'ultimo si affretta a ripulirsi mentre arriccia il naso in segno di fastidio per il gesto della tipa.
"Loro sono i miei amici" Lorenzo si volta e ci presenta alla ragazza la quale, a sua volta, si limita a rivolgerci un freddo sorriso di circostanza.
"Prendete pure da bere, io porto via il vostro amico per un po' e spero che non vi dispiaccia"ride la ragazza afferrando Lorenzo per la camicia e trascinandolo in un punto indefinito della stanza.
"Immagino che quei due si daranno parecchio da fare stasera" commenta Anna divertita. Al solo pensiero, una smorfia contrariata si dipinge inaspettatamente sul mio viso.
"Ed è quello che ho intenzione di fare anche io amica" Giovanni si butta nella mischia e inizia a ballare al fianco di una ragazza dai capelli neri e perfettamente lisciati.
"Non ha perso tempo" commento scioccata dalla velocità con la quale ha approcciato con la tipa.
"Cretino" l'umore di Anna cambia in modo repentino, alza gli occhi al cielo e decide di ignorare ciò che sta combinando il suo amico.
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Prima di lui
RomanceGaia, una ragazza italiana di diciotto anni, si trasferisce a Roma per frequentare l'università dei suoi sogni e per sganciarsi finalmente da tutti quei pregiudizi che l'hanno condizionata fin dagli inizi della sua adolescenza. Il suo ragazzo da or...