Appena spuntò il sole e illuminava la città pugliese, mentre Giuseppe dormiva, decisi di farmi una doccia, dopo aver finito di asciugare i capelli, andai in camera e mi sedetti sul bordo del letto.
Rimasi a guardarlo che dormiva aveva la coperta che gli copriva metà del corpo lasciando la schiena scoperta, con la mano accarezzai i suoi capelli mi avvicinai e gli baciai la fronte e lui aprì gli occhi.
Anto:"Buongiorno mio bel Presidente"
Conte:"Buongiorno anche a te, che ore sono"
Anto:"Le otto"
Conte:"A che ora ti sei svegliata?"
Anto:"Alle sette, avevo bisogno di farmi una doccia, per questo ti ho lasciato dormire"
Conte:"Grazie tesoro, posso avere un bacio"
Mi avvicinai verso di lui e lo baciai mentre mi baciava mi scoprì la spalla e cominciò a darmi piccoli baci e morsi.
Anto:"Ahi!"
Conte:"Che ho fatto"
Anto:"Mi hai morso la spalla"
Conte:Mi piace mordicchiare il tuo corpo"
Anto:"Se continui rischi di farmi eccitare"
Conte:"Beh...io ho un modo per farti eccitare"
Anto:"E quale sarebbe Presidente"
Conte:"Questo"
Mi prese per i fianchi facendomi sdraiare sul letto, dopo mi tolse l'accappatoio e cominciammo a fare l'amore.
Dopo che ci siamo preparati, ci recammo a San Giovanni rotondo per organizzare il matrimonio per poi la sera stessa saremo rientrati a Roma visto che che la mattina dopo sarei andata a scegliere l'abito da sposa con la Diletta e Olivia e Jorge.
Alla fine abbiamo deciso che il matrimonio si sarà celebrato nella Chiesa vecchia, poi solo noi due saremo andati a pregare davanti alla tomba di Padre Pio e poi il giorno dopo ritornavamo a Roma per la festa.
Dopo aver finito con l'organizzazione ritornammo in albergo e rietrammo a Roma.