Il film d'animazione Thor-Tales of Asgard, pur durando poco più di un'ora e pur essendo un film in apparenza semplice, ha tantissimi punti forti: abbiamo un Thor giovane e scapestrato, un Loki a volte timido con le ragazze, buffo e simpatico nei modi ma al tempo stesso intelligente, e così via.
Ma oggi vi parlerò del villain del film, capace di bucare lo schermo come pochi.
ATTENZIONE SPOILER
Partiamo dal passato: nella storia, gli elfi oscuri erano in guerra coi giganti di ghiaccio, e chiesero l'aiuto di Odino. Questi, conscio dell'inferiorità delle forze di Asgard, rifiutò. Gli elfi oscuri allora evocarono Surtur, il possente gigante del fuoco, ma questi voleva bruciare tutti i nove mondi. Odino, in groppa al suo destriero, lo sconfisse, ma i giganti del gelo, spaventati da ciò che gli elfi oscuri avrebbero potuto fare, lanciarono un incantesimo che portò in rovina il loro mondo.
Algrim è l'unico superstite e viene preso da Odino come protetto e consigliere.
Inizialmente Algrim è una figura positiva: saggio dispensatore di consigli, complice silenzioso di Thor, pare saggio e benevolo, capace di spingere gli altri ad affrontare le loro paure e disposto a mentire a fin di bene, per far sì che tutti si riconcilino. Pur non essendoci flash-back, sentiamo e vediamo il suo dolore.
I suoi modi, eleganti e pacati, nascondono in realtà un profondo ardore: lui manipola Thor e Odino, usando il principe per recuperare la spada di Surtur e scatenare un incidente diplomatico coi giganti di ghiaccio.
Nonostante ciò, mostra un profondo lato umano: una volta recuperata la spada, cerca sì di uccidere Thor e i suoi compagni, ma quando questi sfuggono al primo attacco, si limita a minacciarli, senza dar loro la caccia. Non è che fosse a corto di tempo, perché il suo piano stava già proseguendo.
Precipitatosi a palazzo, affronta Odino, ritenendolo responsabile di aver abbandonato il suo popolo.
E qui scatta il massimo dell'empatizzazione:
- Odino sostiene di non aver mai avuto i soldati per vincere la guerra e aiutare gli oscuri
- Surtur era una minaccia per i nove mondi e poteva ribaltare le sorti di ogni guerra
- Odino ha battuto Surtur
Per quanto la vittoria derivasse dalla strategia, quando Algrim urla "voi mentite!" lo spettatore che ci ha pensato non può che essere d'accordo con lui. Si forma quindi una sorta di paradosso, in cui le motivazioni del villain sono altamente comprensibili. A patto di fare il ragionamento che ho esposto sopra, Algrim ha perfettamente ragione, ma passa dalla parte del torto nel coinvolgere innocenti. E' anche probabile che si sia sempre sentito ingannato da Odino, che sia convinto che questi lo abbia accolto a corte per mettersi a posto la coscienza. Nessuno dei due ha pienamente ragione o pienamente torto.Con tristezza, nessuno sottolinea questo errore (nemmeno Thor alla fine del film), e mi domando se l'impostazione sia una genialata o un buco di trama. Guardando la cosa nell'insieme, è probabile che Odino non volesse mandare a morire i suoi soldati e guardasse solo il proprio regno. Gesto comprensibile, ma eclissato da risposte ipocrite.
Lo scontro finale con Odino è al cardiopalma, e l'elfo ha la meglio. Il re degli dèi è salvato dai figli, con Thor che riesce a trionfare. Ma Loki, vedendo il padre massacrato, perde il controllo.
Impugnata la spada, urla "mostrooooo!" prima di ridurre in cenere l'elfo e crollare, in lacrime, tra le braccia del fratello. Questa scena è anche la nascita del principe degli inganni, che, il giorno dopo, privo della sua naturale allegria, ammette che non si sarebbe comportato in modo diverso.Questa versione di Algrim non ha nulla a che spartire col bruto di Thor-The dark world, e fa mangiare la polvere a tanti altri villain; è simpatetica, proprio perché non solo sentiamo le sue emozioni, ma le comprendiamo e ci porta a chiederci cos'avremmo fatto nelle sue circostanze.
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