L'esempio migliore sono i goblin di GS sono quanto di più stereotipato si possa immaginare.
Una vera e propria razza del male, brutali in modo assurdo, che se devono scegliere tra lo strisciare via e salvarsi o tentare un ultimo colpo fanno quello, salvo implorare pietà e supplicare perdono, per poi pugnalarti alla prima occasione. E per caso dovessi risparmiare i piccoli... questi cercheranno altri modi di fare del male.
Un male che va distrutto senza se e senza ma, che rifila un dito medio a mediatori e diplomatici.
Cose del genere si sono viste anche coi crestoni di Kenshiro.
Da dove deriva questa rappresentazione?
Mi vengono in mente tre motivi principali:
1) mostrare la pura malvagità perché esiste: le persone puramente malvagie esistono, i mostri esistono. Tuttavia un argomento del genere dovrebbe approfondire il non diventare come i mostri che si combatte;
2) sentirsi umani: di fronte a mostri del genere, chiunque può sentirsi migliore e in pace con se stesso (anche questo argomento andrebbe trattato)
3) la terza, che per me è quella della situazione, è semplicemente lo sfogare la violenza. Al giorno d'oggi è mal visto dalla società essere brutali (almeno di vetrina) e aggressivi, per cui si costruisce una valvola di sfogo, rappresentata da creature che vanno distrutte per impedir loro di fare altro male. Tal violenza è volta a stupire lo spettatore, assieme alle scene di sesso gratuite (qualcuno ha detto game of thrones?) Quando il tuo nemico è così malvagio, non devi pensare: devi solo premere il grilletto o affondargli la lama nel cuore. E' un momento in cui puoi spegnere il cervello e tirar fuori la bestia che è in te e sentirsi al contempo in pace.
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Consigli di scrittura
RandomScrivere un libro è come forgiare l'Unico Anello: impegni tempo, forze e ci metti l'anima. Se finisce nelle mani di qualcun altro, potrai influenzare il suo modo di vedere la sua persona e il mondo. Per quanto prediliga il fantasy, molti consigli sa...