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Mezz'ora più tardi, quando anche Alec è perfetto nel suo smoking blu con i capelli pettinati all'indietro, decidiamo di scendere. Al piano di sotto si sente già un vociare sommesso, segno che alcuni ospiti sono già qui.

Arrivati in cima alle scale, in realtà, mi rendo conto che c'è molta più gente di quanta immaginassi. Lo stomaco mi si contorce per l'ansia e mi aggrappo forte al braccio di Alec per non cadere. Scendiamo lentamente, un gradino dopo l'altro, e percepisco lo sguardo di tutti puntato su di noi. Hanno smesso di parlare e tutta la sala sembra essere con il fiato sospeso.

<<Ho partecipato a tutti i compleanni di mio fratello e giuro che non c'è mai stata un reazione così>> mi confida Alec all'orecchio, cosicché solo io possa sentirlo. Odio essere al centro dell'attenzione, soprattutto perché il compleanno non è nemmeno il mio.

La scala sembra infinita e, giunta al termine, mi concedo di sospirare per calmarmi e mi guardo intorno. Jonathan è il primo che vedo, con la bocca aperta a pochi passi da me.

<<Santo cielo, piccola! Sei uno schianto!>> esclama mentre mi stringe in un abbraccio. Elizabeth mi raggiunge poco dopo e, agganciato il mio braccio al suo, mi scorta in fondo alla sala. Prendo qualcosa da mangiare insieme ad un cocktail analcolico, poi mi siedo con lei sulle sedie a lato di quella che dovrebbe essere la pista da ballo.

Casa nostra è irriconoscibile, arredata in questo modo. Molti mobili sono stati spostati, è stato installato un nuovo impianto luci provvisorio e i fiori rendono l'ambiente ancora più elegante.

<<Te l'avevo detto che gli sarebbe piaciuto. Sei bellissima, Mia.>>

Le sorrido calorosa e bevo un sorso di cocktail per mascherare l'imbarazzo. Alcune donne ci si avvicinano e mi osservano incuriosita, ma Elizabeth comincia uno dei suoi monologhi e le allontana in fretta da me. Gliene sono grata e, non volendo rimanere da sola, mi decido ad alzarmi per cercare Alec.

<<Quello spero che sia analcolico>> mormora la sua inconfondibile voce. Alzo gli occhi al cielo e gli piazzo il bicchiere sotto il naso per farglielo annusare.

Alec sorride e si sporge per baciarmi. Ci staranno guardando tutti, ne sono consapevole ma, per una volta, chi se ne frega.

Il dj alza il volume della musica e io aggancio le mani al collo di Alec per continuare a dondolarmi in pista con lui.

<<Non hai idea di quello che ho dovuto sentire. Sono fiero del mio autocontrollo.>>

Parla a denti stretti e ha il fiato corto, segno che questa serata sta mettendo a dura prova la sua pazienza.

<<Non so a cosa ti riferisci>> mento spudorata. Alec spalanca la bocca, poi la richiude con un respiro secco e scuote la testa, incredulo.

<<Devo avvisarti che ci sono due giornalisti e che probabilmente faranno delle foto.>>

Annuisco convinta e guardo la gente intorno a noi che, come sospettavo, ci sta fissando.

<<Come mai sei così calma dopo questa notizia?>> indaga lui ma io scuoto la testa prima che finisca di parlare.

<<Non ti dirò niente finché non sarà finita la festa, Alexander. E non provare a farmi parlare, non ci riuscirai.>>

Alec mi scruta con lo sguardo per cercare di carpire qualche informazione, ma io mi sono allenata per giorni con Elizabeth e mi sento invincibile.

<<Oh, cazzo>> impreca Alec a denti stretti e io mi guardo intorno per capire il motivo del suo malumore. Non ci metto molto, a dir la verità. Filippo e Beatrice hanno appena fatto il loro ingresso nella sala e stanno puntando gli occhi su di noi.

A Corner Love - 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora