Angust cercava senza sosta Noah da parecchi minuti, aveva controllato ogni stanza, nicchia e sottoscala, ma del mercante neanche l'ombra. Gli ultimi posti in cui nascondersi potevano essere i giardini o le stanze delle sue sorelle al pian terreno della casa, ma prima di uscire fuori decise di controllare l'ala est. Imboccò le scale e prima di scendere gli ultimi gradini udì la voce di Camille e, subito dopo, quella di Noah. Il cuore di Angust perse un colpo, abbigliato com'era non poteva raggiungere i due e trarre in salvo il ragazzo, ma nemmeno difendere la reputazione di Camille che si trovava da sola, senza chaperon, con un uomo ubriaco a cui non era nemmeno stata presentata. Se Abel lo avesse scoperto avrebbe ucciso tutti e tre. Si nascose dietro il muro, indeciso sul da farsi, e rimase in silenzio a spiarli. Non era facile per lui assistere a quella strana intesa che si era creata in disparte, gli si strinse il cuore nel vedere il modo in cui si guardavano, nei continui slanci di interesse che Noah rivolgeva a Camille. Sentì quasi che la sorella gli stava rubando qualcosa che aveva reputato suo dal primo istante il cui sguardo si era posato su di esso, quando realizzò che era di un uomo che stava parlando un conato di vomito gli salì in gola: i suoi pensieri erano spesso deviati, sporchi, sbagliati. Proprio per la consapevolezza della natura errata del suo essere, Angust, non si era mai avvicinato più del dovuto a qualcuno del suo stesso sesso, terrorizzato alla sola idea che il suo evidente malessere potesse diventare una certezza agli occhi delle persone. La sua natura eccentrica lo aveva tratto in salvo svariate volte, tutti tendevano ad attribuire ai suoi comportamenti alle feste nulla di più che una forma di svago del suo carattere eccentrico. Noah però non sembrava turbato da nulla, nemmeno vederlo vestito da donna o la carezza sul volto che gli aveva rivolto erano state in grado di far nascere una nota di contrizione in quei bellissimi occhi azzurri. Angust strinse le dita intorno alla gonna, forse era sbagliato, ma non voleva rimanere a guardare mentre il destino lo portava altrove. Fece alcuni passi per intromettersi, ma la voce di Abel, tonante e colma di una nota di euforia, invase lo scenario. Camille sbiancò, senza pensarci su afferrò Noah per un braccio e lo trascinò oltre la prima porta che le si parò davanti.
Angust vide il fratello precipitarsi giù dalle scale con in mano una lettera.-Angust,- si zittì prima di continuare e dopo avergli rivolto un'occhiata seccata continuò. -Per l'amor del cielo volete andare a cambiarvi?-
-Sì, stavo per farlo. Cosa c'è che vi rende tanto allegro?-
-Leggete, la marchesa di Londonderry ha deciso di far festeggiare il compleanno della giovane Lisa Godwin all'Almack's. La marchesa non sa ancora della nostra sfortuna, per fortuna nessun nobile sembra esserne al corrente e, in quanto patronessa, ci ha inviato un invito personale.-
-È rischioso, se venisse a sapere della nostra posizione potrebbe sbatterci fuori dal club e la nostra reputazione andrebbe in frantumi.-
-Ecco perché Camille dovrà accettare immediatamente la corte del primo gentiluomo che si dimostrerà interessato e Jane farà lo stesso, non sarà difficile.-
Angust provò fastidio nel sentire Abel parlare delle sorelle come bestiame da vendere al miglior offerente, non replicò, sapeva che era il corso naturale degli eventi, ma si domandò interiormente come facesse a mostrate tanto cinismo.
-La contessa Godwin... non era la donna per la quale stavate ore chiuso nello studio a struggervi?- Gongolò, spostando il peso del corpo dalla punta dei piedi ai talloni, in un fastidioso movimento ondulatorio.
-Fate silenzio, Mrs Godwin è una donna matura, sposata e con figli, ha una reputazione impeccabile, la mia è solo pura ammirazione.-
-E io dovrei essere cieco per non vedere con quale ardore ne parlate, io vi ho promesso decoro, ma mi chiedo, fratello, se il vero problema non siate voi.-
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Gli Hamilton- Camille
RomantizmNoah Harris proviene da una famiglia di mercanti, ha sempre sognato una vita avventurosa e sfarzi da far invidia e, contro ogni aspettativa, un giorno riceve una cospicua eredità da un lontano zio che non sapeva di avere. Camille Hamilton è invece u...