Capitolo 2- La Radura

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Seguii il ragazzo biondo fin sotto un albero lontano dagli altri ragazzi, non ci rivolgemmo la parola per tutto il tragitto, fui troppo presa a pensare. 

Arrivati nel posto da lui indicato ci sedemmo e a quel punto mi parlò. 

"Bene così Fagio, so che sei spaventata, lo siamo stati tutti, ma stai tranquilla, non ti vogliamo fare del male, anzi per farti acquistare un pò di fiducia nei miei confronti ti dico che puoi farmi tutte le domande che vuoi, risponderò a qualsiasi domanda, ovviamente tra quelle che posso". 

Sorrisi, lui non mi faceva paura, anzi aveva un viso simpatico, al contrario di Alby che invece con la sua presenza mi metteva un pò in soggezione. Newt continuò:" Beh allora comincia pure".

 A quella affermazione cominciai a sputare domande su domande tutte di un fiato: "Perché mi chiamate Fagiolina? Cosa ci faccio qui? Chi sono loro? Come faccio a uscire da questo strano posto? Da quanto tempo siete qui? Chi vi ci ha messo? Perché ero dentro una scatola?"

 Il ragazzo allargò gli occhi e mi disse scherzosamente e sempre mantenendo la calma "Fagio, una domanda per volta, dammi il tempo di capire cosa mi hai chiesto". Presi un bel respiro e riformulai le domande con più calma e il biondo rispose. "Cominciamo dalla prima, ti chiamiamo Fagiolina perché sei la Novellina più nuova del gruppo, poi, loro sono dei ragazzi come noi, ci soprannominiamo Radurai, anche loro sono arrivati qui attraverso la scatola ed anche io. Come fai a uscire da questo posto? Beh, non si può, siamo chiusi qui da anni, l'unica via di uscita è il labirinto ma non tutti possono entrare lì dentro, solo i velocisti, anzi te lo dico subito, che non ti saltasse in mente nemmeno per un secondo di provare ad entrare" mi guardò in modo severo e poi continuò. "Non conosciamo chi ci ha messo qui, sappiamo solo che ogni mese arriva un ragazzo nuovo, e tutte le settimane delle provviste ed abiti nuovi e questo mese è toccato a te, probabilmente ora staranno svuotando la scatola" Rimasi per un attimo in silenzio, giusto il tempo di metabolizzare il tutto. 

Poi gli chiesi "Quindi dovrò rimanere qui per sempre?" Lui abbassò la testa e mi disse che sarebbe stato così, o almeno fino a che non avessero trovato una via di fuga dal labirinto. A quelle parole mi ricordai che in realtà io ancora non avevo mai visto questo labirinto di cui parlava e che non avevo la minima idea di dove fosse, così decisi di aprire la bocca e dare aria ai miei pensieri. 

"Newt, scusa, ma dov'è questo labirinto? "Lui rialzò la testa e mi indicò le mura. "Lì dentro, è diviso in sezioni e ogni notte alla chiusura delle mura lui cambia, è difficilissimo da decifrare, ci stiamo provando da molto tempo, ma abbiamo scoperto poche cose".

Poi concluse dicendomi "Per adesso basta domande, ti porto a fare un giro nella radura e ti presento agli altri, ti va?" Gli sorrisi e gli dissi che per me andava bene, inoltre lo ringraziai di avermi tolto qualche dubbio. Mi rispose che se avessi avuto altre domande dovevo solo chiedere.

Avevo trovato un attimo di stabilità in mezzo a tutto quel caos, qualcuno a cui chiedere e affidarmi in attimi di totale confusione, mi faceva stare leggermente meglio, anche se continuavo a chiedermi cosa ci facevo lì e perché proprio io. Ma decisi che per il momento potevo anche lasciar stare e che mi sarei occupata di questa storia giorno per giorno.

Newt ed io cominciammo il tour dalla scatola che si era richiusa, Newt mi disse che le provviste arrivavano ogni settimana ma servivano poche volte perché nella radura avevano già molto e mi avvisò che la scatola non sarebbe ritornata indietro se ci fosse stato qualcosa dentro. Poi continuò dicendo che la Radura era divisa in quattro settori: Orti, Macello, Casolare e Faccemorte. 

Mi spiegò che negli Orti coltivano tutte le verdure e la frutta possibili, che l'acqua viene pompata da delle tubature sotterranee perché qui non piove mai. Poi indicò un punto a sudest e mi disse che quello era il Macello dove allevavano gli animali e che al momento giusto li uccidevano. Mi venne il voltastomaco solamente al pensiero delle mie mani sporche di sangue e decisi di scacciare quel pensiero. Andando avanti rivolse il suo sguardo su di un edificio che stando a quello che diceva lui doveva essere il Casolare, mi disse che rispetto a quando era arrivato lui si era allargato e  pur non essendo bellissimo, era utile e funzionale, ma mi informò che comunque la maggior parte di loro dormiva fuori. Poi indicò un ultimo punto e spiegò che quelle erano le Faccemorte ovvero il loro cimitero.

Lì, in quel punto, gli alberi sono fittissimi  ma disse che potevo andarci se volevo stare sola o farmi un giro. Raggiungemmo tutti i punti da lui indicati, andammo verso gli Orti e durante il tragitto mi informò che lui lavorava lì e così mi presentò ai suoi compagni. Andammo poi al Macello dove mi presentò un ragazzo di nome Winston, era basso, con i capelli scuri, un naso grosso e delle sopracciglia nere e folte. Durante la nostra andata verso il Casolare un ragazzino basso, paffutello con le gambette corte e dei bellissimi capelli ricci e lunghi ci si piazzò davanti ed esclamò: "Fermo Newt, voglio essere io il primo a presentarmi a lei!".  Newt rispose sorridente: "Mi dispiace Chuck ma già l'ho presentata agli altri". Lui abbassò lo sguardo in modo triste, mi dispiaceva vederlo così, era solo un bambino, l'unico bambino in mezzo a tutti quegli adolescenti, così decisi di abbassarmi e gli dissi: "Tranquillo, facciamo finta che tu lo sia, potrai dire a tutti che sei stato il primo a presentarti e a conoscermi, va bene? ". Lui si rimise dritto, mi sorrise, allungò la mano e mi disse" Bene così, è un'ottima idea, io sono Chuck ma già lo sapevi, perché qualcuno di fianco a te lo ha già detto" rivolgendosi al biondo con uno sguardo arrabbiato poi ripose di nuovo la sua attenzione verso di me. "In ogni caso ti volevo dire che sono contento di conoscerti e che sono felice di avere una ragazza in mezzo a noi, se hai bisogno di compagnia io ci sono sempre " gli sorrisi e gli risposi: " Grazie Chuck, ne terrò conto", poi se ne andò, io mi rialzi da terra, guardai il biondino, lui fece lo stesso e ci scambiammo un sorriso divertito riprendendo il nostro cammino verso il Casolare.

Lì conobbi Frypan, un ragazzo alto, sorridente, con delle guance paffute e dei capelli neri cortissimi, lui da quanto capii era il cuoco del posto, poi conobbi Jeff, un ragazzo magro ma abbastanza muscoloso anche lui con dei capelli neri corti, il ragazzo si presentò e mi disse che lui era un medicale, ovvero una specie di medico per tutti i Radurai. 

Dopo pochi minuti i giri di presentazione finirono, dovevo conoscere ancora qualcuno ma per il momento chiesi a Newt una tregua, lui acconsentì e mi portò sotto un albero per parlare e iniziò il dialogo.

"Allora Fagio, stasera facciamo festa, anzi facciamo una festa per te, sei la nuova arrivata, dobbiamo divertirci e così avrai tempo e modo di fare amicizia anche con gli altri".

Rimasi stupita da quelle parole. 

Una festa? Per me? E chi se lo sarebbe mai aspettato.

Poi gli risposi sorridente e felice: "Va bene, grazie mille per tutto, davvero!" Newt mi sorrise a sua volta e mi disse che era stato un piacere avermi fatto da guida e che gli stavo simpatica. A quelle parole sorrisi imbarazzata ed esclamai; "Grazie, anche tu mi stai simpatico". Notai che il colore del cielo nel frattempo stava cambiando e stava diventando più buio. Dopo alcuni attimi di totale silenzio Newt riprese la parola e mi disse "Fagio, si sta facendo tardi, io vado ad aiutare gli altri ad accendere il fuoco e mettere a punto le ultime cose, tu nel frattempo fai quel che vuoi, ti vengo a cercare fra poco va bene?" Annuii e poi lo guardai allontanarsi.

Maze Runner- Benvenuta nella radura, Fagiolina!Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora