Capitolo 7-Affetto

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Restammo io e Gally, la cosa non mi dispiaceva affatto. Mi era simpatico e volevo conoscerlo meglio.

Però aveva usato un tono un pò troppo scontroso contro Newt prima. "Bene, cominciamo" disse lui mettendomi un braccio intorno alle spalle." Allora, come già sai ci sono i Costruttori, come il sottoscritto, gli Spalatori, i Battimattoni, gli Squartatori, poi ci sono i ragazzi che lavorano negli Orti ovvero gli Scavatori, i Medicali, Il cuoco ed i Velocisti ma direi di baipassare quest'ultimi, per il momento. Ognuno di questi gruppi ha un capo, chiamato Intendente e quando viene convocata l'Adunanza vengono richiamati quest'ultimi per poi parlare, ma succede solamente quando avviene qualcosa di strano oppure orribile, come nel caso di questa mattina"

Ci dirigemmo verso il Macello ed il ragazzo disse "Ecco, qui ci lavorano gli Squartatori, se ti piace il sangue è il lavoro perfetto per te" Mi girai verso di lui con una faccia a dir poco disgustata, lui rise e poi continuò a spiegarmi i vari lavori per tutta la mattinata. Ridemmo e scherzammo fino a quando Frypan ci chiamò per pranzare. Mentre ci dirigevamo in cucina Gally mi chiese quale lavoro mi sarebbe piaciuto di più provare. Gli risposi "Allora, diciamo che alcuni come, Insaccatore, Squartatore e così via li lascerei fare a chi ha voglia e se la sente di guardare il sangue tutto il dannato giorno. Invece pensare di cucinare oppure di medicare qualcuno mi intriga di più... Però... Devo dire che anche l'idea di provare a fare la Velocista non mi sembrava male" Gally si fermò, si mise di fronte a me, mise le sue mani sulle mie spalle e poi disse con tono severo "Ma sei impazzita per caso? Dopo quello che ti abbiamo fatto vedere questa mattina tu vuoi ancora andare là fuori? Nessuno vuole fare il Velocista qui e poi dovresti saper correre velocemente, perché nessuno rimane vivo se rimane in dietro". Lo guardai, misi una mano sulla sua e gli dissi "Gally e se magari potessi esservi utile? I Velocisti sono pochi, una testa in più non ci farebbe male e poi ci sono Thomas e Minho con me, non mi succederà niente vedrai, lo proverò, se non mi piace lo lascerò stare". Ma quelle parole non servirono a nulla. Infatti dichiarò "Non se ne parla Fagio".Staccò le sue mani dalla mie spalle e continuammo a camminare in silenzio.

Arrivati davanti al tavolo da pranzo Minho gridò "Ei bimba, vieni qui di fianco a me". Così feci, e pochi attimi dopo Newt si sedette davanti a me con Gally al suo fianco, Thomas invece si mise vicino a me, dalla parte opposta dell'asiatico. Poco dopo arrivarono anche Chuck e Winston che si sedettero uno accanto all'altro. Durante tutto il pasto ridemmo e scherzammo tutti insieme, era bello stare con loro.

Questi ragazzi non sono poi così male come mi aspettavo, sono gentili con me e mi trattano come una di loro, certo ne devo ancora conoscere a fondo parecchi ma per il momento va bene così. Pensai.

Verso la fine del pasto mi rivolsi a loro guardandoli uno per uno. "Ma oggi pomeriggio io che faccio? Visto che non ho un lavoro, non so che fare." Chuck senza nemmeno pensarci due volte fece il giro del tavolo, venne da me, si mise in ginocchio e mi disse "Stiamo insieme ti prego". Gli sorrisi, gli diedi un bacio sulla fronte e gli dissi che per me andava più che bene. Minho ovviamente non poteva rimanere in silenzio. "Ei bimba, se per ricevere affetto da parte tua bisogna ritornare piccoli sono finito" Lo guardai stupefatta, mi misi una mano sulla fronte e scossi la testa. "Ma che dici, non è vero, io non è che non voglio darvi affetto, in realtà io sono una ragazza affettuosa, credo, solamente che non so come comportarmi a volte, non vorrei essere invadente". I ragazzi si scambiarono degli sguardi complici e poi Thomas prese la parola. "Credo di parlare a nome di tutti i presenti a questo tavolo, sei piccola, sei gentile e questa non è una cosa da poco, sei arrivata qui ricordando a mala pena il tuo nome ma non ti sei scoraggiata, mai, a differenza di tutti noi che non appena abbiamo messo piedi qui dentro ci siamo subito persi d'animo, perciò non esitare mai a chiedere, a parlare, a dire che c'è qualcosa che non va perché saremo sempre qui, basta urlare uno dei nostri nomi e in un batti baleno saremo sa te, oramai fai parte della nostra grande famiglia. Non ti devi vergognare di nulla. E se ci vuoi dare un abbraccio, non esitare. Sappi che apprezziamo" .Thomas finí così il suo discorso, devo dire che sono rimasta colpita, non pensavo che potessi diventare parte del gruppo in così poco tempo. Li adoravo, ufficialmente, dal primo all'ultimo. Quando finalmente riuscii ad aprire bocca gli risposi "Grazie ragazzi, non pensavo di affezionarmi così tanto a voi in così poco tempo. Vi adoro. Cercherò di fare del mio meglio per mettere in pratica ciò che ha detto Thomas. Comunque per quanto riguarda l'affetto, nemmeno io rifiuterei un abbraccio da parte vostra eh"                                Si guardarono di nuovo, si alzarono tutti, vennero da me e mi rinchiusero in un gigantesco abbraccio.

ANGOLO SCRITTRICE

Ciao Pive, come va? 

Ho deciso che più tardi pubblicherò un altro capitolo perchè oggi ho avuto tempo per scriverne alcuni, pensavo di non riuscirci e invece eccomi qua.

Come sempre votate e fatemi sapere cosa ne pensate :)

-Mari-

Maze Runner- Benvenuta nella radura, Fagiolina!Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora