Se state cercando una storia d'amore come nei film americani, allora mi dispiace dirvelo, avete sbagliato completamente storia.
Qui parliamo di come quattro ragazzi gay, rispettivamente uno scrittore e il suo assistente, ed un mangaka ed un editore, possano amarsi e rovinarsi la vita a vicenda.
Proprio come quattro amici gay.
Se invece siete stanchi delle classiche storie etero che finiscono con i due protagonisti che si sposano, allora benvenuti, questa storia è fatta proprio per voi.
Per farvi capire come siamo arrivati alle vite attuali dei nostri protagonisti, dobbiamo tornare indietro nel tempo.
E per farlo, inizieremo da uno scrittore: Ryūnosuke Akutagawa.
Parto col dirvi che Ryūnosuke, o "Ryū-Chan", per il suo amico d'infanzia, era un bambino strano.
Odiava uscire, e quando lo faceva, era sotto obbligo di sua madre, che, giustamente, si preoccupava per il figlio.
Ryūnosuke non aveva molti amici, anzi, ce ne aveva solo uno.
E faceva di nome Osamu Dazai, della sua stessa età.
Ryūnosuke era un bambino basso, capelli neri, corti ma non troppo, con qualche ciocca bianca sulle punte. Occhi neri. Proprio come il carbone, e, per finire in bellezza, un'espressione sempre scocciata, con un tono arrogante, spesso maleducato, persino con i genitori.
Era piuttosto riservato. Non amava l'aria aperta, piuttosto preferiva stare a casa a scrivere avventure su lui e Osamu, che poi gli avrebbe letto quando si sarebbero incontrati.
A differenza sua, Osamu era un bambino piuttosto alto per la sua età, con tanti amici e un amore infinito verso gli horror. Aveva i capelli castano scuro, corti e mossi. Occhi marroni, e un sorriso sempre sincero. Si divertiva con "Ryū-Chan", come lo chiamava lui, soprattutto quando Ryū gli leggeva le storie. Non ci volle molto prima che Osamu si accorse che il suo amico aveva un vero talento. Così decise di portarlo, quasi obbligandolo, nel meraviglioso mondo della scrittura.
Oggi i due hanno 23 anni.
Osamu è l'editore di un ragazzo di un anno più piccolo di lui, di nome Chuuya Nakahara, un mangaka, che disegnava, con orgoglio da gay, manga "boys love". Sì, Chuuya era gay.
L'aveva scoperto grazie al suo compagnodi classe del liceo, Atsushi Nakajima, dopo che quest'ultimo fece all'amico coming out, nel momento in cui Chuuya gli chiese perché non ci avesse mai provato con una ragazza. Chuuya era davvero bravo a disegnare, e con il tempo migliorò sempre di più, realizzando il suo più grande sogno: diventare un mangaka.
Ma non un mangaka qualunque, un mangaka di boys love, comunemente conosciuti come "yaoi". Ma gli serviva un editore. E lo incontrò proprio nel luogo più adatto, se possiamo dire così. Dove, vi starete chiedendo? Beh, lo incontrò in gay bar. Chuuya era davvero ubriaco.
Si avvicinò, diffidente, a quello che sarebbe diventato il suo futuro editore.
"Cosa? Tu saresti un editore?" Cercò di dire, tra un singhiozzo e l'altro. L'alcool gli faceva male.
Ma il più grande non sembrava infastidito, anzi, si divertiva.
"Sì caro."
"Huhh?! Allora ti sfido a diventare il mio editore!""Che genere di manga fai?"
"Boys Love."
"Sono esperto nella materia. Accetto."
E dopo questo, Dazai diventò ufficialmente l'editore del ragazzo.
E il primo giorno di lavoro in un ufficio, Chuuya ritrovò il suo compagno di liceo.
Atsushi aveva i capelli chiari, quasi bianchi, con delle ciocche nere sulle punte. L'opposto di Akutagawa. Occhi viola e gialli, e un sorriso tranquillo. Uno di quelli di cui sai che ti puoi fidare.
A quanto pare, Atsushi era diventato l'assistente di Akutagawa.
Dazai si avvicinò all'amico d'infanzia, sbirciando lo schermo del computer, incuriosito.
"Che stai scrivendo?" Gli chiese, con un tono provocatorio. Non erano cambiati affatto da quando erano bambini.
L'unica differenza è che ora Akutagawa, quando scriveva, portava degli occhiali da vista.
"Un capitolo erotico." Rispose, scocciato. Odiava essere concentrato. Ryūnosuke scriveva libri gay. E quando arrivava la parte erotica, nessuno doveva interromperlo, tanto meno il suo assistente.
"Eh? Quanto ti manca ancora?"
"Un po'. Quindi ti chiedo il favore di levarti dai coglioni.""Oh, Cielo, come sei cattivo! E pensare che una volta ti spaventavi a dire "cazzo", e ora scrivi quella parola da mattina a sera! Essere gay ti ha cambiato proprio eh..."
"Osamu. Per favore. Io non sono cambiato affatto. E mi stai dando fastidio. Scassati dai coglioni."
"Va bene, va bene. Però stasera andiamo in un gay bar. Voglio farmi qualcuno."
"D'accordo." E dopo questo Dazai se ne andò via, per poi andare a prendersi un caffè alle macchinette. Ma quello che vide fu decisamente più bello del caffè.
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Our Days, Our Dreams| [by: @ieahboih]
Fanfiction⚠ATTENZIONE⚠ Storia abbastanza vecchia, alcune cose potrebbero non avere senso. Amici d'infanzia, vecchi compagni di scuola, vecchi amori, e, soprattutto, vecchi ricordi. Uno scrittore, un mangaka, e i loro assistenti ed editori. [CONCLUSA] ⚠ATTENZ...