"Non ho capito bene, Atsushi ti nasconde qualcosa?" Chiese Chuuya.
"Sì...o almeno credo. E' strano. Ultimamente non si sta comportando come al solito."
Ryūnosuke era davvero preoccupato. Cosa alquanto strana per uno come lui.
Ryūnosuke non si preoccupava mai. Tantomeno Dazai. Ma questa volta lo erano.
Che cosa avrebbe mai potuto fare uno come Atsushi?
Quella stessa sera, Chuuya, Osamu e Ryūnosuke andarono nel loro gay bar preferito.
Un gay bar nel centro della grande città di Tokyo.
Ryū era spaventato. Che cosa avrebbe visto ora?
Entrarono.Il locale era affollato come al solito.
Chi si baciava, chi scopava, chi si ubriaca e chi ci provava.
Quando Ryūnosuke provò a cercare Atsushi, per scoprire la verità, se lo ritrovò proprio davanti a lui. Stava facendo un pompino a un ragazzo più grande di lui. Seriamente, che cazzo gli era successo? Perché si stava (quasi) facendo un ragazzo qualsiasi? E soprattutto, perché gli dava fastidio che non fosse lui, quello a cui gli stava facendo un pompino? Si sentiva all'improvviso strano. Gli veniva da vomitare. Gli veniva da piangere. Proprio quando provò ad andare via dal locale, correndo come un pazzo, andò a sbattere contro qualcuno. Magnifico, ora non solo si era pure rovinato la serata, ma aveva pure appena fatto una figura di merda? Che cosa poteva andare peggio?
"Stai bene?" Gli chiese il ragazzo.
"S-Sì...grazie." Rispose Ryūnosuke, cercando di non guardarlo.Il ragazzo gli porse la mano e lo aiutò a rialzarsi.
"Scusa, non avevo intenzione di saltarti addosso."
"Non preoccuparti."
Ryūnosuke alzò lo sguardo, e si ritrovò davanti a lui un uomo a dir poco affascinante.
Capelli spettinati, quasi blu scuro, non troppo corti, accompagnati da un sorriso affascinante e occhi verde smeraldo.
"Mi chiamo Ranpo. Ranpo Edogawa. E' un piacere conoscerti...""Ryūnosuke. Ryūnosuke Akutagawa."
"E' un piacere conoscerti, Akutagawa-Kun. Che cosa ti porta qui?"
Ryū abbassò nuovamente lo sguardo.
"Ho appena scoperto qualcosa che non avrei mai voluto scoprire...e stavo cercando di scappare."
Ranpo si lasciò scappare una risata.
"Scappare? Mi ricordi ai tempi in cui ero innamorato, giovanotto, mi farai sentire vecchio così!"
"Quanti anni hai?"
"26."
"Ah...io ce ne ho 23...aspetta, come hai fatto a capire che sono più piccolo?"
"Esperienza. Ehy, ti va se andiamo fuori di qui? Voglio conoscerti meglio. E poi ho voglia di fumare.""S-Sì, certo, va bene...Ranpo-San."
Così i due ragazzi uscirono.
Intanto Dazai e il suo amato mangaka si stavano divertendo a bere.
Una birra. Poi due. Poi tre.
Chuuya sfidò Dazai.
"Ehy, pezzo di deficiente! La facciamo u-una sfida?!" Disse tra un singhiozzo e l'altro. Era incredibile di come riuscisse ancora a parlare."Cosa? Un figa?! Io sono frocio, razza di coglione!"
"Ho detto sfida, cagnaccio!"
"Pila?!"
"S-f-i-d-a! Capito?!"
"Ahh, una cifra! Intendi i soldi?!"
Chuuya, ubriaco fradicio, gli tirò addosso la birra."Mi stai prendendo per il culo?!" Urlò.
Dazai, anche lui ubriaco fradicio, non se lo fece ripetere due volte, e anche lui gli tirò addosso la birra.
Ma non il liquido. La bottiglia.
Che si spaccò a terra, bagnando i pantaloni dei due.
"Visto, è colpa tua, pisellino!" Sbraitò Chuuya.
"Sicuramente ce l'ho più grande del tuo, ciclato!"
Ma i due furono costretti a interrompere il loro litigio, nel momento in cui Dazai, per pura casualità, girandosi, si trovò davanti a lui una vecchia conoscenza."Osamu?"
"Sakunosuke?"
Chuuya era confuso. Chi diamine era quel tizio?! Perché era così figo?!
Ma soprattutto, perché conosceva così bene Dazai, da chiamarlo addirittura per nome?!
Ci pensò un po' su.Poi urlo: "Siete fidanzati?!" Così forte, che forse tutto il gay bar l'aveva sentito.
I due si guardarono negli occhi, poi guardarono Chuuya, e scoppiarono a ridere.
Sakunosuke non si fece problemi a dirlo: "Siamo ex fidanzati. Io ora sono un porno attore, un tempo Osamu lavorava con me."
Chuuya per poco non sveniva.Aveva sentito bene?!
Dazai continuò: "Sì, poi ci siamo lasciati, io ho cambiato lavoro, e ora faccio l'editore, come ben sai, di "boys love" dato che sono esperto nel campo, modestamente."
"A-Ah..." Chuuya non riuscì a dire nulla, dato che, appena provò a parlare, vomitò tutto quello che aveva bevuto in un nano secondo.
Sakunosuke non fu schifato. Affatto.
"Capita spesso." Commentò
"Chuuya-Kun, io e Oda andiamo un attimo fuori, va bene?" Tu intanto riprenditi.
I due uscirono, lasciando Chuuya da solo.
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Our Days, Our Dreams| [by: @ieahboih]
Fanfiction⚠ATTENZIONE⚠ Storia abbastanza vecchia, alcune cose potrebbero non avere senso. Amici d'infanzia, vecchi compagni di scuola, vecchi amori, e, soprattutto, vecchi ricordi. Uno scrittore, un mangaka, e i loro assistenti ed editori. [CONCLUSA] ⚠ATTENZ...