8

105 12 13
                                    

Ora che Dazai e Chuuya erano finalmente fidanzati, Akutagawa avrebbe finalmente smesso di lamentarsi. Per fortuna fu così. Fino a quando Chuuya non iniziò a dare i primi segni di gelosia. Quelli irritavano parecchio l'editore, che, scocciato, finiva sempre per baciarlo. Era "l'unico modo per fargli chiudere quella cazzo di bocca" come diceva lui. Ma quello che doveva subirsi le lamentele di Chuuya su ogni singola cosa, ahimé, era Atsushi. Al ristorante, una volta, Chuuya si era arrabbiato perché avevano portato il cibo prima ad Atsushi, e solo dopo a lui, e se non fosse stato per l'assistente, probabilmente Nakahara sarebbe andato a tirare qualche piatto addosso ai camerieri. Che non era nemmeno colpa loro, poverini. Atsushi era abituato alle lamentele del suo migliore amico, così com'era abituato ai suoi commenti sul "personale figo", come lo chiamava lui, o in alternativa: "La banda degli gnocchi".  Non era raro che "l'arancione" si fermasse a commentare qualche ragazzo random che passava, o ancora meglio, qualche gruppo di amici. "Oh mio Dio, quanto è gnocco quello?!" Diceva, mentre a momenti sbavava.

Letteralmente. E indovinate un po'? Si metteva a piangere se scopriva che uno di loro per cui aveva una "cotta" era fidanzato.
"Perché non è frocio?! Anch'io sono frocio! Potevamo frocettare insieme!" Si lamentava, mentre beveva alcohol.
"Frocettare insieme...? Chuuya, sei sicuro di non star bevendo troppo?" Chiedeva, preoccupato.

"Io non bevo mai abbastanza, ricordatelo, pisellino d'oro."
"Che razza di soprannome è?!"
"Io frocetto, tu frocetti, egli frocetta. Noi frocettiamo, voi frocettate, essi frocettano."

"Ti stai lasciando troppo andare! Chuuya, ritorna in te!"
"Vorrei frocettare con quel ragazzo in uno sgabuzzino."
Questo era Chuuya Nakahara quando era ubriaco.
Per fortuna, da quando si era fidanzato con Dazai, non era più così.
Non sempre, almeno.

"Voglio scopare con Dazai!" Urlò, ubriaco, mentre stava seduto sul suo solito posto del suo solito locale. Con lui quel giorno c'era Akutagawa, e, dal momento che conosceva il suo ragazzo da quando erano piccoli, quella sera toccò a lui a subirsi tutte le lamentele di Nakahara.
"Tu lo conosci bene, no?! Allora dimmi, quante volte ha scopato?!"
"Troppe..."
"Capisco...quindi è un esperto!"
"Sì..."
"E' attivo o passivo?!"
"E-Eh?! Dipende..."
Ryūnosuke non amava questo genere di conversazioni. Non facevano per lui.
Per quanto fosse abituato a scrivere scene di sesso di tutti i tipi, tra cui, spesso e volentieri violente, era imbarazzante per lui avere una conversazione del genere. Specialmente con il nuovo ragazzo del suo migliore amico. Chuuya si avvicinò ad Akutagawa.

"Hai mai baciato qualcuno?" Gli chiese, mentre, lentamente, si avvicinava a lui, come se volesse sedurlo.

"Sì...anche con la lingua." Rispose Ryūnosuke, un po' in imbarazzato.

"Hai mai scopato?" Chiese, con un tono seducente, ormai a pochi centimetri distanti dalle sue labbra.

"N-No..."

Chuuya si azzittì. Poi riprese a parlare.

"Allora muoviti a scopare il mio migliore amico, razza di frocetto con il pene piccolo!"
"C-Cosa?!" Chuuya gli diede un calcio nelle palle. Ryūnosuke cadde a terra dal dolore.

Intanto arrivò Ranpo-San, a braccetto con suo marito.

"Mh? Stavo cercando Akutagawa-Kun...ero convinto che fosse qui..."
"Sono qui..." Disse Ryūnosuke, con un filo di voce, ancora sdraiato a terra.

"Akutagawa-Kun! Come va?"
"Sto benissimo...ti ringrazio."
"Mi fa piacere."

Poe non disse nulla. Era troppo timido.

Ma da quello che vedeva, Ryūnosuke non sembrava stare "così bene".

Akutagawa, con quella poca forza che gli era rimasta, si alzò in piedi.

"Piacere di conoscerla, Poe-San." Quest'ultimo, troppo timido per rispondere, si nascose dietro a suo marito.

"Ah, scusalo...è timido. Parla solo con me, quindi, se non ti parla, non è per maleducazione."

Chuuya, in tutto questo, continuava a lamentarsi della sua vita sessuale.
"Voglio scopare! Qualcuno mi dia un pene!"
Ranpo si mise a ridere.
"E' ubriaco?"
"Sì...e si è fidanzato da poco, quindi è un po' inesperto..."
"Capisco."
Il senpai si sedette vicino al mangaka.

Gli mise una mano sulla spalla.

"Non preoccuparti, Ranpo-Senpai ti insegnerà il meraviglioso mestiere del sesso."

E dopo una lunga serata, i 4 ragazzi tornarono a casa loro.

Chuuya si era fatto dare i consigli da Ranpo, e ora aveva più "esperienza".

I due coniugi, una volta a casa loro, si diedero alla passione. Proprio come la prima volta da sposati. 
 

Our Days, Our Dreams| [by: @ieahboih]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora