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"Mi hanno proposto un lavoro in Italia. Potrò avere più lavoro lì." Annunciò Chuuya.
La mattina dopo la serata con il suo fidanzato, gli disse la verità. Osamu era sconvolto.

Cosa ne sarebbe andato di lui? Ma soprattutto, perché gli volevano portare via Chuuya?
Ryūnosuke non disse nulla. Guardava a terra, tremando, come se stesse nascondendo qualcosa.

Atsushi si trattenne dal piangere. Non voleva dire addio al suo migliore amico, non voleva farlo, ma non voleva nemmeno privarlo di un'opportunità così grande. Ma al pensiero di non vederlo mai più, gli veniva solo da piangere. In stanza ora calava il silenzio. Chuuya deglutì, poi riprese a parlare. "In realtà...hanno proposto a me e a Ryūnosuke di lavorare insieme. Q-Questo...significa...che..." Cercò di dire, ma i singhiozzi lo rendevano difficile.

Prese un respiro profondo. Provò a continuare, ma fu Ryūnosuke a prendere parola.

"Questo significa che andremmo in Italia a lavorare come collaboratori. Entrambi."

Atsushi perse un battito. Osamu provò a rendersi forte, sorridendo: "Sono felice per voi...ma come farete? Non sapete l'italiano."

"Lo studieremo lì." Confessò Chuuya, asciugandosi le lacrime.

"Ci sono anche dei membri dello staff giapponese, quindi ci aiuteranno loro." Concluse Akutagawa.
"Voi...avete accettato?" Chiese Atsushi, tremando per la risposta.

Lo scrittore e il mangaka si guardarono negli occhi.

"Sì." Dissero in coro. "Non potevamo rifiutare."

Osamu e Atsushi si sentirono morire dentro.

"E...che ne sarà di noi?" Chiese Dazai, tremolante. Nonostante si sentisse vuoto dentro, continuava a sorridere. Doveva farlo, non voleva che Chuuya e Ryūnosuke  lo vedessero triste.

Così faceva anche Atsushi.

"Non preoccuparti, Osamu. Hanno già trovato qualcun altro." Affermò Akutagawa.

 Atsushi si avvicinò al suo fidanzato, abbracciandolo, nascondendo il viso.

"E che ne sarà della nostra relazione...mi vuoi abbandonare, non è così?"
Ryūnosuke gli prese il viso con entrambe le mani.

"No. Non ti abbandonerò mai. E nemmeno Chuuya lo farà."
Chuuya scoppiò a piangere, abbracciando il fidanzato.

"Non ti lascerò andare! Mai!" Osamu gli accarezzò dolcemente i capelli, per cercare, almeno, di consolarlo.
"Quando dovete partire?" Chiese Atsushi.

"Domani." Rispose lo scrittore. 

"Domani mattina." Aggiunse il mangaka.

Questo significava che non avevano nemmeno un ultimo giorno per poter stare con loro. Solo qualche ora. Ora quel tempo era prezioso. Ogni attimo, ogni secondo, ogni minuto, ogni ora, sarebbe stato l'ultimo. Non erano pronti per dirsi addio. Nessuno di loro lo era. Atsushi non voleva abbandonare il suo migliore amico dai tempi dal liceo. Aveva un sacco di ricordi con lui.

Non voleva abbandonare Ryūnosuke. 

Era l'unico ragazzo che avesse mai veramente amato, e ricambiato, soprattutto. Osamu non voleva dire addio a Ryūnosuke. 

Era l'unico che avesse mai accettato tutto di lui, persino i lati più oscuri. 

Chuuya non voleva dire addio ad Atsushi. I ricordi l'avrebbero ammazzato. 

Non voleva die addio a Osamu. Era il suo unico e vero amore. 

E a quanto a lui, Ryūnosuke, non voleva dire addio ad Atsushi. 

Our Days, Our Dreams| [by: @ieahboih]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora