Ottobre 1994
Ce l'ho fatta. Ci ho messo una pietra sopra. Non so se sono ancora insieme, non voglio saperlo. L'importante è che mi lascino in pace.
La scuola ricomincia, e così anche la mia vita. Sono più spensierata e più disposta a conoscere altri ragazzi.Ho 17 anni e sento che questo sarà il mio anno.
C'è un ragazzo a scuola che mi intriga parecchio. È un aiuto tecnico della sala computer, non è uno studente, ecco perché non l'avevo mai visto prima. È giovane comunque, ha 23 anni ed è carismatico, simpatico e gentile. È biondo, non è una bellezza stravolgente ma è affascinante e sexy da paura, ha un bellissimo sorriso e dei bicipiti ben evidenti. Fisico direi mozzafiato, circa un metro e ottanta.Io lo trovo bellissimo, anche se niente di troppo, ma ha un qualcosa che non so spiegare, chissà mi porti fortuna.
È stata Emma a farmelo notare, a dire il vero, dice che da qualche giorno le è capitato più volte di beccarlo a guardarmi."Ehi Aly, non voltarti adesso, ma ti avviso che il tecnico sexy ti sta guardando"
mi dice Emma tra i denti.
"Figurati! E perché dovrebbe farlo?"
"Che domande sono queste. Forse perché gli piaci?"
"Emma, fai la brava. Con tutte le ragazze che ci sono in questa scuola. E poi sarà fidanzato. L'altro giorno Monica lo ha sentito parlare al telefono con qualcuno, che a suo avviso lo prendeva molto."
"Si certo, sai com'è Monica, vede inciuci amorosi anche dove non ci sono."
"E tu stai facendo la stessa cosa, mi pare?"In quel momento si dirige al distributore di caffè a due passi da noi, e quando ci incrocia mi sorride.
"Visto Aly? Non è un'impressione sbagliata"
mi bisbiglia per non farsi sentire.
"Volete un caffè o altro?"
Ci chiede all'improvviso.
"No grazie, molto gentile, ma l'ho appena preso e questa mattina è già il terzo"
rispondo tranquillamente, mentre Emma corre in classe fingendo spudoratamente:
"Ho dimenticato una cosa in classe, vado e torno Aly!"
Emma la furba, mi abbandona.
"Aly? È così che ti chiami?"
"Alyssa. Solo Emma mi chiama così, è mia amica dall'asilo."
"È un bellissimo nome, non lo avevo mai sentito."
"Non sei il solo..."
per una frazione di secondo mi è tornato alla mente la sera che ho conosciuto Thomas, e subito ho scacciato il pensiero.
"E tu come ti chiami?"
"Io ho un nome normalissimo, mi chiamo Davide"
"Piacere Davide"
gli allungo la mano.
"Il piacere è soprattutto mio, bellissima Alyssa"
mi dice con tono dolce ma profondo, afferrando la mia mano sorridendo.Capisco immediatamente che Emma difficilmente sbaglia nei suoi intuiti, e ne sono felice.
Mi perdo nel suo sorriso mentre una scossa mi attraversa il corpo, parte dalla sua mano, passa nella mia, fino ad arrivare al cuore. E una sensazione già provata anni prima mi assale. Lo stomaco pieno di farfalle.
Ogni giorno durante la ricreazione, Davide si fa trovare casualmente davanti al distributore e ogni giorno mi offre un caffè. Lui è già lì prima di noi, così non posso dire di averlo già preso.Sono passati due mesi dal primo caffè, e non mi ha mai permesso di ricambiare una volta.
"Davide, oggi te lo offro io, insisto! Mi fai sentire in debito altrimenti."
"Il caffè, ho detto che lo offro io. Se proprio vuoi sdebitarti... perché non accetti di uscire con me, sabato sera?"
"Oh mio Dio, e adesso? Cosa rispondo?"
Penso.
"Alyssa? Non rispondi? Non ho mai mangiato nessuno, lo giuro."Suona la campanella e Emma ed io dobbiamo ritornare in classe
"Pensaci, senza fretta. Domani io sono sempre qui per il nostro caffè."
Il suo tono è sempre dolce e profondo. E mentre mi allontano, mi giro verso di lui un paio di volte e lui è là, immobile a fissarmi, sorridendo.
"Emma, cosa gli rispondo?"
Le scrivo su un foglio passandoglielo senza farmi beccare dalla professoressa.
"Perché hai dubbi? È bello, è carino, gentile e ti mangia con gli occhi!"
Risponde ripassandomi il foglio.
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Un battito di ali
RomanceAlyssa quando ama lo fa per sempre e questa è la sua storia. Da ragazzina a donna matura ama follemente Davide, ma in tragico incidente glielo strappa via e pensa di non essere più in grado di amare nessuno. Il destino però le riserva una sorpresa...