BUONANOTTE AMORE

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Gennaio 1995

Sono passati tre mesi dalla nostra prima uscita insieme e l'entusiasmo aumenta sempre più. Stiamo bene insieme, lui è dolcissimo, premuroso.
Ogni giorno mi offre il solito caffè a scuola e a parte Emma, nessuno sa di noi due. Non voglio che Davide possa avere problemi sul lavoro perché frequenta una minorenne.
Se non lavorasse nella mia scuola, non ci sarebbero problemi.
Mi diverte sentire gli apprezzamenti, a volte anche pesantucci, sul "tecnico sexy", e mi divertono le sue smorfie quando glieli riferisco.

C'è stata solo una volta che ho odiato non poter dire che lui è mio, prima delle vacanze di Natale, quando sempre davanti al nostro distributore di caffè, una supplente si è spudoratamente dichiarata disponibile per una sveltina. Fosse stata bella almeno.

"Cazzo, che schifo mi fa. Una professoressa che dovrebbe essere un esempio a noi studenti. Che schifo."
Penso incazzata come una bestia.


Fortunatamente Davide non le ha dato corda e se l'è defilata con nonchalance con una faccia quasi schifata, tant'è vero, che ogni tanto gli rievoco la scena. A volte scoppiamo a ridere, altre volte finisco col farlo arrabbiare.

"Alyssa smettila. Che schifo, ma ti pare che io avrei potuto accettare quelle avance?"
"Spero proprio di no. Ma se fosse stata uno schianto? Come avresti reagito."
"Uguale, tesoro!"
Mi ringhia.


"Si certo, dici così solo perché sono io a chiedertelo. Chissà quanto è che non... insomma hai capito. Ed io non sono di certo di aiuto."
Davide si incupisce, e assume un'espressione un po' incazzata.


"Garda che quando dico "che schifo" non lo dico perché era bruttina, fosse stata anche la più figa del mondo mi avrebbe fatto schifo lo stesso. Solo il gesto mi fa schifo. E comunque, sì, è un po' che non scopo... è quello che intendevi vero? Ma non ne faccio una malattia. Mi sono divertito abbastanza fino a prima di incontrare te e adesso posso anche... aspettare. Te l'ho già detto."
"Scusa, non volevo farti arrabbiare, è solo che ogni tanto penso che ti manchi qualcosa ed ho paura che ti stanchi di me."


Davide mi tira fra le sue braccia.
"Alyssa, non mi stancherò mai di te. Anche se dovessimo andare avanti a baci a vita."
"Si certo, che sei, un santo?"
Davide si mette a ridere facendo sobbalzare il mio viso sul suo petto.

"Non ti toccherò mai senza il tuo permesso e poi, ti dico un segreto... esiste il fai da te, e funziona benissimo tutte le volte che penso a quella povera matita."
"Davide ..." alzo la testa verso di lui e gli sfioro le labbra con la lingua, richiedendo un suo morbido e umido bacio.
"Dimmi...hmm"
"Io sono inesperta, ma nemmeno io sono una santa e non immagini quante volte ho sognato le tue mani sul mio corpo..."
"Alyssa ...non puoi dirmi certe cose...hmm"

Le nostre lingue non hanno tregua e i nostri respiri diventano sempre più affannosi.

"E non sai quante volte ho pensato di..."
"Cosa Alyssa?"
"Di toccarti, tutto."
Mentre lo dico gli infilo una mano sotto la maglia e comincio ad accarezzargli i pettorali e percorrere uno ad uno, tutti i muscoli, spostandomi sempre più in basso verso la cintura dei jeans.

"Cazzo, non so cosa e come devo fare?"
Penso, ma non mi fermo.


"Intanto che aspettiamo il momento giusto... potrei darti una mano..."
Gli slaccio la cintura, il bottone dei jeans ed ora abbasso la zip.
Davide geme quando la mia mano gli accarezza il duro rigonfiamento che sento pulsare.
"Non l'ho mai fatto, perciò mi serve solo che tu mi dia delle istruzioni giuste per non fare danni... visto che sei esperto del fai da te..."
"Sei sicura?"
"Sicurissima."
Davide mi prende la mano ed io seguo i suoi movimenti.
"Prima di tutto, devi toglierlo dalla confezione..."
Abbasso l'elastico dei boxer e cazzo... è grosso. Altro che Thomas.
"Poi devi impugnarlo con decisione ma senza stringere con forza..."
Mi accompagna con la mano e mentre la muove su e giù.
"... e devi salire e scendere a ritmo costante per poi accelerare ..."
Quando lo sento gemere, capisco che gli sto provocando piacere ed allora mi lascio andare e la mia mano comincia a prendere controllo senza il suo aiuto.
"Impari velocemente Aly...ssa e sei pure brava."

Un battito di aliDove le storie prendono vita. Scoprilo ora