FORTUNATO DUE VOLTE

912 105 32
                                    


5 anni dopo...
Agosto 2000

Ho 23 anni, e da due mesi sono felicemente sposata con il mio super ingegnere informatico sexy. Una follia, detto da molti. In primis da Emma. Perché legarsi ad una persona quando nel fiore della giovinezza si può godere di esperienze con la totale assenza di responsabilità, divertirsi a tutte le ore, fare shopping spendendo fino all'ultimo centesimo senza preoccuparsi di bollette o spese in generale, partire per una vacanza improvvisa da soli, con amici e perché no, con il proprio fidanzato, senza dover render conto a nessuno.

Emma sta ancora con Marco, ma a periodi alterni, si lasciano e si prendono di continuo. Si amano e non vogliono rinunciare l'uno all'altra, ma più di tutto non vogliono rinunciare alla propria libertà. Sono entrambi cocciuti ed è una bella lotta quando entrambi vogliono averla vinta, su qualsiasi cosa. E allora si mandano a quel paese per poi ricercarsi poco dopo come se nulla fosse.

Questo per me sarebbe follia. L'incertezza che li caratterizza è una follia. Non condividere con l'uomo che amo ogni momento della mia vita.

Quando Davide me lo ha chiesto, viveva già da solo. Aveva appena firmato un contratto d'affitto per un appartamento, che tra l'altro, solo dopo ho capito, aveva fatto scegliere a me.

A 27 anni gli andava un po' stretta l'idea di vivere ancora con i genitori, voleva un posto tutto per noi, e la cosa, mi è piaciuta subito. Ormai aveva un buon lavoro e da tre anni lavorava per una ditta che si occupa di installare, aggiornare e riparare apparecchiature e sistemi informatici e ANDROID.
Ha seguito anche un corso serale di programmatore, superato tra l'altro in breve tempo, ed ora può offrire consulenza e tenere corsi di informatica. 

Al mio diciottesimo compleanno mi ha regalato il mio primo cellulare, un piccolo Nokia2110 con il quale potevamo sentirci o scriverci messaggi in qualsiasi momento della giornata. Era una figata.
Oggi invece ho un Blackberry  850 con tastiera completa. Bellissimo.
Un bel giorno mi manda un messaggio:

-Non ti fa niente venire tu stasera a casa mia? Ho la macchina dal meccanico e non posso muovermi.

-Nessun problema amore, a più tardi.

Suono al citofono e mi apre senza, questa volta, venire ad accogliermi, entro nel suo nuovo è quasi spoglio appartamento e...

"Cosa ha in mente?"
Penso, mentre, come il primo giorno che l'ho conosciuto, ho sentito le solite farfalle nello stomaco con la stessa intensità.
Ha cosparso il pavimento, con dei petali, ha disposto qualche candela qua e là e attaccato otto post-it, lo so con precisione perché ancora li conservo, che componevano una dedica d'amore disposti in modo da dirigermi verso la camera, riempita di palloncini ed un enorme cuore di petali sul letto.

Amo come l'amore ama.

Non conosco altra ragione

di amarti che amarti.

Cosa vuoi che ti dica

Oltre a dirti che ti amo

Se ciò che ti voglio dire

È che ti amo?

Quando ho staccato il penultimo post-it dalla porta socchiusa della camera, il  mio cuore aveva già saltato qualche battito,  ma ancora niente a confronto di quando aprendo la porta ho trovato di fronte a me Davide, inginocchiato con in mano un piccolo scrigno dell'anello, sul quale c'era attaccato l'ultimo post-it con scritto :

Vuoi sposarmi?

"Nulla al mondo potrebbe rendermi più felice di essere tua moglie."
Gli risposi senza un attimo di tentennamento.

Un battito di aliDove le storie prendono vita. Scoprilo ora