Un battito di ali

TE NE DARÒ UNO VERO

aprile 2020

Il sole splende alto nel cielo, ed i raggi entrano in camera filtrati dalla tenda, colpendo la mia fronte. Sento della musica provenire dalla camera di Anna e guardo al telefono che ora si son fatte. È tardi, ho dormito molto, ora è meglio che mi alzi, anche se non voglio che Anna mi faccia il terzo grado.

"Buongiorno dormigliona."
"Buongiorno Anna, perché non mi hai svegliata?"
"Dormivi così bene che mi dispiaceva disturbarti. Tutto bene ieri?"
"Alla grande, location e cibo perfetti."
"Non è proprio a quello a cui mi riferivo."
"E a cosa ti riferivi curiosona?"
Le dico sfregandole le nocche sulla testa.

"Lo sai a cosa!"
Io sorrido e Anna vedendo la mia reazione sgrana gli occhi e mi si piazza davanti insistendo.

"Allora? Com'era? Come si è comportato? Era con quella o ti ha corteggiata?"
"Perché avrebbe dovuto. Ti stai facendo un film in testa, amore!"

Fa una smorfia di sconforto e allora gli dò alcuni particolari. Non tutti. In fondo non è successo niente.

"Se proprio vuoi saperlo, la sposa stava benissimo, indossava un tubino in pizzo. È così piccola che sembrava un confetto bianco...
"Hmm interessante"
"Anche lo sposo era molto elegante..."
"Bene."
"C'erano tanti invitati che facevano a gara a chi era più fashion, ma nessuno, e ripeto nessuno, era più bello di Mattia."

"Oh finalmente, questo sì, che mi interessa. E poi?"
"E poi basta. Ho trascorso la serata con Lara e Nicola, lui era il testimone perciò sedeva al tavolo vicino agli sposi"

Anna mi guarda delusa.
"Era con quella? Perciò niente, non è stato con te."
"Ci siamo incontrati qualche volta, e abbiamo anche ballato insieme, è stato gentile e galante come sempre."
"È già un inizio."
"E se ti interessa, non sta con quella, come la chiami tu."
"Lo sapevo!"
grida entusiasta.

"Scommetto che sei tu che lo allontani. Vero?"
"Io? Cosa ho fatto ancora!"
"Oh niente mamma? A parte il fatto che non lasci avvicinare nessuno. Promettimi che farai un tentativo almeno."
"Ci proverò, te lo prometto, ma non ti garantisco niente."
"Sai Anna..."
"Cosa mamma."
"Usa lo stesso profumo di papà: "sauvage.
Ma non è uguale al suo, è un po' diverso su di lui..."
"Sì certo, nessuno ha il profumo buono come papà! Vero? Nessuno potrà mai essere meglio di papà per te!"

Mi dice un po' scocciata, poi si volta verso la fotografia di Davide.

"Scusa papà, niente contro di te, lo sai vero?"

"Anna... non intendevo quello, volevo solo dire che cambia a seconda di chi lo indossa ma... è buonissimo anche il suo, e molto, anche."

Anna cambia espressione, sorride. Finalmente crede io possa liberarmi del fantasma di suo padre, non vuole che lo dimentichi, solo che lo lasci andare.

"Mamma allora c'è una speranza in te, magnifico!"
"Calmati Anna, non farti film in testa. Magari a lui non interesso in quel modo."
"Ti piacerebbe vero? Avresti risolto i tuoi problemi. Scordatelo, l'ho visto in ufficio come ti guarda, e credimi, gli piaci."

Quando arrivo in ufficio lunedì, come ormai tutte le mattine trovo sulla scrivania il mio caffè macchiato, questa volte c'è anche un bacio perugina, accompagnato da un post-it:

Quando sarai pronta

Te ne donerò uno vero

Non ho fretta

M.

Guardo furtivamente a destra e a sinistra, assicurandomi che nessuno abbia letto il messaggio. Non c'è anima viva, sono in anticipo, e penso che diventerà una consuetudine. Ripongo il cioccolatino e il biglietto nella borsa, sorseggiando il caffè con piacere. Mattia compare  all'improvviso e si siede sulla mia scrivania con la gamba a penzoloni; il suo arrivo è sfuggito al mio udito.