MA LEI MI HA DETTO...

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dicembre 2019

"Zia, ho preso il regalo di compleanno per Filippo: un computerino della Mattel."
Dice Anna tutta entusiasta.

"Ma ha solo tre anni."
Replica Emma dubbiosa

"E allora? Non preoccuparti, che per la nuova generazione è un gioco da ragazzi."
"Se lo dici tu. Se poi ho problemi e fa i capricci...ti chiamo a tutte le ore, ok?"
sbotta ancora non convinta.

Anna si mette a ridere divertita solo a guardarle la faccia ridotta ad una smorfia.
Filippo è un bambino molto vivace e la fa un po' disperare. Da quando ha iniziato la scuola materna ha iniziato a dormire un pochino di più, ma sembra non esaurire mai le batterie. Per fortuna Marco si dimostra, come ben pensavo, un papà molto presente e lo fa giocare molto, ma sembra non bastare.

"Fortunata tu che lavori! Da quando Marco mi ha detto di licenziarmi per seguire nostro figlio, sto impazzendo. Quanto mai l'ho ascoltato!"
"Vedrai che crescendo migliorerà. Ha appena iniziato la scuola, si deve ancora abituare ai nuovi ritmi."
"Speriamo. Non mi sembrava che tu avessi avuto problemi con Anna. Non farmici pensare, dimmi, come va, con i nuovi capi?"

"Molto bene, sono entrambi in gamba e molto gentili."
"Tutto qua?"
"Cosa ti devo dire?"
Emma corruga gli occhi e mi fissa strana. Le avevo confidato di chi fosse Uno di loro.

"Alyssa, cazzo, hai detto che Mattia non è sposato, ed è molto attento e premuroso con te."
"E allora?  Lo è anche con Lara. Chi ti dice che non sia fidanzato! È sempre stato gentile con tutti, anche da ragazzino, non ricordi?"
La sua insinuazione quasi mi infastidisce. Io amo Davide.

"Sì che lo ricordo, ma allora non era un gran figo come adesso!"
"Tu che ne sai?E poi...cosa vorresti dire?"
"Che potresti farci un pensierino. Dopotutto ... avevi una cotta per lui trent'anni fa."

"Mamma! Vuoi dire che è quel Mattia? Quello delle farfalle?"
Grida Anna.

Io la guardo e non so come rispondere, così annuisco in modo un po' incerto.

"Perché non me lo hai detto?"
"Per lo stesso motivo per cui Emma sta insistendo per farmi uscire con lui."

"E cosa ci sarebbe di male? Davide, beh Davide non c'è più da ormai troppi anni."
Insiste Emma.

Io mi alzo di colpo, non voglio nemmeno sentire quelle cazzate. Io amo Davide e lo amerò per sempre. Mi allontano dal divano lasciandole entrambe con l'amaro in bocca.
Poi Emma mi si avvicina appoggiandomi una mano sulla spalla.

"Alyssa, tesoro, Davide ti amava alla follia. E sono sicura che ovunque lui sia adesso, ti ama ancora e vuole solo che tu sia felice. Cerca di esserlo anche tu. Hai una vita davanti. Davide lo sa che lo ami e che lo amerai per sempre, ma non penso che ne abbia al male, se tu ti dovessi rifare una vita."
"Grazie Emma, devo dire che... sei partita benissimo con il discorso, ma poi ..."
dondolo la testa.

"Mamma, non ha detto nulla di sbagliato. Non ci sarebbe niente di male. E se ti preoccupi per me, non farlo. Io non ho mai avuto dubbi sull'amore che provi per papà, ma lui non c'è più."

Una lacrima mi solca la guancia involontariamente, so benissimo che quello che mi stanno dicendo è vero, ma non riesco a lasciarmi andare, è più forte di me.

Anna mi abbraccia, e dopo pochi secondi di impassibilità, ricambio l'abbraccio e poi le prendo il viso tra le mani e le ripeto all'infinito quanto la amo.

Le vacanze di Natale sono iniziate e Anna ha pensato bene di farmi una sorpresa, venendomi a trovare al lavoro, così mi ha detto almeno.
Ha preso la scusa di voler accompagnare alla scuola materna Filippo, così ha chiamato Emma, lanciandole l'idea.

Un battito di aliDove le storie prendono vita. Scoprilo ora