EPILOGO

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9 anni dopo.  2029

Un battito di ali è quello che sento in questo momento. Sto andando all'altare per la seconda volta nella mia vita, e come la prima, ho il cuore che scoppia d'amore per un uomo meraviglioso.
"Prometto di amarti e onorarti finché morte non ci separi."

Dovrò pronunciare di nuovo tra poco, penso però, che questa non sia una frase corretta per me, io non ho mai smesso di amare Davide nemmeno dopo la sua morte, ho solo continuato ad amare follemente anche Mattia, un angelo dagli occhi verdi che il destino già mi aveva predestinato quando ancora ero una ragazzina di 12 anni.

È stata un'idea di Anna.

"Perché no, mamma?"
"Ho 52 anni e ci amiamo da 9, cosa cambia se siamo sposati o no?"
"Cambia per Mattia. Non te lo dirà mai lui. E lo sai benissimo il perché: papà.
Mattia non ha figli suoi, oddio, ha me, e io lo amo come un padre e vorrei che almeno potesse un giorno,  avere dei nipoti ufficiali. Nonno Mattia non deve essere solo il compagno della nonna,  ma il marito."

Perché mi chiedo, deve essere sempre lei,  la saggia fra noi? Ha perfettamente ragione, non l'ho mai pensato. Stiamo così bene insieme e ci amiamo talmente tanto che non pensavo potesse cambiare qualcosa una promessa firmata.

"Anna come al solito hai ragione, gli farò una degna proposta di matrimonio. Mi prenderà per pazza."

Ho organizzato una cenetta intima, a sua insaputa naturalmente, approfittando dell'assenza di Anna.
È rimasto sorpreso tornando dal lavoro e trovando il tavolo apparecchiato per due a lume di candela, l'atmosfera perfetta, musica in sottofondo e luci offuscate. Ha appoggiato le chiavi nello svuota tasche e sorridendo mi cerca. Non è la prima volta che capita, perciò ne è molto felice pensando al seguito, ma certo non si aspetta una proposta di matrimonio.

Gli vado incontro salutandolo a dovere, con un bacio strepitoso, indosso un abito a tubino nero che mette in risalto i miei punti di forza, e tacchi alti rossi come i miei capelli che lascio sciolti come tanto ama.

"Piccola,  a cosa devo questa magnifica accoglienza?"
"È solo per ringraziarti di aver mantenuto la promessa che mi avevi fatto quasi dieci anni fa."
Mi bacia ancora e mugola dicendo:
"Cosa ti avrei promesso? Ricordamelo."
"Che mi avresti sempre amata e guardata come il primo giorno anche dopo 9 anni."
"Piccola avevi forse dubbi! Sei un incanto e mi fai impazzire come sempre."
"La cena è quasi pronta."
"Hmm, potrei anche saltarla e passare subito al dolce."
"Non vedo l'ora, ma è tutto il pomeriggio che cucino per te."
"Ok, faccio una doccia e arrivo, prima però... un altro bacio."

La cena è perfetta, e lui impeccabile, mi guarda come fosse davvero il primo giorno. Non capirà mai nessuno quanto amore ci mette anche solo per guardarmi negli occhi, ed io vorrei solo stare a guardarlo mentre mi guarda.

"Sei più bella del solito stasera, sei meravigliosa con questo abito."
Mi dice ad un certo punto della serata
"Ti piace davvero?"
"Meraviglioso, ma sarà ancor meglio quando te lo toglierò, piccola."

Sorrido e vado a sedermi sulle sue gambe.
"Non aver fretta amore, ho un gioco da proporti in onore dei vecchi tempi."
"Cosa hai in mente?"
"Se ci spostiamo di là in salotto lo scoprirai."
Sembra parecchio eccitato, e non sa cosa gli aspetta. In realtà niente di così eccitante. Avevo offuscato le luci, così entrando in casa non aveva notato nulla.

In terra sul tappeto davanti al divano, ho sistemato grandi e morbidi cuscini ed ai lati, ho acceso alcune candele profumate. La cosa strana è al centro, un disco di cartone sul quale poggia una bottiglia ed al lati due cartoncini, un obbligo, ed una verità. Sorride subito nel vederla e mi afferra per i fianchi tenendomi stretta.

Un battito di aliDove le storie prendono vita. Scoprilo ora