COINCIDENZE O DESTINO?

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Giugno 2020

Sento il caldo del suo corpo, le sue braccia che mi stringono a lui, sono le sensazioni che sogno ormai tutte le notti da ormai più di nove anni. Apro gli occhi e questa volta la sensazione non svanisce, è meraviglioso. Lui lo è, Mattia.

Per la prima volta il mio primo pensiero mattutino è rivolto a lui, lui che mi sta facendo rinascere, il mio angelo dagli occhi verdi è tornato per amarmi e per darmi la possibilità di riamare, di imparare ad amare qualcun altro che non sia solo Davide.
Lo guardo mentre ancora dorme, e rivedo in lui il ragazzo dolce e timido di 11 anni che ricordavo, e per il quale il mio cuore batteva forte per sovrastare la sommossa delle farfalle che colmava il mio stomaco.

Gli alzo lentamente il braccio che cinge il mio corpo, non voglio svegliarlo.
Raccolgo in fondo al letto la sua t-shirt bianca non trovando il mio vestito, e corro in bagno per una doccia, mi lego i capelli in qualche maniera, per evitare di bagnarli. Non ho lo spazzolino da denti, non era in programma che mi fermassi da lui, perciò rimedio come posso, trovo il collutorio e faccio i gargarismi sotto la doccia. Spero non sia un problema per lui se invado i suoi spazi senza averglielo chiesto, mi asciugo velocemente con una salvietta che sfilo da una pila riposta sulla mensola, mi infilo la sua t-shirt e vado in cucina a preparare i caffè.

Mi soffermo a respirare la fragranza del suo profumo impresso nel tessuto che copre il mio corpo nudo.
Per fortuna ieri sera durante le mie scuse, ha pensato di farsi un caffè, così ho visto dove ripone le cialde, le tazzine e lo zucchero per me. Faccio il primo e non volendo esagerare nell'intrusione, evito di aprire il frigorifero in cerca del latte, perciò non lo bevo macchiato. Faccio il secondo per Mattia, corto e amaro come gli piace e glielo porto.
Entro in camera e Mattia è sveglio, seduto sul letto con i pugni stretti ed uno sguardo triste, amareggiato, deluso, rivolto verso la parte del letto che avevo occupato io.

"Mattia! È successo qualcosa? Stai bene?"
Dico confusa vedendo la sua espressione.

Di scatto si alza dal letto, mi viene incontro e mi stringe forte a lui, facendo cadere a terra la tazzina di caffè.
"Alyssa, sei qui! Per un attimo ho avuto paura fossi scappata di nuovo, mi sono svegliato e tu non c'eri più. Ho pensato ti fossi pentita."
"Amore dormivi... ho fatto una doccia e per una volta, volevo prepararti io il caffè, ma adesso ... si è rovesciato."
Rispondo con voce strozzata da quanto mi stringe.

"Al diavolo il caffè!... dimmelo ancora?"
Mi implora.
"Volevo prepararti il ..."
ripeto.
"Non quello! Prima!"

Sorrido, ho capito cosa intende, l'ho chiamato "amore", e ancora non ci crede. Cerco di liberare le braccia dalla sua presa, gli accarezzo il viso, e mentre fisso i miei occhi nei suoi gli dico:
"AMORE, dormivi! Amore sono qui e non mi sono pentita di nulla."

Si rilassa e allenta la presa continuando ad abbracciarmi, bacia i miei capelli ed il suo battito si tranquillizza.
"Lo sai vero che sei completamente nudo?"
Sorride.

"È l'ultimo dei miei pensieri, giuro. Ti crea disturbo?"
"Assolutamente no. La perfezione va rimirata!"
"Sì, allora perché indossi la mia T-shirt?"
"Perché ho detto che la perfezione va rimirata. Io non lo sono. Non ho più vent'anni e non amo le palestre come te!"
Rispondo ironicamente.

Mattia scuote la testa e sorridendo mi fa una richiesta:
"Non sono per niente d'accordo! Ti ho ammirata stanotte e sei una meraviglia, perciò rivorrei indietro la mia maglietta!"
"Se insisti lo faccio, ma a tuo rischio e pericolo. Ti ricordo che nel comodino hai solo una scatola vuota!"
Gli sussurro all'orecchio e sento la sua erezione premere contro il mio ventre.

"Hmm piccola Alyssa, dovremo far rifornimento. Per questa volta puoi tenerla, io andrò a farmi una doccia fredda!"
"Io pulisco, e ti rifaccio il caffè appena hai finito. Poi devo tornare da Anna."
"Pensavo di passare la giornata insieme?"
Mi dice alzando la voce, mentre apre l'acqua della doccia.

Un battito di aliDove le storie prendono vita. Scoprilo ora