15- What the hell did I do?

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Mi sento come se tutto il mondo, il mio mondo, mi fosse crollato addosso.

Vorrei che mi spiegasse;
che mi dicesse che quel ragazzo non era lui.

Vorrei che mi calmasse;
che non se ne andasse.

Hai il mio cuore nelle tue mani,
c'è la mia anima, da proteggere.

Mi sveglio un po' frastornata, fra le coperte del mio letto: un senso di malessere mi assale non appena apro gli occhi, al ricordare tutto.

Velocemente, mi vesto e mi siedo di nuovo sui bordi del letto. Accanto a me, nel mio comodino, ci sono ancora i fogli della borsa di studio.
Ci penso ancora.

Non so che fare, vorrei andare da lui ad avere spiegazioni, ma allo stesso tempo mi fa male, questo pensiero.
Quindi resto ferma, imbambolata su quel letto.

«Abigail! Ti prego, aprimi!» lo sento urlare da lontano.
Prendo il cellulare e trovo 10 chiamate perse, tutte da lui.

Il cuore mi si stringe ogni secondo di più.

Ma non posso rimanere così, chiusa in me stessa senza neanche avere anche una banale scusa che sappia di bugia.

Apro il portone di casa mia e lascio che entri.

«Abigail... cerco di rintracciarti da ieri.»

Non gli do risposta.

«Che ti succede, piccola? Stai male?» chiede.

Si avvicina a me e poggia la sua mano sulla mia fronte; mano che, velocemente, viene spostata da me.

Noto che resta perplesso da questo mio gesto.

«Se non parli non posso sapere che hai. Parla, ti prego.»

«Perché mi hai mentito?» chiedo poi, osservandolo dritto negli occhi con tutto il dolore che provo.

«Abigail...»

«Avresti potuto dirmelo! Se era una cosa che la compagnia ti ha imposto, perché non dirmelo? È questo ciò che mi ha ferita, Yoongi. Ora non so cosa pensare!»

«Non potevo. Avevi troppe cose a cui pensare, troppo stress. Sai quanto stress avevi accumulato? La notte usciva fuori. Non volevo che tu avessi altri problemi.»

«Certo, credi che tu non me ne abbia provocato altri, adesso? In tutti questi giorni tu andavi da lei ed io rimanevo ad aspettarti, tranquilla ed ignara di tutto!» cerco di trattenere le lacrime.

Sì, in questo periodo sono molto stressata.
Questa situazione però ha influito ancora di più.

«Perdonami. Avrei dovuto parlartene.»

«È tardi.» affermo non guardandolo negli occhi.

«Ti prego di credermi, Abigail. A me non importava nulla di tutto ciò, succedeva per obbligo della compagnia e cercavo sempre di farlo durare il meno possibile.»

«Non è questo il punto, Yoongi.»

«Qual è, allora?» chiede irritato.

«Si vede che lei era interessata a te! Non ti è passato per la mente neanche una volta che questa cosa potesse ferirmi? Il rimanere all'oscuro di tutto mentre un'altra ragazza, anche se non per tuo volere, stava con te?» lo guardo fisso negli occhi, parola per parola.

Non sa che dire.

«Bene.» affermo alzandomi e camminando verso la porta.

My Shadow || Min Yoongi.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora