Chapitre 7

13 5 0
                                    

E continuano le mie avventure a Parigi.

Non capivo ancora chi mi avesse mandato il mazzo di fiori. Che per carità era bellissimo e io l'avrei tenuto senza fare domande, ma le mie amiche erano troppo curiose di sapere chi era il mio carissimo pretendant français. Quindi decisi di indagare. Aspettai l'arrivo di mamma dal lavoro e le raccontai dei fiori.
Lei mi rispose frettolosamente:
"Forse hanno sbagliato? Oppure a scuola hai fatto colpo su qualcuno? Chissà"
"Certo certo, il fascino degli italiani fa colpo su tutti" le dissi ironicamente. Ma non me la contava giusta.
Nascondeva qualcosa e io dovevo scoprire cosa.
Ormai era una questione di vita o di morte.
Ok così è esagerato, ma dovevo scopriremo a tutti i costi.
Da brava investigatrice privata/stolker quale sono ho controllato il biglietto con su scritto 'per Vanessa Bianchi'.
Notai che c'era scritto anche il nome e l'indirizzo del fioraio quindi mi preparai per uscire e andai lì.
Mi ero dimenticata però il disagio principale: la lingua.
Ma per quale motivo mi sono trasferita qui?
Parlando in inglese chiesi cortesemente il nome di chi aveva ordinato i fiori per Vanessa Bianchi.
Peccato che il fioraio non parlava in inglese.
Benissimo.
Decisi che sarei tornata il giorno seguente, dopo la scuola, con Alice. Mi avrebbe aiutato sicuramente. Tra italiani ci si aiuta.
Ed è proprio ciò che è successo: il giorno dopo a scuola la incontrai e cominciammo a parlare. Le raccontai la storia dei fiori e lei mi disse che voleva aiutarmi, anzi mi fece anche una proposta.
"Ti capisco, anche per me è stato difficile ambientarmi qui, ma dopo un po' sono riuscita a parlare francese perfettamente. Quindi volevo proporti delle lezioni di francese private, così ti ambienterai più velocemente"
"Ti adorooo, almeno smetterò di fare figuracce non con tutti!"
"Perfetto, cominciamo domani ma se sei molto curiosa oggi pomeriggio ti accompagno al fioraio"
"Apposto, vengo io a prenderti?"
"Nono, non ti preoccupare, vengo io. Dove abiti?"
"Abito in periferia ma se vuoi" presi un foglio e una penna "questo è l'indirizzo"
Dopo la ricreazione tornammo a fare lezione. Oggi nell'orario avevo matema... anzi lo dico in francese: mathematiques, italien, français, art plastique, histoire e... EPS. Ecco per chi non lo sapesse EPS è l'abbreviazione di "éducation physique et sportive" quindi EDUCAZIONE FISICA.
Houston abbiamo un problema!
Vi avevo già raccontato della mia incapacità negli sport. Non avevo la giustifica e non sapevo come fare a dire "sono indisposta". Mi ripromisi di chiedere questa cosa ad Alice durante le lezioni e mi rassegnai a fare educazione fisica.
Ho passato un ora a fare giri di campo mente il professore mi gridava "Vit vit"
Un vantaggio: potevo benissimo mandarlo a fanculo in barese e lui non mi avrebbe mai capito. Stavo sudando come un cammello, ma almeno potevo insultarlo.
ODIO I FRANCESI.

Una nuova vita a ParigiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora