Chapitre 19

20 6 0
                                    

Quel giorno le ore a scuola passarono così lentamente. Se non fossi stata un misto tra eccitazione e ansia, mi sarei addormentata sicuramente. Forse era proprio questo il motivo per cui il tempo si era allungato, ma detto sinceramente neanche Albert Einstein sopporterebbe: due ore di matematica, una di geografia, una di letteratura francese, una di educazione civica e una di tecnologia. Persino lui si sarebbe addormentato in questa situazione.
Finalmente la campanella suonò: ALLELUIA!
Alice mi aspettava fuori al cancello.
"Sei pronta?"
"Prontissima! Allora ho fatto una lista con tutte le cose da fare, ma dobbiamo andare prima a comprare qualcosa." dissi passandole la lista.
"Ok ora le opzioni sono due: svaligiamo un supermercato oppure andiamo ai grandi magazzini."
"Se andiamo ai grandi magazzini possiamo fare anche shopping?"
"Va bene, però prima compriamo le cose nella lista perché altrimenti ci scorderemo sicuramente"
"Andata!"
Prendemmo la metro e arrivammo ai grandi magazzini. C'erano negozi enormi. Quelli degli ipermercati di Bari a confronto erano ripostigli. Saltarli per andare alla zona alimentari fu un'impresa. Lì comprammo farina, burro e sciroppo d'acero per i pancakes. Poi andammo a prendere trucchi, prodotti per la skin care e maschere di bellezza.
E poi finalmente passammo ai vestiti. Passammo ore a provare abiti, crop top, felpe, maglioni, gonne, pantaloni di tutti i tipi, scarpe, borse, accessori, ...
Alla fine comprammo solo una borsa nera, una felpa rossa corta e una giacca di pelle. Forse la commessa avrebbe voluto ucciderci. Sti francesi!
Alice mi stressò perché voleva comprare qualcosa per ringraziare mamma per l'ospitalità, quindi alla fine le permisi di comprare un mazzo di rose.
Senza girasoli però.
Andammo a casa e ordinammo la pizza. Rimaneva solo da decidere il film da vedere.
"Che film vediamo? Romantico, strappalacrime, comico, fantasy o thriller?" cominciai a proporre.
"Non ho voglia di piangere o emozionarmi oggi, quindi direi comico!"
"Okok, hai mai visto Quo vado?"
"No, cos'è?"
"Aspetta tu non hai mai visto un film di Checco Zalone?"
"No, perché?"
"Dobbiamo rimediare! Allora è deciso: in queste tre sere ti farò vedere i tre film di Checco Zalone che preferisco. Si parte da Quo vado!"
Passammo tutta la serata a ridere e a mangiare pizza.
Poi maschere per il viso e trecce.
Il pigiama party perfetto!

Una nuova vita a ParigiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora