XXVII

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L'aria rifrescava il cielo scuro di Londra, cosparso di stelle e la luna illuminava il tutto. Tom scese l'ultimo gradino e toccò terra, stiracchiandosi. Diana lo raggiunse subito dopo, ridendo.

<Oh la principessa si è ripresa dal sonno> commentò.

Alzò gli occhi al cielo <Finiscila di chiamarmi così>.

La guardò <Non ti piace? Pensavo di si> si grattò la testa <Allora che ne dici di "darling"> lo pronunciò con il suo accento britannico, rendendolo maledettamente sexy.

Diana si morsicò il labbro inferiore e Tom, sfortunatamente o non, se ne accorse fin troppo.

Harrison toccò il suolo, scrocchiando le braccia <Dovrebbero essere dentro> sbadigliò.

La ragazza lo guardò <Chi dovrebbe essere dentro?>.

<La famiglia Holland darling> disse Tom prendendola per la vita e cominciando a camminare.

<Ma sono le cinque del mattino>.

<Capirai molte cose sugli Holland> scherzò Haz camminandole accanto.

Il suo sguardo passò a Tom, che sorrideva sotto i baffi, gli accarezzò la guancia velocemente e tornò a guardare davanti a sé.

Entrarono e li fecero camminare per un corridoio circolare che portava alle scale mobili. In quel momento si chiese se si aspettassero una versione di lei diversa da quella che veramente è, se fosse piaciuta a tutti e se l'avessero accolta. Prese un bel respiro, guardando le sue scarpe, in modo da tranquillizzarsi. Salirono sulle scale mobili e Tom si accorse del disagio.

Le prese il viso dalla guancia e lo alzò.

<Ti amano già, non preoccuparti> le diede un veloce bacio a stampo, poi la stinse al livello del collo, appoggiando la testa sui suoi capelli, o meglio, sulla stoffa della felpa.

Arrivarono in cima e le prese la mano, camminando verso le porte scorrevoli. Una volta sorpassate, entrarono nell'aeroporto.

Tom strinse ulteriormente la mano e si guardò attorno, alzò un braccio verso un punto indefinito e alla fine sorrise.

Guardò l'altro ragazzo e sorpassarono i controlli, trascinò Diana verso delle panchine di ferro. In un primo momento non capì se stesse andando a caso o se avesse veramente visto qualcuno, ma avvicinandosi notò una piccola famigliola seduta sul ferro.

Un ragazzo si alzò e gli corse incontro, Tom allargò le braccia e lo abbracciò, sorridendo.

<Thomas> disse il ragazzo più piccolo, stringendolo.

Tom gli scompigliò i capelli <Come stai?> chiese sorridendo.

<Alla grande>.

Il ragazzo si girò, guardando Diana che era rimasta a guardare, le tese la mano <Sono Harry, piacere di conoscerti>.

Gliela strinse <Piacere mio Harry>.

Un altro ragazzo abbracciò il suo ragazzo, Harry andò a salutare Haz. Il secondo ragazzo si presentò come Sam. Il più piccolo saltò addosso a Tom, che lo prese al volo.

<Paddy, lei è Diana> disse, la ragazza lo salutò con la mano. Il ragazzino in tutta risposta si avvicinò e l'abbracciò. Lei fece altrettanto.

<Felice di conoscerti, Paddy>.

Anche lui andò a salutare Haz, saltellante. A Tom si avvicinò una donna, gli occhi rossicci e gli occhi scuri, indossava una giacca leggera e grigia, i jeans azzurri e le scarpe da ginnastica.

Ovunque tu sia || Tom HollandDove le storie prendono vita. Scoprilo ora