XXXIX

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Cominciò a leccargli il collo, slacciando contemporaneamente la felpa. Tom sospirò, portando la sua femminilità sul pacco, facendo aderire i loro bacini.

<Siamo impazienti a quanto vedo> gli fece un succhiotto, passandoci sopra la lingua.

<S-Stai zit-zitta> balbettò, mordendosi il labbro inferiore.

Gli sfilò la felpa e la buttò sul pavimento, passando le mano sotto la sua maglietta. Se la tolse immediatamente, lasciando Diana di stucco.

Aveva la maggior parte del petto rivestito di garze e lividi, dal più grande al più piccolo. Le garze erano leggermente sporche di rosso e rimanevano attaccate l'une alle altre perfettamente.

<Amore> sussurrò Tom, seguendo il suo sguardo <Stai bene?>.

Aveva gli occhi lucidi <Si> rispose <Si, sto bene> sfiorò i lividi <Sei sicuro di voler continuare?> la baciò, attirandola dai capelli.

<Ti va bene come risposta?> ghignò, scendendo al collo e passando la lingua.

Sapeva che era il suo punto debole. Amava farla eccitare.

Le fece alcuni succhiotti, mentre lei muoveva il suo bacino sulla sua erezione che cresceva sempre di più.

Prese l'orlo del vestito, cominciando ad accarezzare le cosce, alzandolo fin sopra alla vita.

<Non dobbiamo farlo per forza> ripropose il ragazzo.

<Stai zitto Holland> ribatté baciandolo, continuando a ondeggiare su di lui.

Il vestito fece la stessa fine della felpa e della maglietta, la sue mani percorrevano tutto il suo corpo, fissandosi sul sedere che strinse.

Diana ghignò sulle sue labbra, rise poi notando il suo sguardo eccitato e illuminato <Ti piace?> chiese.

Portava un intimo rosso di pizzo abbinato. Lui prese un bel respiro <Cosa devo fare con te> disse baciandole le scapole.

Prese l'elastico dei pantaloni e lo fece scivolare dalle sue gambe, lasciandolo in boxer. Si poteva già notare la sua erezione gonfiarsi sotto la sua femminilità. Stava per ribaltare le posizione, ma lei glielo impedì.

<Sta sera faccio io, tu divertiti> prese il suo labbro inferiore tra i denti <Prendilo come regalo di compleanno>.

<Non potevo chiedere di meglio> disse quando cominciò a scendere sul petto, baciandolo sulle bende, ma i brividi facevano lo stesso effetto.

Arrivò alla sua V marcata, leccandola lentamente.

Tom prese i suoi capelli con una mano, mentre con l'altra stringeva le lenzuola. Buttò la testa indietro quando giocò con l'elastico dei boxer.

Gli tolse la stoffa, cominciando a giocare con il suo membro, mozzandogli il fiato.

Il petto si gonfiava e sgonfiava quando passò la lingua su tutta la sua lunghezza. Stava andando piano, gliela stava facendo pagare cara.

Giocò un altro po', prima di prenderlo in bocca e cominciare a pomparlo.

Tirò i suoi capelli a ritmo e gemette ogni volta che la sua punta toccava la sua gola, cercando di non essere troppo rumoroso.

<D-Diana cazz-Ah> gli sfuggì un altro sospiro <Sto per... Dio continu-ah>.

Ma lei smise, ghignando.

Si guardarono. Vedeva nel suo sguardo l'eccitazione e la stava supplicando di farlo venire. Passò la lingua sulla cappella, cominciando a giocarci.

Ovunque tu sia || Tom HollandDove le storie prendono vita. Scoprilo ora