Il tempo sembra non scorrere più nelle profondità della terra, solo la netta consapevolezza che ben presto, le cose peggioreranno e l'imminente guerra tra Dio e Lucifero lì a bussare alle porte del mondo. Tre giorni, tre singoli giorni prima dell'attacco al pianeta. Si guarda allo specchio Lotus infilata in un vestito nero dall'aria importante , morbido e che lascia intravedere le spalle magre. Si stringe come cucitole addosso sul busto e leggermente adagiato sui fianchi. I capelli corvini lasciati cadere sciolti sulle spalle e l'espressione di chi si trova nel posto sbagliato al momento sbagliato. Quando la porta alla sinistra si spalanca, un nuovo viso le giunge all'attenzione. L'espressione seriosa muta in un tono che ora, rivela grande sorpresa. Sorpresa di quanto all'apparenza i Demoni possano sembrare belli, ingannatori e tentatori. L'uomo non le sorride, semplicemente la fissa in viso e spostandosi appena lateralmente, le indica di uscire con un accenno del braccio.
"E tu chi saresti?"- Domanda senza muovere un muscolo, con le braccia lungo i fianchi e i lineamenti indifferenti. Lui d'altra parte le dedica un occhiata che è un mix tra lo schifato e il divertito.
"Il mio nome è Baal, e sono qui per portarti alla Riunione Infernale. Sei la sposa di Lucifero, dunque è richiesta la tua presenza. Una strega e comune mortale in mezzo a tutti noi esseri superiori. Mi sembra ovvio, no?"- Avverte l'ironia in quelle sue parole e la risatina che sussegue, non fa altro che alimentare quel pensiero in cui lei, è al centro della sua presa in giro. Serioso ora, riprende a parlare.
"Non te lo chiederò nuovamente con gentilezza!"- Un nuovo movimento del braccio ad indicare di camminare fuori dalla stanza ed è l'ultimo che compie, perché finalmente Lotus si muove. Ad ogni passo l'abito lentamente svolazza nell'aria e nel passare davanti al Demone, che non è un demone qualsiasi insomma, lo avverte inspirare con le narici. Lei lo fissa e osserva mentre richiudela porta alle sue spalle, mentre poi allunga la mano per afferrarle il braccio e condurla con lui a sinistra di quel corridoio buio.
"E cosa dovrei fare io? Non mi unirò a Lucifero, ne tantomeno alla sua causa!"- Senza preavviso si sente sbattere contro il muro e la fronte di Baal entra in contatto con la propria. Ingoia un boccone di saliva nervosamente e lo fissa negli occhi chiari da quella vicinanza.
"Io non sono quel coglione di Valak, puttana infernale. Io sono Baal, Signore degli Inferi, il primo figlio. Porta il rispetto che devi se non vuoi che ti strappi la lingua dalla gola!"- Certamente lei ha recepito il messaggio, perché tenta di annuire nonostante sia chiaramente bloccata con la fronte contro quella di Baal, che velocemente la libera e l'afferra nuovamente per il braccio, trascinandola dietro di se. Dopo aver varcato una labirintica fila di corridoi, finiscono per arrivare in un immensa sala scura. Si ferma qualche istante per affacciarsi di sotto, l'espressione del viso sorpresa e scossa, mentre le dita si poggiano sulla fredda pietra della scala. Davanti a se, alla fine della sala, un enorme camino alto metri e metri, dove le fiamme si innalzano con forza donando una grande illuminazione all'intero salone. Oltre al camino, la luce viene emanata da fiaccole poste torno torno alla sala appese al muro. Nella parte centrale, un lungo tavolo nero, circondato da treDemoni posti dal camino in giù a riempire il primo angolo del tavolo. Sul capo loro, sono poggiate corone d'oro, ma quella più splendente è quella di Lucifero, ovviamente. Dentro cui rubini, smeraldi, e tante altre pietre spiccano preziose. Baal fa per tirarla appena incitandola silenziosamente a scendere la scala dalla parte sinistra, ma che si allunga anche a destra formando un mezzo cerchio. Quando i suoi occhi si scontrano con la figura elegante di Lucifero, completamente vestito di nero e da quell'aria così tremendamente tormentata, lui sembra sorridere. Non la guarda, eppure la sensazione che le da, è chiaramente quella di essere osservata. Deglutisce e si volge verso Baal, prendendo parola, ma osservandolo prima per qualche secondo.
"Chi sono tutti quelli? Sono sicura di averli studiati alcuni a lezione ma, dovrei sapere i nomi"- Baal sorride appena, ma non è uno di quei sorrisi che sanno di divertimento, ma di quelli che celano ben altri sentimenti. La guarda ricambiandone gli occhi e si sente passare da parte a parte. Stavolta però non c'è spavento in lei, solo una sana curiosità che si anima nel petto, forse anche eccitazione.
"Lucifero, ovviamente alla punta del tavolo. Imperatore degli inferi che è affiancato sulla destra, da Belzebù Principe dell'inferno. Alla sinistra invece, da Astaroth, Gran Duca. Poi, ci sono i Demoni superiori: di fianco ad Astaroth, Lucifugo Primo Ministro, non Agalariept Gran Generale e Sargatanas brigadiere. Al fianco di Belzebù, Satanachia Gran Generale, Fleuretiy Tenente Generale, e Nebiros maniscalco di campo. Poi ci siamo tutti noi, che siamo i pilastri dell'inferno: Io, Valak, Belial... lui si che è crudele. Poi ci sono Abalam e Paimon, inseparabili. Samael, l'angelo della morte e... ohh le tue adorabili vallette."- Si sente lasciare il braccio da Baal che compie un salto e si ritrova ora all'altezza di tutti gli altri. Lei dietro di lui quasi si nasconde, timidamente come se volesse sparire. Ma quando arrivano nei pressi del tavolo, tutti si volgono verso di loro, o meglio, verso di lei. Si alzano sulle gambe e nonostante ci sia gran disprezzo dipinto sui loro volti, gli unici che sembrano sorriderle tenebrosamente sono Valak e Satanachia. Vede Baal indicarle due donne, strette in abiti succinti, che non lasciano certo spazio all'immaginazione.
"Lilith, la conoscerai sicuramente....e questa è Kali."- Nonostante ci stia provando a sorridere alle due, con tutte le buone intenzioni, la linea delle labbra rimane invariata e ferma. Le fissa intensamente però, prima una e poi l'altra, serrando le labbra con forza. Lilith è una donna bellissima, dalla lunga chioma biondo argento e occhi di ghiaccio, quasi bianchi. Traspare da lei un incredibile follia. Kali d'altra parte è alta e slanciata, un demone Hindu aggressivo e terribile. Ha lunghi capelli neri e occhi a mandorla. Cruccia l'espressione del viso Lotus e si ferma improvvisamente come se le si stesse gelando il sangue nelle vene. Nel mentre lentamente coglie l'occhiata di Lucifero serioso a lei diretta, la guarda, ma è come se non lo stesse facendo davvero. Imbarazzata riprende il passo, tirata appena da Baal e lascia che lo sguardo scivoli lentamente su tutti i loro visi. La sua poltrona libera, è quella disposta dal lato opposto di Lucifero, che da quel punto sembra così lontano.
"È un piacere... mmmh..fare la vostra conoscenza?"- Rimane ferma sulle gambe come tutti gli altri, ma lo sghignazzare di Valak attira la sua attenzione. Lo vede tentare di soffocarsi la bocca con la mano, in preda ad una reale botta di divertimento. Tutti gli altri però, saettano su di lei come se la stessero concretamente mettendo a nudo, tanto che la portano ad abbassare la testa con disagio. La mano di Kali alla sua sinistra, le batte appena sul capo come si fa con i cani da compagnia e quando alza gli occhi su di lei imbarazzata, la vede appena sorridente. Inarca un sopracciglio stranita da quell'apparente vicinanza e in quel preciso momento, dopo innumerevoli secondi di silenzio, Lucifero alza le braccia per richiamare l'attenzione.
"Ora che ci siamo tutti... possiamo cominciare la Riunione Infernale. Per chi non lo sapesse, lei è Lotus Bishop, mia futura moglie e Regina degli Inferi."- Gli sguardi si alternano dal Re a lei continuamente e un lieve brusio comincia ad animare la sala mentre tutti riprendono posto. Si siede anche lei avvicinandosi appena più sotto al tavolo, seriosa, con il panico che sgorga da tutti i pori a trovarsi di fronte ai peggiori demoni dell'universo. È Belzebù che ora prende parola, alzandosi e ergendosi dinnanzi a tutti, guardandoli attentamente.
"Tre giorni e torneremo sulla terra, ma questa volta nella nostra forma umana. Il piano è quello di insediarci nel Buckingham Palace e portare caos alimentando i vizi negli uomini, questo li porterà a distruggersi l'un l'altro."- Lo vede osservare i presenti e lei fa in egual modo, scivolare lo sguardo su ognuno di loro. Riprende posto e ad alzarsi è Astaroth questa volta.
"Le legioni di Dio sotto la guida di Michael non rimarranno a guardare come conquistiamo il mondo, cercheranno di sradicare la nostra presa di potere e quindi dovremo stare pronti alla guerra"- la considerazione di Astaroth attira l'attenzione di Lucifero che però, non si alza per parlare, ma rimane comodamente immerso nella sua seduta.
"Servirà l'aiuto dei vostri sottoposti e di tutti i demoni disponibili. Ci combatteranno, questo è ovvio. Ma quando fratello mio, abbiamo ceduto sotto al potere di Dio? Da quando vi ho liberati dal suo dominio e abbiamo fondato la nostra casa negli inferi, giornalmente ci siamo trovi a fronteggiarlo. Ma lui è annebbiato dalla fiducia che ripone nell'umanità e da questa, verrà tradito. Ed è nel suo momento di maggiore fragilità, che torneremo nei limpidi cieli e ci riapproprieremo di ciò che ci è stato tolto."- Astaroth non aggiunge altro, annuisce semplicemente e riprende a sedersi con lentezza. Lucifero direzione lo sguardo glaciale verso Lilith, che colpita dai suoi occhi, quasi pare sussultare mentre alza fiera il mento.
"Lilith, tu e Kali con i vostri figli rimarrete qui a protezione del Castello di Fuoco e a protezione dell'inferno. Mentre siamo in superficie è probabile che tenteranno di attaccare la nostra casa, bisogna che sia ben riparata"- La donna con eleganza si alza e accenna ad un inchino verso il suo Re, sorridendogli. La nota bene l'ammirazione di lei verso colui che, la storia insegna, essere stato il suo amante, il suo uomo, molto a lungo. Riprende posto e questa volta, Valak alza la mano e fa per portarsi sulle gambe. Sorride, come sempre, un sorriso che può voler dire tutto e niente.
"Mio Re, la Regina salirà in superficie con noi? Ci vorrà qualcuno a sua protezione, giorno e notte, perché....."- Satanachia si alza subito sulle gambe facendola sussultare. Si pianta contro la poltrona e stende le braccia suo poggia gomiti. Gli occhi verdi e penetranti di lui, prepotentemente si insinuano in lei, come se in un certo senso, volesse scavarle dentro. Schiude le labbra la Strega puntandosi crucciata con l'iride verso Lucifero, che ricambia lo sguardo. Serio, freddo.
"Mi propongo come fedele protettore della nostra bellissima Regina. Tirerò via le interiora di chiunque provi anche solo a sfiorarla."- Per la prima volta Lotus, nota quanto Valak, serio, possa incutere timore e paura anche al più feroce dei Demoni.
"Satanachia, sappiamo tutti qui qual è da sempre la tua funzione e il tuo divertimento in superficie. Sedurre fanciulle e renderle tue schiave... che non ti stia venendo in mente di fare lo stesso con la regina?"- Un brivido le scorre lungo la schiena, mentre le guance arrossiscono e prende a deglutire. Satanachia a sentire quella considerazione, alza le mani in segno di difesa, direzionando la voce verso Lucifero.
"Mio signore, non mi permetterei mai di profanare il corpo di questa donna a voi destinato. La mia intenzione era solo quella di essere utile, dal momento che Michael ha intenzione di ucciderla!"- Valak guarda il suo signore e poi ritorna sul Demone Superiore e quando sta per ribattere, Lucifero batte i pugni sul tavolo e si alza subito sulle gambe. Gli occhi di fuoco e rossi appaiono più brucianti delle più alte fiamme nell'inferno e tutti all'unisono battono con la fronte sul tavolo in segno di sottomissione al loro padrone.
"Valak, chiedi il perdono a Satanachia per il tuo oltraggioso comportamento, ricordandoti che gerarchicamente lui è tuo fottuto superiore."- Indica Satanachia mentre lentamente Valak fa per alzare il capo verso Lucifero, ancora adirato, ancora con gli occhi rossi e le vene pulsanti.
"Si mio signore"-
"Satanachia, ti chiedo perdono. Non avrei dovuto sospettare di te."- Eppure non trova convincenti le sue scuse Lotus, anche dal modo con cui continua a guardare il Demone superiore, che ora sorride.
"Sei perdonato, amico mio"- Lentamente sente quella distesa verde colpirla in pieno, donandole una sensazione di incertezza e pericolo, che la portano a scattare sulle gambe. All'unisono anche tutti gli altri si alzano, lo stesso Lucifero rispettoso verso di lei, si porta sulle gambe. Spalanca gli occhi e li fissa intensamente, scuote appena il capo e aggirando la sedia comincia ad indietreggiare. Loro determinati, continuano a seguirla. Stringe i pugni mentre continua a cimentarsi in quella camminata.
"PAZZI"- Urla in loro direzione, con tutto il fiato che ha in corpo.
"SIETE TUTTI PAZZI"- Fa per voltarsi e prende a cimentarsi in una disperata corsa che la porta a percorrere la strada nel senso inverso. La scalinata sembra infinita e quando rivolge gli occhi a Lucifero, lui sorride e ammonisce con la mano Satanachia, che avrebbe voluto di certo fermarla. Ma alla fine lei non va chissà dove, corre corre e corre, in direzione della sua stanza ed è lì che fa per concludersi, quella nuova giornata negli inferi.
STAI LEGGENDO
"Contratto Oscuro"
FantasyQuando Lotus, studentessa venticinquenne di Teologia di una famosa università inglese, assiste alla prima lezione di Sharon e Xander Mckenzie, famosi esorcisti in tutto il mondo, non avrebbe mai pensato che solo una settimana dopo, avrebbe fatto par...