Siede sul tappeto davanti al caminetto nella sua stanza degli inferi, gli occhi fissi nel fuoco scoppiettante e suggestivo, neanche servisse realmente una fonte di calore per vivere in quel luogo. La concezione del tempo e dello spazio pare essersi arrestata completamente, la discussione del giorno prima ha portato alla mente non poche incertezze, come anche la terribile consapevolezza che Satanachia, si sia eretto a sua protezione. Protezione per l'indomani, quando gli inferi saliranno in superficie e l'umanità verrà risucchiata nel caos di un mondo che si ridurrà in ginocchio. Nocche bussano alla porta della sua stanza prepotentemente, cosa che portano Lotus a voltarsi lentamente in direzione del corridoio. L'espressione del viso come se attendesse alla fine, chiunque sia pronto ad entrare. Non emette un suono, un sussurro, consapevole che chiunque vi sia al di fuori di quella porta, possa fare l'ingresso certamente in quel luogo senza il suo reale consenso. Satanachia, per l'appunto, si palesa ai suoi occhi chiudendo la porta dietro di se. Ha l'aspetto di un giovane uomo curato, dalla chioma corvina e profondi occhi verdi, fisico slanciato e abbigliamento di un rosso scarlatto che gli danno un aria elegante. Lei dal canto suo, si porta immediatamente sulle gambe, vestita di una vestaglia da camera di seta nera coprente, chiusa da una cinta in vita e che lascia intravedere gran parte delle cosce. I capelli castani sono stretti in una lunga treccia, con poche ciocche lasciate libere a contorno del viso. Gli occhi di cristallo si scontrano inevitabilmente, con quelli smeraldo di lui, che dopo innumerevoli secondi rimasto a sostare con la schiena davanti alla porta, mette le mani in tasca e muove passi in sua direzione.
"Sai... nessuno credeva veramente che un giorno tu arrivassi. Lucifero è incredibilmente esigente, sopratutto quando si tratta di sue... questioni personali, come lo sei tu"- La indica lasciando uscire la mano destra dalla tasca dei pantaloni, mentre sorride divertito in sua direzione. Lei si stringe nelle braccia e continua ad indietreggiare, mentre lui al contrario, riprende ad avanzare.
"Io non sono una sua dannata questione personale, io appartengo a me. A me e a nessun altro!!"- Satanachia appare incredibilmente divertito ai suoi occhi, a conseguenza di quelle parole che la portano, alla fine, ad abbassare il viso. E quando tocca con la schiena il muro, incapace di continuare a scappare da lui, il viso si alza verso il Demone Superiore serrando la mascella. Appoggia appena il capo verso la parete, trovandolo ad una pericolosa vicinanza, mentre il petto incomincia ad animarsi prepotentemente. Le braccia si lasciano andare lungo i fianchi e tenta di appiattirsi ancora a ridosso del muro, indifesa. Satanachia, le si poggia contro con il peso del corpo, inspirando con il naso che le scorre lungo il collo con fare lussurioso e acquisire il suo odore. Continua pericolosamente a sorridere nonostante ciò, perché è quella la sensazione che le da: di pericolo. Lei volge il capo di profilo e con disgusto socchiude gli occhi. Le mani del Demone si alzano per adagiarsi sui propri fianchi, desiderose.
"Se Lucifero venisse a sapere..."- La mano di Satanachia dal fianco saetta sul mento di Lotus e la costringe a volgersi verso di lui, la costringe a guardarlo. Lei ha l'espressione crucciata, schifata.
"E come? Lucifero.... come?"- Sorride alzando e abbassando le spalle, continuando a sfiatare sulle labbra della donna, con il pollice puntato sul mento poco sotto il labbro inferiore.
"È andato a reclutare i segugi infernali, per sistemarli a protezione dei cancelli dell'inferno! Non è qui, per tua sfortuna... o fortuna, dipende dai punti di vista. Inoltre... non avevi detto di non essere un suo affare personale?"- Lei lo fissa con le labbra che si schiudono a causa della pressione del pollice sul proprio mento, incrociando quel verde che sa di smeraldi luminosi, ma che acquisiscono il buio della notte in un battito di ciglia. Sussulta nel vedergli l'iride completamente nera, talmente pesante da sorreggere, al pari di un macigno sullo stomaco. Nel frattempo spinge dentro di lei dalla sua bocca, un essenza celestina, che la soffoca in un primo momento, e che la libera completamente nel secondo dopo. Improvvisamente è come se la mente di Lotus, le ordinasse di rilassarsi, di sorridere e di lasciarsi andare a quegli intimi contatti. Lui sorride e le mani salgono lentamente lungo le forme del corpo trascinandosi con se anche parte della vestaglia, mentre lei le mostra apparentemente felice, la perfetta dentatura biancastra.
"Devo ammettere che, Lucifero ha fatto un colpo grosso con te questa volta! Ha fatto bene ad aspettare o si sarebbe perso questo spettacolo"- Annuisce lei in risposta al demone, continuando a sorridere senza un apparente motivo, come drogata e inerme, non capace di agire consapevolmente delle sue azioni. Le mani di Lotus lentamente si alzano per andare a circondare il collo di Satanachia, poggiando gli avambracci sulle sue spalle e porgendo le mani ad accarezzargli il retro della testa. È come una miccia che si accende il demone, ora che lei ha risposto a quel contatto tra loro.
"Ora basta!"- Accoglie quella voce differente nella testa, ed è come graffiante. Sentenzia così verso di lei, prendendola di forza per la vestaglia all'altezza del petto e gettandola di peso sul letto spingendola. Una forza bruta, violenta, mentre le strappa gli indumenti da dosso con fare animalesco. Tutto per fare in modo di averla nuda di fronte a se velocemente, impaziente, andandosi di conseguenza a spogliare allo stesso modo anche lui.
"Non preoccuparti, daremo tutta la colpa a quell'inutile Valak, tu sei sta soggiogata da lui.. non è colpa tua!"- Lotus non ha una chiara visione di quel che sta accadendo, dentro urla ma fuori, le braccia si allungano verso di lui cercandolo, desiderandolo. Gli si getta addosso allargandole prepotentemente le gambe utilizzando la forza del suo corpo mascolino e baciandole appassionato il collo, assaggiandolo, mordendolo, mentre la sua profonda intimità si agita verso di lei con vorace voglia. Voglia di essere dentro la Strega. Dal collo passa così a morderle con forza le labbra tanto da farla sanguinare, insinuandosi con la lingua nella sua bocca e bloccandole il viso tra le mani. Le braccia di Lotus circondando il demone con forza, accarezzandogli la linea della schiena, mentre la punta maschile appena si direzione nell'apertura dell'intimità femminile.
"Guarda guarda... qualcuno sembra si stia davvero divertendo!"- E come pizzicato da una potente scossa elettrica Satanachia salta sulle gambe e si porta le mani a tirare i capelli indietro, scontrandosi con lo sguardo dell'imperatore degli inferi. Lucifero è sulla soglia della porta con le braccia incrociate al petto, freddo, glaciale, immobile. Infilato nel suo abito nero, anche gli occhi da sempre azzurri come mari del Nord, sembrano essere carbone ardente. Alla destra Valak sorride divertito, o divertito almeno sembra probabilmente al pensiero di quello che accadrà. Baal è serio alla sua sinistra tanto quanto il suo Re, lascia alternare gli occhi da Satanachia a Lotus, priva di mobilità ora e con gli occhi appena capaci di restare aperti.
"Mio Signore, è stata lei! Lei lo voleva, mi ha pregato di prenderla, mi ha pregato di farlo, lo giuro!"- Lucifero impassibile rimane ancora sulla soglia della porta, lasciando strisciare gli occhi verso la donna nuda adagiata sulla superficie delle lenzuola.
"Valak, Baal... prendete il traditore, alla Selva..."- Le braccia dell'uomo cadono lungo i fianchi e il Castello, come animato da vita propria, comincia a tremare.
"SUBITO!!!"- La voce che fuoriesce dal Re degli inferi, è indemoniata, differente dal solito. Carica di una rabbia da far paura, e il terremoto stenta ad arrestarsi. I due Demoni scattano in direzione di quello superiore che ora, nudo come un verme, si agita sotto alla presa dei suoi sottoposti.
"Prendete contatti con Belzebù e Astaroth, raccontategli quanto accaduto!!"-
"Dovete credermi mio Signore, non avrei mai abusato di lei contro la sua volontà, non avrei mai profanato ciò che vi appartiene!"- Urla in direzione di Lucifero Satanachia, mentre manette di legno gli vengono dal nulla impiantate ai polsi, su cui rune d'oro sono incise. Lucifero si pone lateralmente ancora con gli occhi che ardono di fuochi infernali ancora, neri e vuoti. Le braccia ancora incrociate al petto e i lamenti di Satanachia a riempire l'aria attorno a loro.
"LA SELVA NO!!!! LA SELVA NOOO...."-Nonostante sia completamente ancora soggiogata dalla lussuriosa passione di Satanachia, Lotus ha ben compreso e capito quanto accaduto attorno a lei, nonostante esteriormente appaia tutto tranne che lucida. La porta di legno viene sbattuta e il tremolio del Castello di fuoco pare improvvisamente acquietarsi. Si porta seduta sul letto traballante mentre nota come Lucifero, a piccoli passi, prenda a camminare in sua direzione. I suoi occhi di cristallo si scontrano con quelli neri di lui quando alza il viso in sua direzione, che man a mano riprendono una naturale colorazione. Scoppia a ridere ora battendo le mani una sola e singola volta, portandosi sulle gambe e cominciando a saltellare attorno al Re degli Inferi. Non sembra affatto divertito Lucifero, ha lo sguardo basso e i lineamenti adirati, rabbiosi.
"Non mi ha rubato la tua preziosa verginità, però.... devo ammettere...."- Si alza sulle punte fermandosi dietro di lui, tentando di avvicinare la bocca al suo orecchio. Sussurra.
"Desideravo che se la prendesse con tutto il cuore"- Scoppia a ridere tornando davanti all'uomo che la fissa dalla sua statuaria altezza, ancora rigido e composto. Passano alcuni secondi di incertezza tra loro, lei con il labbro sanguinante e lui li, fermo. Alla fine però, sorride di rimando e con la mano sinistra, la spinge sul letto costringendola a stendersi.
"Prendimi, sono tua! Così potrò tornare a casa"- È chiaro dalla voce, quanto sia soggiogata.
"Tu sei a casa e, non funziona così! Sei sotto l'influenza di Satanachia, se ti dovessi prendere in questo stato, sarebbe come prenderti con la forza. Devi concederti a me volontariamente, per unirci e mettere al mondo un Principe. Oltre che per sbloccare i tuoi poteri..."- Lotus poggi i gomiti sul materasso, trovandosi semi sdraiata, scoperta, dinnanzi a lui. Lo vede come la guarda, come la desidera. Alza e abbassa le spalle con fare incerto, ma torna a sorridere.
"Ma non accadrà mai!"-
"È qui che ti sbagli, arriverà e come quel giorno, ti cederai a me senza costrizioni. Ho aspettato migliaia di anni, posso attendere ancora e ti prometto..."- Si allunga verso di lei prendendola dalle sotto le braccia e adagiandola come una piuma sul cuscino. Tira le coperte solo per porgergliele addosso e sistemarla con l'intento di farla riposare, mentre lui comincia a sbottonarsi la camicia.
"... sarà il giorno più bello della tua vita!"- Lotus si lascia fare tutto e lo vede mettere in mostra un petto allenato, forte, che le scatena tutte le voglie che si possano alimentare nella mente di una donna in quello stato. Pone le mani chiuse sotto il capo e si sistema di lato, guardandolo. Pian piano, con Lucifero negli occhi, questi finiscono per serrarsi eppure lo avverte pochi secondi dopo, dietro di se adagiato con le braccia che le circondano la vita. E per quanto vorrebbe che lui rimanesse così in eterno con lei, unito a lei, se ne avesse la forza farebbe comunque per scacciarlo solo per fargli dispetto.
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"Contratto Oscuro"
FantasyQuando Lotus, studentessa venticinquenne di Teologia di una famosa università inglese, assiste alla prima lezione di Sharon e Xander Mckenzie, famosi esorcisti in tutto il mondo, non avrebbe mai pensato che solo una settimana dopo, avrebbe fatto par...