Parole di Sangue - Finale

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Quando Lotus apre gli occhi, nella stanza in cui la notte scorsa ha giaciuto con il Re degli Inferi, ciò che ribalza all'iride immediatamente è il soffitto della stanza stessa. Ha il corpo indolenzito, lo tasta come per rassicurarsi che sia ancora attaccato alla testa in un certo senso. Nel mentre gli occhi di ghiaccio si pongono alla sua sinistra dove, lo spazio vuoto occupato fino a quel momento da Lucifero, risulta vuoto. E' sola nella stanza, non c'è nessun altro lì con lei. Lentamente si porta seduta inclinando il busto in avanti, sbuffando aria dalle narici.

"Mal di testa"- Quelle sono le uniche parole che riesce a dire al momento. Ancora nuda, occhieggia un vestito lungo appeso ad una stampella vicino all'appendiabiti. Alzandosi, allunga il braccio per tastarne il materiale, ritrovandolo completamente in pizzo sotto cui, è posta una stola di cotone per ricoprirla. Lo scollo è a "V", non particolarmente profondo. Non ci mette molto tempo nel dedicarsi un bagno caldo e infilarsi l'abito, con la chiara voglia di uscire fuori. Lascia i capelli liberi di ondeggiare sulle spalle mentre si guarda allo specchio con fare pensoso, portandosi in un secondo momento le mani al viso.

"Cosa ho fatto?!"- Si domanda con lieve rimorso mentre, nel frattempo, qualcuno prende a bussare alla porta. Immediatamente si volge verso questa, senza muovere un fiato o un muscolo. Dopo pochi istanti, la porta si apre e Baal si palesa davanti ai propri occhi. Si trova a fissarlo a lungo seria, con le braccia lasciate lungo i fianchi e l'espressione vigile. Lui fa altrettanto mentre l'osserva sul ciglio della porta e la invita, con un movimento della mano, ad uscire.

"C'è un'altra riunione.."- Le dice semplicemente. Lotus però, sembra paralizzata sul posto e non accenna ancora a muoversi, dunque un nuovo monito viene mosso verso di lei.

"Il Re ti attende"- Baal non sembra aver voglia di attendere oltre, non è dotato di grande pazienza e lei lo sa bene. Dunque si muove, ora si, lo fa. Si muove in direzione della porta lentamente e fuoriesce. Insieme varcano silenziosamente numerosi corridoi del Buckingham Palace, trovandosi alla fine a ridosso di una grande porta. Nel momento stesso in cui il Demone Superiore spinge la porta, davanti agli occhi un ampia sala fa capolinea davanti a se. Un tavolo lungo è al centro della stanza e attorno a questo, ancora una volta si trova faccia a faccia con i Demoni visti qualche tempo prima giù all'Inferno. A capo del tavolo Lucifero, con la sua solita aria annoiata. Alla sua destra Belzebù, Principe dell'Inferno e alla sua sinistra Astaroth, Gran Duca. Al fianco di quest'ultimo, come l'ultima volta: Lucifugo, Agalariept e Sargatans. Al fianco di Belzebù non c'è Satanachia ma: Fleuretiy e Nebiros. Sente tutti i loro occhi addosso e rabbrividisce, proprio come successe la prima volta. Valak le sorride, che neanche a farlo a posta, si trova alla propria sinistra dato che prende posto all'altro capo del tavolo. Alla destra, prende posto Baal e nel centro, ancora una volta: Abalam, Paimon e Samael. Lilith e Kali che avrebbero dovuto affiancarla, sono all'Inferno a guardia del Castello di Fuoco. Si tira dunque la sedia sotto al sedere e rivolge le iridi di ghiaccio verso Valak, facendo spallucce non campendo cosa abbia da ridacchiare.

"Molto bene..."- Lucifero prende parole, rivolgendo gli occhi quasi bianchi in direzione della sua Regina, così incredibilmente intimorita ora.

"Ora che siamo al completo, possiamo cominciare. Già sapete, miei cari sudditi, ciò che ora ci rimane da fare. Ciò che ci resta da compiere. Il primo attacco degli Angeli all'Inferno è stato sventato dalle nostre Legioni e Lilith e Kali, se la sono cavata egregiamente. La lancia di Giuda, deve essere recuperata dalla Selva Oscura, l'unica arma capace di uccidere definitivamente un angelo e disintegrarlo, senza che vada nel limbo"- Prende una pausa Lucifero, occhieggiando i suoi sottoposti che ora bisbigliano tra loro con disappunto.

"COSA?"- Domanda imperioso ora l'imperatore, osservandoli tutti, uno ad uno. Il silenzio cala nella sala e quasi alla Strega, sale il cuore in gola nel accogliere quell'eco infernale nelle orecchie.

"Mio Imperatore, Satanachia è nella Selva Oscura. Potremo ingaggiare lui per il recupero della lancia di Giuda e in questo modo, potrebbe dimostrare la sua fiducia verso il Signore che nei secoli ha sempre seguito fedelmente" - Astaroth prende parola.

"La lancia di Giuda uccide gli angeli, ma è il sangue che scorre sotto la pietra che la ospita, che ci serve per impregnare il ferro delle nostre armi. Il sangue del Primo Figlio, Caino. Quello è capace di uccidere anche Dio.."- Afferma con soddisfazione e un ghigno non da poco, Belzebù. Lucifero sentendo queste ultime parole, sbatte un pugno sul tavolo e richiama così l'attenzione di tutti, alzandosi sulle gambe.

"Io non voglio uccidere Dio. Uccidere lui è distruggere l'universo. Voglio però, togliergli tutto ciò che gli è più caro, i suoi amati figli, i suoi amati protetti... tutto!!"- Lucifero passa in rassegna con il suo sguardo, tutti i suoi sottoposti, per prendere atto delle loro impressioni, ma Valak alla fine dopo un lungo silenzio, si alza e rivolge gli occhi in direzione dell'imperatore.

"Mio Signore, loro hanno la Fonte Divina. Non scordiamoci di questo dettaglio...."- Lotus incomincia a capire  chiaramente che la discussione, sta prendendo una piega ben diversa da quella che forse il Signore degli Inferi avrebbe mai immaginato. Volgendo lo sguardo ovunque, percepisce lo spacco delle divisioni di chi vorrebbe uccidere il Re dell'universo e chi invece, vorrebbe semplicemente vederlo soffrire. Lucifero prende parola poi, cominciando a fare il giro del tavolo lentamente.

"La Fonte Divina, Valak?"- Sente che Lucifero le punte gli occhi addosso e per la prima volta Lotus, alza lo sguardo sull'altro, in maniera quasi invasiva. In realtà comprende bene che è l'altro, ad invaderla in qualche modo, come se stesse cercando di comprendere qualcosa scavando nella sua anima.

"Dalla Fonte Divina si può attingere una sola ed unica volta nella vita. Capirete che parliamo di qualcuno che attinge ad una vita di riserva, e poi?"- C'è un risolino ora che si innalza da demoni, forse un po' più convinti di dove il loro Padrone vuole arrivare. Improvvisamente Lucifero allunga la sua mano verso Lotus, che forse un po' imbarazzata inizialmente, fa per prendere. Lui delicatamente l'avvicina a se e l'abbraccia, portandola con il proprio petto verso quello di lei. Avverte la spalla di Lucifero all'altezza del proprio zigomo e poi, come una scossa scuoterla dentro. Alza velocemente il capo verso l'altro con cruccio evidente, come se volesse chiedergli subito: cos'era?

C'è un mormorio che comincia ad elevarsi nella Sala delle riunioni, qualcosa di incomprensibile alla Strega che ora, ha l'attenzione completa sul Sovrano degli inferi.

"Il Principe, sta arrivando!"- Lotus spalanca gli occhi con evidente shock, forse non credeva che avrebbe davvero concepito così velocemente e mentre fa mezzo giro su stessa con l'aiuto si Lucifero, la contentezza sui volti dei demoni la ghiaccia. Contentezza macabra che da vita alla speranza di una vittoria per loro ormai quasi certa, con l'arrivo di un erede per Lucifero. La mano dell'uomo lentamente si avvicina alla pancia della Strega, che emette un fremito percettibile.

"Lui, ci condurrà alla vittoria!"-

THE END...

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