L'amore di Lucifero

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Tornati a Buckingham Palace, Valak ha accompagnato Lotus nella sua stanza, facendole trovare sul letto, un abito nero di seta fatto di spalline sottili, che somiglia molto agli abiti da camera e forse è proprio qualcosa del genere. Si è fatta riempire la vasca dalle servi infernali di Lucifero e si è immersa in un lungo bagno caldo. Ha la mente confusa, in continuo subbuglio per via della decisione presa, pensierosa del fatto che sia o meno quella giusta. Improvvisamente Valak fa nuovamente il suo ingresso, facendola sobbalzare e costringendola con le mani, a far si che la schiuma possa coprire quelle parti di lei visibili. Lo fissa intensamente e lui ricambia quell'occhiata non facendo mai cadere lo sguardo, dove non ci siano i suoi occhi. 

"Lucifero voleva tu sapessi che a momenti è qui" -  Comunica dunque facendo per uscire dalla stanza, che nuovamente si immerge in un immenso silenzio. Si tira sulle gambe afferrando l'asciugamano vicina appoggiata sulla sedia, e con l'asciuga capelli, fa in modo che questi tornino nuovamente asciutti. Si è guardata allo specchio molte volte e tante altre ancora, si è posta una semplice e chiara domanda: Stai facendo la cosa giusta? Il suo "io" interiore, non ha mai realmente risposto, eppure sente che c'è qualcosa che la lega al diavolo, qualcosa di profondo e indistruttibile. Sospira profondamente dirigendosi al letto e tirando davanti agli occhi quell'abito di seta corto, annusandolo e avvertendo l'essenza di lui. Con un semplice movimento delle braccia, fa per indossarlo e con calma, torna a guardarsi allo specchio con aria crucciata. Chiude gli occhi lasciando che le braccia vadano a lasciarsi lungo i fianchi e continua a tirare lunghi e profondi sospiri. L'immagine di Amelia che si inginocchia davanti a Lucifero e lui che la guarda e sorride, si sussegue più volte nella sua mente. Più volte di quanto avrebbe voluto forse e quando delle braccia l'avvolgono attorcigliandola dalla schiena verso il centro del petto, gli occhi si spalancano. Lucifero è dietro di lei, con il capo appena appoggiato al proprio e un sorriso che sa di fierezza, vittoria. Lei non si distacca da quel contatto, ma neanche gli da man forte. Piuttosto lo fissa nel riflesso molto a lungo, mentre quel caldo abbraccio continua e continua. Rimangono in silenzio a fissarsi finché non è lui, che rompe quel momento.

"Sei sicura? Della tua decisione?"- Le domanda facendosi man a mano sempre più serioso, muovendo le mani spingendola a malapena dalle spalle, per costringerla delicatamente a voltarsi. Vuole averla a portata di occhi, è chiaro, facendo scontrare i propri con quelli di lei. Lotus dal canto suo continua a guardarlo, forse milioni di domanda l'affollano la mente, ma poi, annuisce. Lui fa in modo che le sue mani vadano dalle spalle a dirigersi verso il viso della giovane donna, prendendolo in custodia e con i pollici, le accarezza delicatamente la pelle. 

"Ho visto il giorno dell'incontro tra te e Amelia.."- Lo mette al corrente di quel dettaglio, ma lui è troppo perso nel vagare in quel mare ghiacciato che Lotus ha negli occhi, per essere realmente interessato a quanto dice. E lo vede, come risponda per rispondere e non per reale interesse.

"Lo so... Quella scintilla nel giardino degli inferi, che si è instaurata tra di noi, è qualcosa che non ho mai provato con nessuna donna. Ci collega.. io posso sapere se hai paura, se sei in pericolo, se stai gioendo, tutto posso sentire di te. E anche tu, puoi sentire tutto di me, sai? Devi solo imparare a controllare il nostro legame..."- Continua ad accarezzarla con i pollici sulle guance, avvicinando le labbra alla fronte di lei con fare che sa quasi di paterno, ma carico di un amore che Lotus, ancora non comprende. 

"Per questo tu sei speciale per me, per questo non riesco a pensare a nessun'altra che non sia tu. Eppure... quante potrei averne? A migliaia"- E non c'è menzogna in quelle parole, perchè il Diavolo alla fine sa dire la verità,  per quanto non sappia pronunciarla con le giuste parole. Lotus si mordicchia il labbro con i denti, pensierosa di ciò che Lucifero le rivela. E per quanto tenti di trovare anche solo un briciolo di malvagità in lui, sembra non aver mai perso quella dolce luce angelica di cui tutti loro alla fine un tempo erano fatti. Sorride e le mani lentamente si alzano e si pongono su quelle dell'uomo, abbassando il capo e puntando gli occhi a terra. Con un gesto inaspettato, Lucifero la conduce a lui velocemente e con protezione, la chiude nella morsa delle sue braccia come se potesse sfuggirle senza rendersene conto. La donna con il viso schiacciato sul suo petto, sembra quasi freddata da quell'improvvisa dimostrazione d'amore, concreta e tangibile. Alla fine però, è come se proprio non potesse resistere a quello che il cuore, ha imparato ad accettare e ad amare dell'altro, quel suo fare che la porta per la maggior parte a rimanere senza parole. Alza le braccia e lo stringe a se, chiudendolo allo stesso modo in quella debole ma sentita presa che l'appartiene, che è propria. 

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