end.

HARVEY-dopo.O prima(?!)-

Harvey sorrise al finestrino.

Lì c'era il suo riflesso a sorridegli,rassicurante.'sono proprio uno stronzo'pensò,ma se lo merita.Effettivamente Alice non era esattamente la ragazza ideale la perfetta fidanzata che i suoi avrebbero voluto per lui.bhe,loro volevano anche i nipotini.e uno yacht privato,ma non si può avere tutto.E poi,al cuore non si comanda.Conosceva Alice dalla prima elementare.Prima di lei era un disastro in tutto.Dopo...era coninuato ad esserlo,ma lui si aentiva migliore.Si era trasferito nella grande mela a soli quattro anni,era maturato molto piu in fretta di quel branco di ragua..di ragx..di raguaz...di bambini,ecco.Loro lo prendevano in giro perché non erano in grado di capirlo.Lei era diversa.Prendevano in giro anche lei ma al contrario suo(che spesso non riusciva neanche a capire quello cge dicevano,all epoca)lei ci rimaneva male e piangeva per ore.Ecco come si erano incontrati:lui la consolava.Era bellissima,anche con le lacrime che acorrevano a fiotti sulle guancie rosate.La pelle era chiara,arrossiva facilmente.Gli occhi,castani dolci e caldi erano vividi,parevano stelle e brillavano di luce loro.Una luce,che in seguito alla fine delle medie era sparita e non era piu tornata.L stessa luce che lui continuava a sognare ogni notte,sperando di rivedere nello sguardo rivolto a lui.La sera prima lo aveva quasi visto.Quasi.Li sguardp era distante,e la luce era cambiata.I suoi occhi brillavano,ma di una luce diversa,carica di avidità e desiderio.Era cresciuta.L'innocenza che la caratterizzava era sparita,e negli occhi non rimaneva che quella,di luce.Disperazione.Per questo si era ritratto e non si era lasciato baciare.Ma ora era tutto finito.L'aveva presa in giro.Lui doveva tornare a casa,non avrebbe mentito su quello.Ma dopo la sua confessione,in aereoporto aveva cambiato direzione ed era tornato da lei.Ormai lui era già a casa.Guardò per un ultima volta il tramonto dal finestrino e sorrise "sto arrivando"disse.