L' "APPUNTAMENTO" ...

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Harvey stava camminando, assorto nei suoi pensieri.

Dietro ,lo seguivano a ruota Luke ( visto che non voglio sia una ff, Luke si chiamerà Hirwings-
coincidenze-) e Mellie, che continuavano a litigare e punzecchiarsi. Harvey sorrise tra sè e sè: quei due, non sarebbero mai cambiati. Si girò impercettibilmente,per poterli vedere bene. Senza rendersene conto, continuando a guardarsi le converse verdi , li aveva superati di quattro metri, almeno. Ma a giudicare dalle loro voci erano sempre vicini. Luke era alto quasi quanto H. ma era tutto il suo opposto: pelle chiarissima, capelli biondi, occhi azzuri come il Pacifico d'estate e il piercing nero sul labbro ( e anche piuttosto popolare). Harvey non sapeva come fossero diventati amici. Luke faceva tanto l'idiota ed il dongiovanni con gli altri ma con lui - il più delle volte- era dolce e non così tanto sicuro di sè. Per un attimo gli ricordò Mila, quello che pensava di lei prima di averla conosciuta davvero. Mellie era carina, i capelli che continuavano ad oscillare molto pericolosamente ogni volta che si arrabbiava( e questo era contro ogni fenomeno della fisica. Occorreva fare ricerche al riguardo), gli occhi verdastri che scintillavano tra l'infastidito ed il divertito, si vedeva che infondo quei due avevano un debole l'uno per l'altra. Erano...si, ecco, si completavano. Harvey fu riportato alla realtà da un urletto da oca, cosa che lo fece inciampare in una piastrella del marciapiede, cadendo rovinosamente ( e ridicolamente) a terra. Di lì passavano una donna ed un bambino. Il bimbo vedendolo a terra fece per avvicinarsi, mentre la madre scosse la testa, lo strinse a se e guardò Harvey con un misto di disprezzo e disapprovazione. Wow. Che bella figura aveva fatto. Cercò di rialzarsi sulle lunghe ed instabili gambe, fino a rendersi conto di chi era la colpa della "figura".

"Noemi!" urlò H. Non sapeva se ridere o arrabbiarsi, così nell' indecisione scelse la via migliore: entrambe le cose. I passanti lo guardavano in modo strano...forse arrabbiarsi ridendo non era una gran cosa. Cosa aveva il suo cervello, quel giorno? Nonostante tutto Harvey lo sapeva bene, qual'era il problema. Noemi cadde dalle nuvole e lo fissò con quegli enormi e truccati occhi marroni, cosa per la quale era molto famosa tra le cheerleader."Oh, ciao Harvey." Rispose lei, quasi stupita. Lui guardò meglio la scenetta. Noemi aveva riabbassato lo sguardo sul cellulare, chattando animatamente con...qualcuno. Presumibilmente un'altra cheerleader ( perchè si sa, le cheerleader chattano solo con le cheerleader). Luke era moolto stupito, fissava prima il pavimento, poi Noemi, poi il pavimento, poi Mellie. Era a terra. Come Mellie, d'altronde. L'unica in piedi ( o quasi) era la riccia. Non ci volle molto per far dedurre ad Harvey quello che era successo: probabilmente Noemi, chattando, non si era accorta di Luke e gli era finita addosso, facendolo cadere. E lui, da gentiluomo che era, si era aggrappato a Mellie. Alla sua felpa rosa, per la precisione, visto che la strigeva tra le mani. L'unico dubbio era se lo strilletto fosse di Noemi o di Luke. Naaaahh, era di Luke, ovvio. Ecco, questo fece scegliere molto più facilmente ad Harvey la prossima mossa: scoppiare a ridere scompostamente. Neanche le occhiatacce di Luke, che era vistosamente arrossito, o il " DAMMI QUA!" di Mellie, che, tremando dal freddo, si era ripresa la sua felpa, lo fecero smettere. Finchè non andò a sbattere la testa contro un palo.

" Ecco, ora vediamo chi ride!"- " Ma smettila Luke, non vedi che si è fatto male?"- "AHI! " si sentì il rumore del pugnetto (non troppo) amichevole che Melissa aveva lanciato sulla spalla di Luke. "Ma sei sempre così manesca?" chiese lui. " No, solo quando sono con te" . Ribattè lei calma.- "OOOH, allora mi sento speciale!"- "Ragazzi,smettetela." Si sentì la ferma voce di Noemi che si era messa in mezzo a fermare quei due. E ci era riuscita. "Impossibile..." mormorò Harvey. "HEY RAGAZZI CORRETE SI STA RIPRENDENDO!". I passi dei pesanti combat boots di Luke e delle converse rosa di Mellie risuonarono intorno a lui."Io..." Harvei aprì gli occhi". Hey, perchè ci siamo fermati?! L'appuntamento è tra poco!" strepitò Harvey, riprendendosi del tutto. Luke sorrise. "Tranquillo fratello, eri svenuto-risatina- ma ora sei di nuovo con noi" - "Allora andiamo!". Mellie sbuffò infastidita." Grande genio, ci siamo." Un nuovo paio di occhi verdi si unì al gruppo che lo stava fissando. Erano uno, due occhi verdi ( anche se uno era di un verde grigiastro), un paio azzurri e uno di occhi marroni. E' strano quanti pensieri stupidi fai quando sei quasi-svenuto. Perchè attorno a lui avevano tutti i capelli biondi?! " Come...Come sono arrivato fin qui?" Harvey si astenne dal fare l'altra domanda. Luke si spolverò una spalla, con noncuranza. Stava per parlare ma Mellie lo fermò. "Non dare ascolto a lui. Eri svenuto così io e...Noemi, ti abbiamo caricato in spalla. A me toccavano i piedi mentre lei ti teneva per le spalle. Oh, a proposito. Penso che tu avessi schiacciato qualcosa" Disse lei con una smorfia, pulendosi ripetutamente la mano sui jeans chiari. Luke sembrava deluso, Mila stava per scoppiare dal ridere ed anche Noemi, che però continuava a fissare lo schermo della "scatolina", quindi non era chiaro per cosa esattamente stesse ridendo. Mila, con fare molto delicato e femminile, si appoggiò alla spalla di Noemi per non cadere, dato che le risate le stavano facendo cedere le ginocchia. E qui cominciò una scena da film: Noemi fece accidentalmente cadere il cellulare sul marciapiede, che rimbalzò fino alla strada. Ma non finì così. Una moto fece scivolare l' i-phone ultimo modello al centro della carreggiata, dove un bus ( di quelli gialli a due piani) lo schiacciò con tutte e sei le ruote. I resti del malcapitato apparecchio furono poi spinti in un angolo, dove un topo - un enorme topo- li annusò piano per poi portarli nella sua tana, nelle fogne.

Noemi assistè alla scena in silenzio, fissando l'accaduto con la bocca poco-educatamente aperta e le mani lungo i fianchi. "Ok." disse girandosi. Non aveva avuto una reazione poi tanto male per una che ci teneva così tanto."OK" ripete ancora più forte. "OKKKK" cominciò ad urlare, la testa all'insù come a gridare perchè, contro il mondo, singhiozzando sempre più...forte.

Qualche ora ( e qualche scenata isterica) più tardi ,la situazione si era quasi calmata: la scuola non li aveva ancora chiamati, e non pareva che si fosse accorta che fossero scomparsi; Luke cercava di dormire sdraiato sulla panchiana della fermata della merto, usando la felpa di Melissa come coperta; Harvey era seduto a gambe incrociate verso l'autostrada, immerso in pensieri profondi; Noemi era seduta su un'altra panchina, in mezzo ad Alic...Mila, voleva dire, Mila e Mellie. Continuava a singhiozzare di tanto in tanto, parlando prima con una e poi con l'altra. " E...*singhiozzo* ..Avevo anche scaricato un app per * singhiozzo* per scegliere i vestiti in base al giorno...* singhiozzo* ... era nuovo, mi era stato regalato dal mio ragazzo..* singhiozzo* per il mio compleanno *singhiozzo* "- " Oooh, chi, Liam?" chiese gentilmente Mellie. " No lui è quello vecchio. Leo?" Ipotizzò allora Mila. "No...*singhiozzo*... NICOOOO! " disse allora lei, cominciando a piangere ancora più forte, inzuppando di lacrime la maglietta dei Nirvana di Mila." Va tutto bene piccola..." cominciarono a consolarla loro, accarezzandole la schiena come fosse una povera piccola neonata affamata. " Ragazze dobbiamo fare qualcosa " Disse allora Harvey, uscendo da quel suo stato di letargo-zen. " Ragazze...?" Lo corresse un assonnato Luke che si era miracolosamente svegliato, ma lui lo ingnorò. " Tipo?" chiese sarcastica Mila, che per grazia divina non era morta affogata dalle lacrime di Noemi-che per la cronaca, stava ancora piangendo, ma sulla spalla di Mellie, stavolta - " Tipo inventarci qualche scusa per stare fuori e non far morire di paura i vostri -si corresse-...nostri, genitori. Almeno per stanotte".

end.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora