CAPIRAI DI COSA PARLA. Il titolo non serve.

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E così Mila si ritrovò fianco a fianco con una fastidiosa Mellie ed una -bagnatissima e tristissima- Noemi.

Quella ragazza aveva qualche problema. Non poteva fare tutte quelle storie per un cellulare. Insomma, aveva fatto felice un (dolce, tenero ed adorabile) ratto. "...E me lo aveva regalato il mio fidanzato per il compleanno..." idiota. Come poteva importarlene così tanto?! " Leo?" chiese Mellie con aria civettuola ed un sorriso malizioso. Uff. Certo però che era proprio disinformata. Mila sorrise senza nascondere una certa soddisfazione. " No, Liam". Noemi e Leo si erano lasciati addirittura da due settimane, ed ora lei stava con Liam, decisamente un Bad Boy e mooolto più affascinante."NO...Nicoooooooooooo" disse lei e cominciò subito a piangere più forte. Mila riusciva a pensare solo a tre cose: "come si permette questa, di bagnarmi la maglietta nuova! ", "perchè io non ero informata del cambio di fidanzato?" e " aspetta. Quindi Liam ora è libero...?!". Cose che potrebbero portare la pace nel mondo, insomma.(se ho confuso i nomi dei fidanzati...è perchè Voldemort mi ha fatto un magia. O è stata la foschia. O Noemi ha cambiato di nuovo fidanzato. E chi lo sa. ) Poi Harvey aveva parlato. Qualcosa sul...chiamare i genitori, le sembrava. No. I genitori no. Tanto i suoi non la sopportavano, non si sarebbero mai accorti che non c'era. Erano cosììì tristi ora che Josh era al college. Nel migliore dei college. Josh era suo fratello maggiore: qualunque cosa lei facesse, lui l'aveva gà fatta, e meglio. Aveva 17 anni, era intelligente ( un secchione, come Mila preferiva chiamarlo), aveva una vita sociale non-molto-attiva e degli ottimi voti, che otteneva passando le sue giornate chiuso in camera a studiare al buio. Tutte cose che i vampiri-ed i loro genitori- amavano molto. Anche se Mila aveva diverse ragioni per credere che avesse chissà quale vita parallela in cui era un ragazzo popolare e carino ( se toglieva le camice a scacchi, gli occhiali rettangolari e i quattro chili di gel dalla frangia rossa dei suoi capelli, non sarebbe stato male. Aveva gli occhi verdi come la sorella, ma i capelli rossi ereditati dal padre invece di quelli biondo-barbie delle donne di casa. Anche se Mila non lo avrebbe mai ammesso) dove aveva milioni di ragazze. Probailmente ora che era al college, non doveva più nascondere nulla. Mentre i loro genitori si trovavano soli a casa con una ragazza normale che amava-studiare-quanto-pulire-il-bagno-dei-maschi e che scappa-dalla-finestra-pur-di-non-sentirti. Quindi si,erano felici. E a pranzo guardavano commossi le foto del loro unico figlio che faceva il bagno, guardava fuori dalla finestra e studiava studiava,studiava. Il tutto davanti a lei. " Ahahah" Mila rise falsamente per poi asciugarsi una finta lacrima che le colava ipoteticamente da un occhio. " Si, si i nostri genitori. Questa era buona" disse per poi girarsi dall'altra parte ignorandolo completamente. Non voleva C'è questa gentile famiglia che tiene qui in america i bambini delle famiglie europee, danno vitto e alloggio, in cambio di soldi e servizi. Samuel è mio.."fratello".." Harvey storse il naso nel dirlo, in una smorfia buffa ma allo stesso tempo dolce." A loro piacciono i bambini esotici."Concluse lui. " Oh, scusa..." -" Non c'è problema." . In lontananza si sentivano i passi di Mellie che parlava concitata in un telefonino rosa " Si mamma, è che oggi devo fare un lavoro di gruppo a casa di... di Mila! ...no, non è vero che non ci sopportiamo, ricordi all'asilo?...Si, ci eravamo perse di vista, ma dopo aver chiacchierato un po' insieme, siamo tornate amiche!...ok. A presto 'ma!" Mila si girò verso di Melissa indecisa se rididere o rimanere ...stupita da quel gesto. Scelse il ridere " Hahah, quindi io e te saremo amiche?". Mellie sembrava offesa da quelle parole. " No,c..coniglio ( non era nello stile di Mellie dire parolacce), io non sarei, ne sarò mai, amica di una come te." E detto questo sparì dietro un cespuglio con Noemi in un guizzo rosa, sembrava dovessero parlare. Appena fu andata via, Mila non potè nascondare un'ombra di tristezza: lo sapeva ormai. Lei...La sua personalità era facilmente influenzabile. Era davvero vuota. Così vuota che doveva riempirsi di qualcosa, ma cosa? Di Alice. Ecco perchè aveva così bisogno di lei. Alice era una ragazza così bella, così forte, così piena. Aveva una presenza attorno a sè, una personalità così ampia da poterla prestare agli altri senza accorgersene. Non esisteva una sola Mila. Non ne esitevano tante. Non ne esisteva nessuna. Era solo un corpo, privo di anima.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Mar 11, 2015 ⏰

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